NEMICO agg./s.m.

0.1 nemic', nemica, nemicci, nemice, nemicha, nemiche, nemichi, nemicho, nemici, nemico, nemicu, nemicy, nemigho, nemigo, nemisci, nemisi, nemixe, nemixi, nìmia, nimica, nimice, nimicha, nimiche, nimichi, nimicho, nimici, nimiçi, nimicissima, nimicissimo, nimicj, nimico, nimicu, nimicy, nimig, nimigo, nimiko, nimiquo, nimisi, nimixe, nimixi, nnemiche, nnemici, nnimicha; a: nimic', niminci.

0.2 Lat. inimicus (DELI 2 s.v. nemico).

0.3 Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Ritmo lucchese, 1213; Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Lett. sen., 1260; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Doc. prat., 1305; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); San Brendano pis., XIII/XIV; Lett. pist., 1320-22; Lett. volt., 1348-53; Doc. amiat., 1367 (2).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Orazioni ven., XIII; Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.).

In testi mediani e merid.: Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano); St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. tod., 1305 (?); Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.); Ridolfo, Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Stat. castell., a. 1366; a Apologhi reat., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. capitale nemico 1.1; dar l'anima al nemico 1.2.1; mortale nemico 1.1; nemico capitale 1.1; nemico di Dio 1.1; nemico mortale 1.1.

0.7 1 Che si oppone; avverso, ostile, contrario. 1.1 Sost. Chi nutre sentimenti di forte avversione e ostilità nei confronti di qno e che agisce procurandogli danni o che è oggetto di tali sentimenti; avversario (anche in senso militare). 1.2 [Relig.] Il diavolo per antonomasia, Satana.

0.8 Luca Morlino 11.11.2013.

1 Che si oppone; avverso, ostile, contrario.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 185.8: Tu nell' ira, la quale è molto nemica di consellio, ti ritenesti a consellio.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 189.3, pag. 242: Larghezza, tu vertù, dand' e tenendo / ov'è, come, quanto e quando, degno, / e anche più nemic' om demettendo, / che sovre onni tu' don mertevil tegno.

[3] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 706, pag. 280: e' vojo cuitare a tie questa altra raxon: / l' anema e 'l corpo sì àn ensembra te[n]xon, / unda te prego ke l' anema sì vincha / ançi ka 'l korpo de cui ella è nimiga...

[4] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 279.16: il marito o altro amante mescia li amari beverag[g]i e le nemiche vivande.

[5] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 8.572, pag. 161: Ed allustrare senza tuono, avviene / Perché non trova qualità nemica, / Sì come nel seren si vede bene.

[6] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 279.12, pag. 183: Unde aig fedeli fu leticia nìmia...

[7] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 230, par. 18, vol. 2, pag. 310.7: atantoké glie testemonie non siano nemice overo odiose...

[8] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 12, pag. 185.22: Certo con nemico animo, avviso...

[9] a Apologhi reat., XIV, 7.2, pag. 671: Della golpe et del corvo sì ve dico, / como l'uno all'altro deventao nimico.

1.1 Sost. Chi nutre sentimenti di forte avversione e ostilità nei confronti di qno e che agisce procurandogli danni o che è oggetto di tali sentimenti; avversario (anche in senso militare).

[1] Ritmo lucchese, 1213, 25, pag. 47: Ebbevi 'l Vescovo un suo frate / che no diede delle spade; / fece sì come nimico...

[2] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 3.7, pag. 902: da' mei nemici fui akusato / al vescovo ed al kericato.

[3] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 44.25: Priamus lo disse a li soi e Troilus la non volea, dicea ka li nostri nemici so viqui, no li vole homo dare trieugua se de caçareli de lo porto e se potemo ardere li loro navi.

[4] Lett. sen., 1260, pag. 271.26: (e) ' nostri amici terà p(er) amici, (e) ' nemici terà p(er) nimici.

