INSAZIÀBILE agg.

0.1 ensazïabel, insaciabele, insaciabili, insatiabile, insatiabili, insaziabil, insazïabil, insaziabile, insaziabili, 'nsaziabil, 'nsaziabile; a: insasiabile; f: insaçiabel.

0.2 Lat. insatiabilis (DELI 2 s.v. insaziabile).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Albertano volg., 1275 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); f Bonaventura di Demena, Cons. filos., XIV (ven.).

In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Che non si può sfamare. 1.1 Fig. Avido di beni e piaceri materiali. 1.2 Estens. Che non riesce a soddisfare desideri o bisogni, privo di moderazione. 2 [Detto di un desiderio, un istinto, un vizio:] che non è possibile appagare o estinguere.

0.8 Sara Ravani 02.01.2014.

1 Che non si può sfamare.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 24, cap. 2, par. 3, pag. 381.22: Male si serve a madonna gola, la quale sempre dimanda e mai non s' empie. Qual cosa è più insaziabile che 'l ventre? oggi riceve e domane richiederà.

[2] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 4, pag. 42.22: Dannami la gola, aperta con voracità insasiabile al mangiare...

- [Detto di un animale, in similitudine:] avido di preda, vorace.

[3] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 1, pag. 5.3: come la lupa è bramosa e affamata e sconvenevole e insatiabile, così el veltro està contento a la misurata quantità che gli dà el suo signore.

1.1 Fig. Avido di beni e piaceri materiali.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 6, pag. 157.9: La mano à ratracta a dare, destesa a recevare, a dare chiusa, a recevare aperta»; onde dice Salamone «L'inferno e l'avaro sono insatiabili».

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 106, pag. 492.18: O avarizia, insaziabile fiera, divoratrice di tutte le cose, quanta è la tua forza!

[3] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 97.1, pag. 642: Quello affamato, ensazïabel lupo, / che s' è, non è gran tempo, incappucciato, / sotto la vista del qual monacato / preda non lassa in loco alto né cupo, / e d' encesto non cura né de strupo...

[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 30, pag. 209.6: la femina è insaziabile: vuole ricchi vestimenti, oro, perle, geme, vai, gioelli, masserizie e ornamenti nuovi che non sieno mai veduti a persona...

[5] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 42, pag. 119.18: Adunque piacciati, dolcissima speranza di ciascuno tribolato, d' aoperare col tuo piissimo e in eterno benedetto Figliuolo, che questa insaziabile lupa che ci divora, si parta da noi...

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 154.2: «O lupo rapace et insaciabele, certamente de quisto cibo tu non porray manyare, chà te abesognerrà de percazarete preda altrove...

1.2 Estens. Che non riesce a soddisfare desideri o bisogni, privo di moderazione.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 213.22: E perciò de' comandare agli occhi tuoi, che non pecchino; però che disse 'l Savio: gli occhi non peccano, se l'animo comanda agli occhi. Et altramente gli occhi tuoi serebbero insaziabili...

[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 9, pag. 81.3: Et lo p(ro)feta disse: «Cu(m) quello k'è sup(er)bio d'occhi (e) i(n)satiabile di cuore, cu(m) lui no(n) manicava».

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 1: et lo profeta disse: co· quelli ch'è sop(er)chio d'occhi (et) insatiabile di cuore no(n) ma(n)giare.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 15, vol. 2, pag. 183.28: 9. Per certu lu pectu di Alexandru fu insaciabili di laudi.

[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 172.19: L'ira grave di Junone e il cuor suo insaziabile mi constrengono, o Nettuno, di scendere in ogni preghiera...

[6] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 101, pag. 205.9: l' anima si notrica della caritá del prossimo, del quale ha fame e desiderio (che gli è uno cibo che, notricandosene, non se ne sazia mai), però che è insaziabile, e però rimane la continua fame.

[7] f Consolazione ad Elvia volg., XIV (fior.), XI, pag. 21.9: benché tutte queste cose insieme sieno ragunate, non mai riempieranno lo insaziabile animo; non più che se alcuno umore bastasse a saziare colui, il desiderio del quale non dal mancamento nasce, ma dal caldo delle ardenti interiore. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[8] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 6, pag. 65.36: Lo inferno e la perditione mai non si riempiono. Similemente gli ochi degl' uomini sono insatiabili.

2 [Detto di un desiderio, un istinto, un vizio:] che non è possibile appagare o estinguere.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 19, vol. 3, pag. 70.19: In questi cotali è il loro desiderio insaziabile, e sforzansi di guadagnare d'ogni sozzo guadagno, sì come di mantenere bordello, e di ritenere ruffiani e puttane...

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 73, pag. 178.10: E non solamente quella dell'onore è insaziabile, ma ancora ogn'altra cupidigia, perocch'ella comincia sempre dalla fine.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 7, 1-6, pag. 200, col. 2.12: sí commo l'animo de l'avaro mai non è in reposo ma sempre è pieno e superabundante di voia insaciabele, cossí quelle annime che sono líe mai no reposano e sempre corrono in altro semicerculo.

[4] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 2, pag. 48.15: Legherà noi la insaziabile cupidità degli uomini a costanza da' nostri costumi strana?

[5] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 2, pag. 611.13: Ed ogni cosa la quale ti diletta, di' che ti bisogna; ed ogni cosa che ti piace, di' che t'è utile per la maladetta insaziabile avarizia.

[6] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 10, pag. 652.10: Di chiara vendetta fu l' una e l' altra reina; Tomiri, la quale la testa di Ciro tagliata comandò che in uno otre pieno di sangue umano fosse lasciata, rimproverando a colui la insaziabile sete che avea avuta del sangue umano...

[7] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 21, vol. 1, pag. 169.15: La settima infermità si è idropisia, ed è assomigliato l' avaro all' idropico e per la inflazione, e per lo fetente anelito, e per la sete insaziabile.

[8] Poes. an. perug., c. 1350, 340, pag. 25: Scholten le boce che dentro te grida: / o tirania apetito insatiabile, / non churar de vertù chiamate guida.

[9] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 221-30, pag. 75.10: La loro lussuria è focosa e insaziabile, e per questo non patisce né numero né elezione...

[10] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 3, 82-99, pag. 101.18: Et ancora si può dire avere li occhi focosi et infiammati: imperò che la ragione e lo intelletto dello amatore fa essere ardente di desideri insaziabili, come lo fuoco...

[11] Bonaventura di Demena, Cons. filos., XIV (ven.), Cap. 8, pag. 108.21: Veramente tal si sè la natura humana, e coxì non haverà tanto de bene che l'omo non desideri ancora più, e çamai non vien a fin quella insaçiabel desirança. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.