SCHEGGIA s.f.

0.1 ischegie, sceccia, schegge, scheggia, scheggie, schegia, schieça; f: ischegge.

0.2 Lat. schidia (DELI 2 s.v. scheggia).

0.3 Doc. prat., 1293-1306: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. prat., 1293-1306; Dante, Commedia, a. 1321; Gloss. lat.-aret., XIV m. (aret.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.).

N L'att. in Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.) è una cit. dantesca.

0.5 Nota sceccia in Gloss. lat.-aret., XIV m.: la grafia c in sce- rappresenta un'occlusiva velare sorda secondo un uso da ricondurre all'origine sett. del copista, mentre l'affricata postalveolare sorda è dovuta all'influenza di parole come seccia 'stoppia', tipica della Toscana occ. (cfr. Rohlfs, Toscana, p. 191).

0.6 T Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.): Scheggia.

0.7 1 Frammento irregolare e acuminato che si è separato da un corpo solido a causa di un taglio applicato di norma in superficie. 1.1 Estens. Tavola di legno. 1.2 Estens. Ramoscello spezzato. 1.3 Spina. 1.4 Estens. Sporgenza o prominenza rocciosa. 1.5 Estens. Parte, moncone superstite (di una costruzione). 2 Estens. Incisione.

0.8 Diego Dotto; Giacomo Doardo 11.11.2013.

1 Frammento irregolare e acuminato che si è separato da un corpo solido a causa di un taglio applicato di norma in superficie.

[1] Doc. prat., 1293-1306, pag. 218.20: Ancho demo, tra in ischope e frasche ed ischegie che furono some XXXJ, mo(n)taro(no) i(n) so(m)ma ll. IIIJ s. XIIJ dr. X.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 70, pag. 166.32: e trovando ivi alcuna scheggia di legno, egli la si ficcò tutta nella gola per sì gran forza...

[3] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 11, 133-139, pag. 351.9: che è come pianta, unde si scheggia; cioè unde si deriva, come la scheggia da la pianta...

1.1 Estens. Tavola di legno.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 26.87, vol. 2, pag. 451: per noi si legge, / quando partinci, il nome di colei / che s'imbestiò ne le 'mbestiate schegge.

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 26, 76-87, pag. 549, col. 2.25: Imbestiate scheggie fo quello istrumento ligneo, nel quale ella entrò, cuverto della scorça della vidella...

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 26, 76-87, pag. 628.38: ne le imbestiate schegge; cioè ne la vacca fatta da Dedalo di legname e coperta col cuoio di quella vacca...

1.2 Estens. Ramoscello spezzato.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 13.43, vol. 1, pag. 212: Come d'un stizzo verde ch'arso sia / da l'un de' capi, che da l'altro geme / e cigola per vento che va via, / sì de la scheggia rotta usciva insieme / parole e sangue...

1.3 Spina.

[1] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 292.23: hec spicula, le, la sceccia.

1.4 Estens. Sporgenza o prominenza rocciosa.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 24.28, vol. 1, pag. 402: così, levando me sù ver' la cima / d'un ronchione, avvisava un' altra scheggia / dicendo: «Sovra quella poi t'aggrappa...

[2] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 24, pag. 367.4: un'altra scheggia, idest tronca petra...

[3] f Simone Sigoli, Viaggio, 1390 (fior.), pag. 250.38: e sono molte ischegge l'una dopo l'altra, sicché, quando tu sei in capo dell'una, ti conviene fare il passo e appiccarti all'altra: e questo è grandissimo pericolo, perocché dall'una ischeggia all'altra ha grandissime fessure e molto addentro. || Corpus OVI.

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 24, pag. 612.37: così levando me Dante in ver la cima d'uno ronchione, avvisava un'altra scheggia dicendo: Poi t'agrappa sopra quella...

1.4.1 [Nell'Inferno dantesco, con rif. agli scogli-ponte di Malebolge].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 18.71, vol. 1, pag. 303: Assai leggeramente quel salimmo; / e vòlti a destra su per la sua scheggia, / da quelle cerchie etterne ci partimmo.

[2] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 18, 67-72, pag. 481.29: su per la sua scheggia; cioè su per l'ascensione dello scoglio che scheggiava dalla ripa...

1.5 Estens. Parte, moncone superstite (di una costruzione).

[1] A. Pucci, Novello serm., p. 1333 (fior.), 168, pag. 24: e fe' cadere il ponte alla Carraja / e 'l mur che confinava con Verzaja; / e de la torre, perché più si paja, / lasciò scheggia...

2 Estens. Incisione.

[1] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 728, pag. 146: Lo settimo si è a lieva schieça, / Bel modo pare, et è che creça / Per tanto ch' io trovi e veça.

[u.r. 23.09.2022]