PAPALARDO s.m.

0.1 papalardo; a: pappalardu; f: pappalardi.

0.2 Fr. ant. papelard. || La forma con ‑pp‑ deriva dalla reinterpretazione in pappa lardo 'mangiatore di lardo', o da un identico gioco di parole, presente già in fr. ant. Il fr papelard è da *papeler, che esprime il muovere le labbra di chi mormora preghiere, come di chi mangia (cfr. TLF s.v. papelard).

0.3 Fiore, XIII u.q. (fior.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.7 1 Persona ipocrita.

0.8 Maria Fortunato 11.11.2013.

1 Persona ipocrita.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 61.9, pag. 124: ella ti terrà bestia salvaggia, / E crederà che ttu sie un papalardo, / Che sie venuto a llei per inganarla...

[2] f Cavalca, Disc. Spir., a. 1342: In luogo de' confessori astinenti e devoti, sono venuti su certi pappalardi i quali dicono che le buone cose sono fatte per gli amici di Dio. || GDLI s.v. pappalardo. L'ed. inclusa nel corpus legge golosi: cfr. <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 1, pag. 14.24.

[3] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 57, pag. 64.30: a ti conveni tiniri modu ki lu homu non si faça gabbu di ti, et ki lu homu ti tegna per pappalardu.