IMPENITENTE agg./s.m.

0.1 impenitenti, inpenitente, inpenitenti; f: impenitente.

0.2 Lat. tardo impaenitens, impaenitentem (DELI 2 s.v. impenitente).

0.3 Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [In ambito relig., rif. ad una persona:] che non si pente dei propri peccati. 1.1 [Detto del cuore]. 2 Sost. Chi non si pente dei propri peccati.

0.8 Rossella Mosti 11.11.2013.

1 [In ambito relig., rif. ad una persona:] che non si pente dei propri peccati.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 26, par. 17, pag. 443.10: Chi accosì non attendono, siccome nell'altre comandamenti di Giesù Cristo, che in pertinacie e inpenitente è (questo non ripentente) perseque e bestenmia gli altri uomini che molti stracchiari, e ffedaltà e di costanza settatori, a colui già detto prenze di Roma.

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 10, vol. 2, pag. 195.32: Et aspectu Iesu Cristu, lu quali divi viniri a iudicari morti et vivi, et aspectu ki li iusti mictirà in vita eterna, et killi ki muriranu cuntrarii a la fidi di Cristu et inpenitenti di loru peccati mictirà a pena eterna...

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 5, 46-57, pag. 108.24: Noi fummo tutti già per forza morti; ecco che manifesta la loro condizione, mostrando che erano stati impenitenti in fine a la fine de la vita, la quale era finita per morte accidentale...

1.1 [Detto del cuore].

[1] F S. Greg. Magno volg., XIV (tosc.): Ma tu, secondo la tua durizia e core impenitente, t'accresci l'ira nel dì dell'ira e della revelazione del giusto giudicio di Dio. || Barchi, Omelie di s. Greg., vol. IV, p. 230.

[2] F S. Agostino volg., XIV (tosc.), L. 21, cap. 24: Ma se alcuni avranno il cuore impenitente infino alla morte, e non si convertiranno di nimici in figliuoli, ora orerà la Chiesa per loro, cioè, per li spiriti di tali morti? || Gigli, Della città di Dio, vol. IX, p. 84.

2 Sost. Chi non si pente dei propri peccati.

[1] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 24, pag. 147.17: Questi sono gli apostati, l'infedeli, gli eretici, gli biastimatori dello Spirito Santo; li quali seguitano li disperati, li presuntuosi, l'impenitenti, li ostinati...