0.1 scalfato, scalfatu.
0.2 V. scalfare.
0.3 Regimen Sanitatis, XIII (napol.): 1.
0.4 In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.).
In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Rif. ad un individuo:] soggetto ad un aumento della temperatura corporea, accaldato. 2 [Rif. ad un cibo:] scaldato e cotto sul fuoco. 3 [Rif ad un luogo:] devastato e consumato dal fuoco, arso.
0.8 Mariafrancesca Giuliani 11.11.2013.
1 [Rif. ad un individuo:] soggetto ad un aumento della temperatura corporea, accaldato.
[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 488, pag. 577: Non deveria similiter homo molto sudato, / per fatica o per bagno che sia multo scalfato / o che fosse per femena extra modo sforzato, / de nocte nullo bévande se non è perlasato...
[2] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la guardia..., pag. 572.25: E sachi ki lu tropu cavalcari la sira, pressu a nocti, nochi, kí, sudatu e scalfatu, nun lu poi afridari...
2 [Rif. ad un cibo:] scaldato e cotto sul fuoco.
[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 231, pag. 570: De li spinace scrivote como le digi usare: / lo refredato divilo co limone mangiare, / e chi scalfato studia co illo mescolare / cogllandri et amendole, se voli bene fare...
3 [Rif ad un luogo:] devastato e consumato dal fuoco, arso.
[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 65.8: vedeo li buoy che gittavano flamme abrusante per bocha tanto fortemente che yà chillo luoco parea tutto scalfato, commo se nze fosse brasa bene abampita...