0.1 pestilente, pestilenti, pistolente; f: pestilentissimi.
0.2 Lat. pestilens.
0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 1.2.
0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.).
In testi sett.:Paolino Minorita, 1313/15 (venez.).
0.6 N L'es. 1.1 [1], cit. a partire da Crusca (4) e passato a TB, è con ogni probabilità un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 81-88.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Di peste o di altra malattia infettiva, gen. mortale. 1.1 Caratterizzato da un'epidemia (un periodo). 1.2 Che provoca o favorisce l'insorgere di un'epidemia di peste o di altra malattia infettiva. Estens. Insalubre. 1.3 Fig. Che causa una rovina di grande entità, in partic. a una collettività. 1.4 Fig. [Di un vizio o di una credenza:] che provoca o è destinato a provocare un grave danno (in partic. una degenerazione morale o specif. spirituale). 1.5 Fig. Estens. Che provoca fastidio e noia. [In partic.:] maligno e maldicente; insolente.
0.8 Diego Dotto 11.11.2013.
1 Di peste o di altra malattia infettiva, gen. mortale.
[1] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 104, pag. 205.22: E per questo veleno Ercule venne in una infermità pestilente, per la quale infermità incurabile si gittò vivo vivo nella bocca di Mongibello...
1.1 Caratterizzato da un'epidemia (un periodo).
[1] f Guittone, Lettere: Ancora ne' primi tempi furono degli anni pestilentissimi a cagione dell'aria infettata. || Crusca (4) s.v. pestilentissimo; cfr. 0.6 N.
1.2 Che provoca o favorisce l'insorgere di un'epidemia di peste o di altra malattia infettiva. Estens. Insalubre.
[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 124.7: E allora Platone si partìo e andonne con suoi discepoli in Academia, in una villa di lungi a città, non solamente diserta, ma pestilente, acciò che l'asperità del luogo rompesse la volontà de la lussuria de la carne. || Altri mss.: «aspra», «pistolençiosa», «molto aspra» (D'Agostino).
[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 280, pag. 240.11: alcuna altra non ne volle che una villetta, chiamata Academia, la qual non solamente rimota era da ogni umano consorzio, ma ella era per pessimo aere pestilente...
[3] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 1, cap. 13, vol. 1, pag. 117.24: e dee prevedere la qualità dell'aere, s'egli è buono o pestilente, e misero...
- [In comparazioni].
[4] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 26, vol. 1, pag. 217.9: E il secondo a questo in bontade è il campo spesso e grasso, il quale avvegnachma quella è pessima generazione di terra, la quale è spessa e secca insiememente, e magra e fredda: cotal campo come cosa pestilente è da fuggire.
1.3 Fig. Che causa una rovina di grande entità, in partic. a una collettività.
[1] F Matteo Villani, Cronica (ed. Moutier), 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 31: E seguitando l'uno dì appresso dell'altro questa pestilente furia tra loro, in poco tempo fu tanta tribolazione tra ' paesani... || Moutier, Matteo Villani, vol. I, p. 48; l'ed. inclusa nel corpus legge «pistolenzia»: cfr. Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 33, vol. 1, pag. 62.20.
1.4 Fig. [Di un vizio o di una credenza:] che provoca o è destinato a provocare un grave danno (in partic. una degenerazione morale o specif. spirituale).
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 62, vol. 3, pag. 447.13: Ma bugia dee essere più odiata, chè in tutta malvagità non ha più pestilente cosa che quelli che quand'elli ingannano, istudiano e afforzano di parer buoni.
[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 475.7: e chi per istrettezza è costretto di venire a battaglia e rimansene, allora dà uscimento di pistolente ignoranza.
[3] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 7, pag. 232.22: Sentendosi costui soperchiare dal vizio della pestilente superbia la sua mente, ricorse a Dio, devotamente pregandolo che dovesse ponere rimedio alla sua infirmità, e liberarlo di tale vizio...
[4] Itinerarium volg., XIV sm. (tosc. occ.), cap. 13, pag. 147.33: Magometto fue figliulo del diaulo ed è posto in i[n]ferno, e no solamente elli ma tutti coloro che questa fede tengono e oservano però ch'ella è tutta falsa e pestilente e tutta contraria alla volontà di Dio».
1.4.1 Fig. [Di una persona:] che diffonde idee o segue pratiche contrarie all'ortodossia religiosa.
[1] F Cavalca, Pungilingua, a. 1342 (pis.), cap. 20: quegli, che seminano discordie, gli [[scil. a Dio]] sono al tutto contrarj, ed inimici, ed uomini diabolici, e pestilenti. || Bottari, Pungilingua, p. 210.
- Sost.
[2] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 11, pag. 421.14: Ma lasciando di più dir di questi pestilenti, vegnamo a dir di quelli, li quali dissi, che vivono a comune, e propriamente sono detti monaci, e cenobiti.
1.5 Fig. Estens. Che provoca fastidio e noia. [In partic.:] maligno e maldicente; insolente.
[1] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 54, pag. 77.15: Ke bon remedio po l'omo aver quanto elo à incorigib[e]le e pestilente mujer.
[2] f Cavalca, Medicina del cuore, a. 1342: Fecele dare la più pestilente, e la peggior lingua di tutte quelle, che aveva. || Crusca (1) s.v. pestilente; diversamente Bottari, Medicina del cuore, p. 181: «diversa».
- S.f.
[3] f Cavalca, Medicina del cuore, a. 1342: Intendendo essa di volere una pestilente, che l'aiutasse a esser paziente. || Crusca (1) s.v. pestilente; diversamente Bottari, Medicina del cuore, p. 180: «diversa».