QUERELA s.f.

0.1 quelera, querela, querele, quereli, querella.

0.2 Lat. querela (DELI 2 s.v. querela).

0.3 Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pis., 1321; Boccaccio, Fiammetta, 1343-44; Stat. lucch., XIV pm.; Lett. volt., 1348-53; Stat. fior., 1357.

In testi sett.: Stat. venez., 1366; Doc. padov., c. 1375.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. querela di nullità 1.1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Dir.] Denuncia, per lo più formale, presentata alle autorità che amministrano la giustizia, a seguito d'una presunta infrazione della legge o delle convenzioni vigenti; accusa. Anche l'azione giudiziaria che ne deriva. 1.1 [Dir.] Locuz. nom. Querela di nullità : atto con cui si chiede che una sentenza invalida sia dichiarata nulla. 2 Manifestazione di contrarietà o di malumore nei confronti di un evento particolare, di un comportamento, di una disposizione da seguire o di una pratica da svolgere; lamento, protesta. 2.1 Lamento per le pene d'amore. 3 [Con rif. alle gesta cavalleresche, per trad. del fr. querelle:] disputa, controversia fra due parti che si risolve con un combattimento. Anche una delle parti per la quale si combatte. 3.1 [Rif. a una contesa oratoria:] diverbio.

0.8 Cosimo Burgassi 11.07.2012.

1 [Dir.] Denuncia, per lo più formale, presentata alle autorità che amministrano la giustizia, a seguito d'una presunta infrazione della legge o delle convenzioni vigenti; accusa. Anche l'azione giudiziaria che ne deriva.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 56, pag. 96.17: Ed accioe vi priego che voi dobiate mettere pacie da mee alo cavaliere, e diliberate lo ree Languis dela querella che aposto igli fue». [[...]] Accioe dicono li due ree: «Cavaliere, tu see sengnore d'andare e di stare e lo ree Languis è bene diliverato dala sua querella».

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 436, vol. 2, pag. 425.16: Anco, che da le condannagioni le quali si facessero per le cagioni sopradette o vero d'alcuna d'esse, non si possa appellare, supplicare o vero querela muovere...

[3] Stat. pis., 1321, cap. 126, pag. 317.10: per li dicti consuli, u per l'uno di loro, incontenente ricevuta la querela del mercatante u sensale, debianosi chiamare due u piue, sì come a loro parrà, buoni homini...

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 1, vol. 1, pag. 150.26: Ma Marcellu [[...]] essendu consulu li Siciliani fussiru vinnuti a Ruma a lamentarssi di issu nìn c'era nullu qui lur dunassi lu Senatu, ca lu sou cumpagnuni Valeriu Levinu era absenti, a chò que per quista cosa li Siciliani non fussiru timidi oy pagurusi a lamentarssi di Marcellu, issu se prufe[r]ssi a li Siciliani di darli lu Senatu e, vinendu lu sou compagnuni Levinu et li Siciliani prupunendu sua querela di Marcellu, issu li sustinni con gran paciencia.

[5] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 56, par. 13, vol. 1, pag. 441.24: che la podestà e 'l capetanio, encontenente udita la querela overo lamentança, siano tenute mandare el giudece overo notario al luoco...

[6] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 167.27: a ciascheuno sia licito di diciarsi gravato enanzi che risponda al richiamo, da qualunque richiamo, querela overo lamentazione di lui posta overo fatta dinanzi a' consoli overo al camarlengho overo al notaio overo officiale de la Mercantia...

[7] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 55, vol. 2, pag. 89.14: E per la presa di lui e de' suoi compagni il popolo minuto di Bruggia corsono la terra e combatterono il borgo, cioè il castello ove stanno gli schiavini e' rettori della terra, e uccisono de' borgesi, e per forza trassono di pregione i loro caporali. E ciò fatto, di questa querela si fece triegua e appello a Parigi dinanzi al re, e durò bene uno anno la quistione...

[8] Lett. volt., 1348-53, pag. 190.1: Dinançi da noi con querela gli huomini del nostro castello di Berignone dolendosi ànno sposto come el dì d'Ognisancti proximo passato li fedeli del vostro castello di Silano armata mano vennero in sulo tereno de Berignone...

[9] Stat. fior., 1357, cap. 64, pag. 368.26: se alcun di questa arte fosse per li Consoli di questa arte condannato o che lla detta arte faciessono, et della detta condannagione o per cagione della detta condannagione facesse alcuna querela dinançi alla podestà, capitano, o exeguitore delli ordinamenti della iustitia o il giudice della gabella o alcun altro iudice et officiale del comune di Firençe de' detti Consoli...

