INCOSTANTE agg./s.m.

0.1 inconstante, inconstanti, incostante, incostanti.

0.2 Lat. inconstans, inconstantem (DELI 2 s.v. incostante).

0.3 Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: f Bonaventura di Demena, Cons. filos., XIV (ven.).

In testi sic.:Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Che è soggetto a variazioni nel tempo; che non si svolge in modo regolare. 1.1 [Rif. alla fortuna o alle sue operazioni]. 2 Che non è fermo, perseverante negli intenti e nelle azioni; che muta con facilità pensieri, atteggiamenti, sentimenti. 2.1 Sost. 3 Che si sposta in continuazione da un luogo all'altro.

0.8 Maria Fortunato 31.12.2013.

1 Che è soggetto a variazioni nel tempo; che non si svolge in modo regolare.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 47, pag. 101.16: i buon costumi son di tal natura, che sempre perseverano, dilettandosi in far bene. Ma la malizia è incostante, e spesso si cambia, non in meglio, ma in altro.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 9, vol. 2, pag. 99.15: Que cosa fu unca may plù inconstanti oy plù maravilyusa di la condiciuni di quistu homu?

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 21, vol. 1, pag. 167.16: Per la rondine vaga, e inquieta, e di varie penne si significa la prosperità mondana, la quale par bene dipinta, ed è molto inconstante.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 20, vol. 1, pag. 353.4: il duca d'Attena conte di Brenna, il quale altra volta per la sua incostante tirannia meritò a ffurore essere cacciato della signoria di Firenze...

[5] Petrarca, T.C. (Vat.Lat. 3196), 1357-74, 163, pag. 253: Insomma so com' è inconstante e vaga, / Timida ardita vita degli amanti; / Con poco dolce molto amaro appaga.

1.1 [Rif. alla fortuna o alle sue operazioni].

[1] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 2, pag. 228.17: Sempre se' incostante, vaga, mobile, aspra, cieca, non istabile, levissima, perfida, sorda, crudele».

[2] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 31.26, pag. 139: Horribile negli atti mi parea, / e quasi sorda a niun priego fatto / da nullo lo 'ntelletto vi porgea; / e legge non avea nè fermo patto / negli atti suoi volubili e incostanti, / ma come posto, talor l'avea fratto...

2 Che non è fermo, perseverante negli intenti e nelle azioni; che muta con facilità pensieri, atteggiamenti, sentimenti.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 32, cap. 1, par. 9, pag. 475.21: Lo incostante animo, l' occhio che vanamente si svaria, e 'l piede non istabile sono segni d' uomo, del quale non si dee avere niuna buona speranza.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 85, pag. 235.16: egli è inconstante, ma non troppo follemente...

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 8.1194, pag. 200: O Ascolani, uomini incostanti, / Tornate ne li belli atti lucenti, / Prendendo note delli primi canti, / Ché da li cieli siete ben disposti / Ma non seguite il bene naturale / Del sito bello dove foste posti.

[4] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Isifile, pag. 55.6: O incostante Giansone, più leggiere che 'l vento di primavera, perchè sono vane le tue parole nella promessa fede?

[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 129.4: Ma la infelice della mente Fenissa, non metiga i pensieri suoi, e mai non si sciogli ne' sonni, nè cogli occhi nè col cuore prende la notte; raddoppiansi co lei i pensieri: e anco li amori surgono, cresce in furia, ed incostante si trae qua e là per grande ardore d'ira.

[6] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 21.220, pag. 150: Il popolo, vedendo quei perversi, / se glorïavan de cose tamante / che feva Iexù per modi diversi / fra tanta ingrata gente et inconstante.

[7] Contemptu mundi (III), XIV sm. (tosc.), cap. 1, pag. 196.18: Questo mondo è ripieno di tali e molto peggiori: [[...]] furiosi, bizzarri, impazienti, incostanti, incantatori drieto augurii, ispergiuri, maladetti, presuntuosi, arroganti, incredoli, disperati, dipoi ripieni di tutti e' vizii.

[8] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 5, 25-45, pag. 157.31: chi è stato nel mondo incostante, sia nell'inferno menato dal vento...

[9] f Bonaventura di Demena, Cons. filos., XIV (ven.), Cap. 50, pag. 172.7: e quelli che sonno inconstanti, i quali non hanno constançia in bene, per la loro mutabele e variabele inconstançia, si sonno assimiadi a li uxelli... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[10] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 8, pag. 63.4: mutarsi ispesso d'uno pensieri in un altro è segno d'animo incostante né fermato in Dio, ma in nelle cose pestifere sdruciulente.

- Che afferma cose contraddittorie, incoerente.

[11] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 301, pag. 589.2: Avendo l'autor ditto di sopra che l'amante non abbia concubina sappiente la donna sua, ora vuole dire che l'abbia, iscusando sé che non sia avuto per incostante, perché pare contraro al ditto suo.

2.1 Sost.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 32, cap. 2, par. 6, pag. 477.20: Il lieve e incostante, che gli studj tramuta, niuna differenzia ha dagli uccelli.

3 Che si sposta in continuazione da un luogo all'altro.

[1] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (castell./tosc.), Libro VIII, allegoria A, pag. 386.12: la donna fuggì veloce sì come ucello fuora della città, e dicono li poeti ch'ella fu convertita in lodula perché è ucello vagabundo ed incostante. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.