[5] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 16.9: Per questa arme intendo la eloquenzia, e per sapienzia intendo la forza; ché sì come coll' arme ci difendiamo da' nemici e colla forza sostenemo l' arme...

[6] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 2, pag. 180.32: secondo l'omo che fuge qua e là, per casione de fugire da li suoi nimici, li quali li stanno d'atorno.

[7] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 2: la paraula dolce moltiplica amici (et) ahumilia li nimici.

[8] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 66.23, pag. 276: O Deo, ed o' me lasse - fra i nemice sciarmato?

[9] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 214, pag. 855: Or ascoltati se questa è gran sentencia / e se 'l nemigo gli à ben gram potencia, / ché no potero stare in questa sentencia / più de tri mixi.

[10] Doc. prat., 1305, pag. 462.14: va conperando olio p(er) la contrada e mecte in Castiglone a sua guida, la quale è tenuta de' nemici del comune di Prato.

[11] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 17.7, pag. 376: e lui primèro e li altri secondo, / armati de loriche e di cappelli, / veder nemici e percoter ad elli...

[12] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 39.107, pag. 246: Ché cascaum sta dubioso / en questo mar perigoroso / de questo mondo travajao, / de cair semper aparejao, / pin de scogi e de corssai / e de nimixi pur assai...

[13] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 74, pag. 105.14: Ancora de' ordenar ke lo consejo sia secreto, maximamente quand'ello è contra li nemisi, ka, segondo co dise Theofrastro filosofo, la vendeta del to nemigo tu l' as persa, se el po saver el to consejo.

[14] Lett. pist., 1320-22, 18, pag. 69.29: però che tuo ci ài piuo nemicci che tuo e io no' credavamo...

[15] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 390, col. 3.27: Et per zo, sengiurj, zascauno de nuy provede li nimicy nostrj spargere lo sango loro.

[16] Ridolfo, Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.5.7, pag. 171: Se t'acorge, / vede che corre a la penosa selce; / ed è or maledetto come felce, / vie più che di sua bocca ben non sorge, / nemico de lo stil di belle forge, / che 'l capo i vola su per ramo d'elce.

[17] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 195.7: e mandaro a ponere el canpo più enverso loro nemice.

[18] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 25.13: tallyaru et auciseru di li nimici XXXVIIJ milia...

[19] Lett. volt., 1348-53, pag. 179.18: considerando e modi che si tengono per li loro nemici, finalmente dicemo del sì...

[20] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 942, pag. 64: Et da quella hora foro amici, / k'erano ennante nemici.

[21] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 883, pag. 202: Concessacosaché in Abruczo venea / Per cacciare li nimici che in lo pagese havea...

[22] Doc. amiat., 1367 (2), pag. 102.12: (Et) di ciò demmo licentia ad Andrea da cColle vostro vergaio, besstie che fussero fidate, fuore che quelle di nostri nemici, passassero liberamente...

[23] Lucidario ver., XIV, L. 2, quaest. 34.1, pag. 142.14: e questa sì è grande bontà, ch'el fa multiplicà così li nimici cum li amici per servare la virtute ch'el mise in l'omo primamente...

[24] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 6, pag. 51.13: sii pietosa, ama lo tuo prossimo, tiene l'anima monda, cerca pace, non far discordie, pacifica i niminci...

[25] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), Proemio, pag. 134.8: Certe p(er) li cavalgi s'enalça la gloria de li principi, li coraggi de li ri s'engrandisco, ordenase le schiere et dàse la sconficta a li nimici...

- Nemico mortale, mortale nemico: chi nutre sentimenti di profonda e inestinguibile avversione e ostilità nei confronti di qno.

[26] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 94.14: montò tra lloro tanta invidia che divennero nemicimortali...

[27] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 125.7: Platone dice ch'el più mortale nemico che sia si è la volontà del corpo...

[28] Novellino, XIII u.v. (fior.), 63, pag. 266.2: Il buono re Meliadus e 'l Cavaliere Sanza Paura si erano nemicimortali in campo.

