MANICATO agg.

0.1 manicati, manicato, manichato.

0.2 Da manicare 1.

0.3 Mattasalą, 1233-43 (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Mattasalą, 1233-43 (sen.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

0.7 1 Ingerito, consumato come alimento. 2 Ridotto a pezzi, sbranato, dilaniato (con rif. ad animali feroci). 3 Fig. Ridotto in cattivo stato dall'uso o dal tempo, consunto.

0.8 Luca Morlino 11.11.2013.

1 Ingerito, consumato come alimento.

[1] Mattasalą, 1233-43 (sen.), pag. 16r.10: It. vij staia di grano manichato.

2 Ridotto a pezzi, sbranato, dilaniato (con rif. ad animali feroci).

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 4, pag. 202.22: E tre lupi nella cittade intrati anzi die, uno corpo morto mezzo manicato vi recaro, e rottolo per membra nel mercato, spaventati per lo romore delle genti, il lasciaro.

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 93.10: Ma quella pigramente si levoe da terra, e lasciņ i corpi de' serpenti mezzi manicati; e andoe con pighero passo.

3 Fig. Ridotto in cattivo stato dall'uso o dal tempo, consunto.

[1] F Boccaccio, Lett. Priore di S. Apostolo, 1363: mezzi vestiti, quasi tutti di sottilissimi e manicati pannicelli, presso al ginocchio nudi, e disorrevoli e tremanti, scostumati, affamati a guisa di fiere trangugiavano le vivande poste loro innanzi. || Moutier, Boccaccio. Lettere, p. 44.