PATIRE (2) s.m.

0.1 patir, patire, patiri.

0.2 V. patire 1.

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.); Bernardo medico, 1386-a. 1397 (fior.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.7 1 Condizione di sofferenza. 1.1 Martirio. 2 Capacità di sopportare dolori fisici.

0.8 Luca Morlino 11.11.2013.

1 Condizione di sofferenza.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 38.38, pag. 135: Altro è lo patire, - che odir lo parlare.

[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 93, pag. 224.11: Puoi qui à di molti patiri prima che per molti errori essuti molta gente è a noi grandissimo sospetto, e ricevianci di grandissimi ramarchi, e da altri onore e cortesia.

1.1 Martirio.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 16.204, pag. 188: Digando zo, [[san Giovanni]] tuto era roco / e no poea proferir; / e, moirando a poco a poco, / s'aproximava a lo patir.

2 Capacità di sopportare dolori fisici.

[1] Bernardo medico, 1386-a. 1397 (fior.), [a. 1397] 275a.10, pag. 327: Però che 'l cibo buon, che con diletto / oltra la forza del patir si prende, / è sempre mai cagion di gran difetto...