0.1 f: arabino.
0.2 Sul fr. ant. arabi (cfr. Godefroy s.v. arabi).
0.3 f Fatti de' Romani, 1313 (fior.): 1.
0.4 Non att. nel corpus.
0.6 N Nota il francesismo d'inerzia sempre in f Fatti de' Romani, 1313 (fior.): «Elli sedeva sovra u· nero arabi forte e isnello» che trad. Fet des Romains, p. 658: «Il sist sor un noir arrabi fort et isnel», confronto che rende almeno plausibile l'interpretazione di arabino come sost.
0.7 1 [Zool.] Cavallo, in partic. destriero originario della penisola arabica.
0.8 Diego Dotto 11.11.2013.
1 [Zool.] Cavallo, in partic. destriero originario della penisola arabica.
[1] f Fatti de' Romani, 1313 (fior.), Riccardiano 2418-61, pag. 43, col. 3.15: Allora fedio il cavallo arabino deli sproni, e elli li salta sotto pił legeri ch'uno cavriuolo... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] f Fatti de' Romani, 1313 (fior.), Riccardiano 2418-85, pag. 77, col. 4.19: Il buono arabino coridore li prendeva terra e lli saltava pił che niuno cerbio in una campagna quando i cani l'angosciaro. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.