PLICATURA s.f.

0.1 f: plicatura, plichadure, pligadura.

0.2 Da plicare.

0.3 F Nadal, Leandreride, a. 1382-1383 (tosc.-ven.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.7 1 Segno che rimane sulla linea lungo la quale è piegato qsa (un foglio). 1.1 [Anat.] Estens. Infossatura, raggrinzimento della pelle. 1.2 [Anat.] Estens. Lesione traumatica dei legamenti di un'articolazione.

0.8 Luca Morlino 11.11.2013.

1 Segno che rimane sulla linea lungo la quale è piegato qsa (un foglio).

[1] F Nadal, Leandreride, a. 1382-1383 (tosc.-ven.), L. II, c. 2, v. 4: Poi ch'ebbe iscripta cotesta [[lettera...]] gli fe' una plicatura breve, / süendola cum un fileto d'oro, / sì come in simille atto far si deve. || Lippi, Leandreride, p. 23.

1.1 [Anat.] Estens. Infossatura, raggrinzimento della pelle.

[1] f Guglielmo da Piacenza volg. (ms. Landiano) XIV pm. (it. sett.): sia cauterizando li palpieri con lo cauterio sotile segondo le plichadure deli palpieri... || Altieri Biagi, p. 111 ( lat. «rugatio»).

1.2 [Anat.] Estens. Lesione traumatica dei legamenti di un'articolazione.

[1] f Guglielmo da Piacenza volg. (ms. Landiano) XIV pm. (it. sett.): la diferencia de la fractura ala pligadura se cognose per lo tochar, quando xe aldi lo sono in lo luogo ofeso... || Altieri Biagi, p. 110 (lat. «inclinatio»).