[29] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 92, pag. 186.4: E inperciò ti dico che ttue ti guardi da mee, ch'io ti disfido sì come mio mortale nemico.

[30] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 19, pag. 23.28: se voi aveste denanti a voi uno vostro mortale nemico che avesse grande volontà di voi mettere a morte, e voi aveste podere sopra di lui, se Dio vo dia buona ventura, che ne fareste voi?

- Capitale nemico, nemico capitale: chi nutre sentimenti di odio inestinguibile e di profonda ostilità nei confronti di qno.

[31] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 31.11: furono tutti i prencipi de' loro avversarii, e con loro, non come de' minori ma quasi principale, Dante, sì come capitali nemici della republica dannati a perpetuo esilio...

[32] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 315.18: ch' egli è l' antico serpente, capitale nimico di tutta l' umana natura...

[33] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 243, pag. 231.22: e massimamente intra' cristiani, li quali, per la Terra Santa da lui [[il Saladino]] occupata, gli erano capitali nimici.

[34] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1117.1: e da' nimici il suo regno occupato e le città prese; e Sofonisba, sua moglie, da lui sopr'ogni altra cosa amata, nelle braccia vide di Massinissa, suo capitale nimico...

[35] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 52, vol. 1, pag. 547.28: e fu fatto gonfaloniere per lo detto legato contra i nimici della Chiesa di Roma, e capitano della gente della Chiesa contro a messer Malatesta da Rimine ch'era suo nimico capitale...

- Nemico di Dio: avversario della fede cristiana.

[36] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 217.9: ma sono molto più miseri, perchè sono nemicidi Dio, e però nemici della veritade...

[37] Novellino, XIII u.v. (fior.), 37, pag. 213.13: E l'angelo rispuose: «Però che tu se' nimico di Dio».

[38] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 6, pag. 299.10: Ponetevi mente, nemici di Dio, a' fianchi, voi che le verghe de' reggimenti d'Italia prese avete - e dico a voi, Carlo e Federigo regi, e a voi altri principi e tiranni...

- [Prov.].

[39] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 76.14: Melliori sono le ferite dell' amico che' frodosi basci del nemico.

1.2 [Relig.] Il diavolo per antonomasia, Satana.

[1] Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano), 106, pag. 42: E lo nemico k' è tanto avantato, / ne lo Too furori sia deiettato...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 464, pag. 116: Sed el vedhess da lonze lo volt del Satanax, / Ke no fuziss plu tosto in una ardent fornax / Ka quel voless attende a quel nimig ravax.

[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 38, pag. 68.14: e trassesi l'uomo e la femina della segnoria del Nemico.

[4] Orazioni ven., XIII, 3, pag. 156.9: Da lo nemigo maligno defendime; in l' ora de la morte clamame e ponime apreso da ti...

[5] Stat. tod., 1305 (?), pag. 281.39: volemo che quisto capitulo sia observato emperciò che 'l ioco della çara ène arte dyabolica e fo ordenata et facta dal nemico de Dio...

[6] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 51.26: Noi siamo di quella grande ruina u vero cadimento del' antico nimico, ciò è di Lucifero...

[7] Gl Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 24, pag. 147.8: pir zo ca illu avia auchisu l'amicu de Deu, Deu sì llu dedi in putiri di lu nimicu soy - zo è di lu dimoniu -.

[8] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1422, pag. 92: Tu schudo chontra del nostro nemicho, / tu venenosa et achuta saita, / tu gladio chontra quel serpente anticho...

[9] Stat. castell., a. 1366, pag. 122.10: Et si elli fosse pure tentato dal nemico dela umana natura...

1.2.1 Locuz. verb. Dar l'anima al nemico: dannarsi.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 6, pag. 531.8: Disse Calandrino: «Tu mi faresti dar l'anima al nemico...

[u.r. 12.12.2017]