INIMICARE v.

0.1 inimica, inimicando, inimicano, inimicanti, inimicarci, inimicare, inimicarlo, inimicate, inimicateli, inimicati, inimicato, inimicava, inimicavan, inimicavano, inimichato, inimicheranno, inimiconno, innimicar.

0.2 Lat. inimicare (DELI 2 s.v. inimicare).

0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1 [9].

0.4 In testi tosc.: Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.); Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.); Gramm. lat.-aret., XIV m.

0.7 1 Trattare da nemico, osteggiare. 1.1 Diventare nemico. 2 Essere contrario, opporsi a qsa (rif. a un concetto astratto).

0.8 Luca Morlino 11.11.2013.

1 Trattare da nemico, osteggiare.

[1] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 3.9, pag. 79: Non trova amico chi gli suoi inimica...

[2] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 157, pag. 576.1: Cioè aneriti u tinti per l'arme che in Campo Martio inimicano li giostratori.

[3] Gl Gramm. lat.-aret., XIV m., pag. 37, col. 1.19: Inimicor, ris, per inimicare.

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 2, pag. 641.10: ma che direm noi se si racconterà un cherico aver mirabil magnificenzia usata verso persona che, se inimicato l'avesse, non ne sarebbe stato biasimato da persona?

- Pron. [Con valore reciproco].

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 43, vol. 2, pag. 345.2: Costui e i suoi consorti in questi tempi forte s'inimicavano co' Tarlati d'Arezzo, e molto erano da lloro soperchiati...

- Attaccare militarmente, muovere guerra contro un nemico.

[6] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 6, 34-42, pag. 167.24: lo quale [[Pallante]] quando Enea venne ad Ostia dentro a la foce del Tevero e fatto la città sua, fue inimicato da Turno re dei Rutuli di Campagna, figliuolo del re Dauno d'Ardea...

[7] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 41, pag. 85.9: i loro popolari, prima che quella divisione fosse essere mossi, o che i trecento del lor numero n' andassero ad Eraclea, appresso perciò che il lor prefetto da' duchi la sua gloria inimicanti sotto esso il dì della battaglia vedevano altrove mandato, essi nella battaglia si starebbono in pace.

- [Con rif. ad animali:] affrontare con violenza, recare molestia.

[8] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 15.2946, pag. 303: O quanto è l'unicorno fiero e forte / Che l'elefante combatte e inimica / E molte volte lo conduce a morte!

[9] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (i), par. 47, pag. 482.16: Dice qui l'autore la «nimica biscia», usando questo vocabolo generale quasi di tutte le serpi per quello della idra, la quale è quella serpe che sta nell'acqua, e che inimica le rane, sì come quella che di loro si pasce.

1.1 Diventare nemico.

[1] f Matteo Villani, Cronica, 1348-63, L. 8, cap. 67: Veggendo lo stolto popolo armato, e per levità d'animo inimicato contro la casa reale. || Crusca (4) s.v. inimicato. L'ed. inclusa nel corpus legge «nimicato»: cfr. Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 67, vol. 2, pag. 214.23.

2 Estens. Essere contrario, opporsi a qsa (rif. a un concetto astratto).

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, cap. 6, pag. 208.23: Adunque i vizi inimicate, esercitate le virtudi, a diritte speranze l' animo su levate, e umili preghiere ad alto porgete.