[10] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 23, pag. 587.17: E se infra li die del tutto 'l sindicato no serà data sentencia sopra li dicti processi, essi officiali fianno avuti per absoluti da l'inquisitione e da ogni querela sopra la quale, o sopra le quale, infra li dicti dì no serrà data sentencia diffinitiva...

[11] a Doc. ven./salent., 1361 (4), pag. 320.32: li ditti s(er) Mari(n) de Bona et s(er) Mari(n) de Me(n)çe devesse conparer(e) p(er)sonalme(n)te ava(n)ti la sua mag(n)ifice(n)cia a respo(n)der al ditto s(er) Mari(n) de Goçe sovra certe querele fatte p(er) lo ditto s(er) Marin de Goçe sovra d'essi.

[12] Stat. lucch., 1362, cap. 65, pag. 115.20: E che dalli processi o condannagioni che per le predicte cose o alcuna di quelle si facesseno, o per cagione di quelle, non si possa appellare o supplicare, o querela muovere a alcuno giudice, o officio o magistrato ricorso avere...

[13] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 26, vol. 2, pag. 317.22: tutto che ne' patti avessono promesso non fare danno, le rapaci mani non si potieno contenere che non predassono, e offendessono chi lle facesse contesa; e cciò non passò sanza querele de' paesani, e poco intese da' loro signori perugini.

[14] Stat. venez., 1366, cap. 175, pag. 88.37: e cum questa querela lo dicto ser Michel Bon andé a miser lo doxe e ai soi consiieri...

[15] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (i), par. 52, pag. 106.29: fu l'un di loro preso e menato davanti dal re e acusato; e l'altro, attendendo il re ad udire la querela, feritolo di dietro, l'uccise...

[16] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 33, pag. 286.9: ly decti ry, avuto sollempne consiglio intro loro, assolvero lo decto Orreste de onne quelera contra luy facta, coronandolo sollempnemente de lo ryamo de lo patre suo.

- [In contesto non tecnico].

[17] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 9, pag. 491.5: ho più volte avuta voglia di far ciò che io ho ora fatto, né altra cagione m'ha di ciò ritenuta se non l'aspettar di farlo in presenzia d'uomini che giusti giudici sieno alla mia querela, sì come io credo che voi sarete».

[18] Epist. a Quinto volg., XIV (tosc.), Prosa, pag. 19.20: Dicesi l'entrare a te esser agevolissimo e i tuoi orecchi sempre aperti alle querele d'ognuno...

1.1 [Dir.] Locuz. nom. Querela di nullità : atto con cui si chiede che una sentenza invalida sia dichiarata nulla.

[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. VI, cap. 6, pag. 699.19: Li quali tempi fatali acomincini dal dì dell'appellatione o da la querela de nullità , de peticione, de reducione ad arbitrio de bono homo o de peticione de restitucione d' integrità...

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. VI, cap. 9, pag. 702.24: E questo medesmo dighemo la reductione ad arbitrio de bono homo e restitucione d' integrità et in la querelade nullità , e per tacita renunciacione o expressa o pacto no possa fire remesso.

2 Manifestazione di contrarietà o di malumore nei confronti di un evento particolare, di un comportamento, di una disposizione da seguire o di una pratica da svolgere; lamento, protesta.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 2, vol. 2, pag. 109.13: «Ca da una parti, [zò esti si tu non pilgi mulieri] rimaray sulu senza filyoli et seray destruciuni di lignayu, et eciandeu aviray heredi strania; da l'altra parti, aviray perpetua sulicitudini, multitudini di quereli, rimprochi di doti...

[2] Stat. lucch., XIV pm., pag. 77.27: li comandatori di quelle case con puro et devoto animo servano et diano adli 'nfermi che quine si riposano le cose necessarie et sença querela servano loro...

[3] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 131.15: Ricordomi ch'io dissi che li compagni son da temere e questa querela non tocca pur solamente li omini.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 78, vol. 2, pag. 398.9: Li artefici della città di Pisa, e massimamente quelli dell'arte minuta, vedendo loro mancare guadagni per la partita di Fiorentini i quali il loro porto tenieno in divieto, se ne dolieno, e mormoravano e parlavano male; e perseverando nelle querele, una quantità di loro si giurarono insieme molto ocultamente...

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 217.1, pag. 279: Già desiai con sì giusta querela / e 'n sì fervide rime farmi udire, / ch'un foco di pietà fessi sentire / al duro cor ch'a mezza state gela...

[6] Doc. padov., c. 1375, pag. 45.18: sì p(ro)mete el dito Zuane p(ri)nc(ipal) e Martin fissore p(er) si e p(er) gi soy herey al dito Francescho e y soy herey de dare e de pagare le dite lbr. X enfina sey mexe p(ro)simi che de' avegnire, sença q(ue)stion, q(ue)rella né lame(n)ta(n)za, né d(e) raxon né de facto...

[7] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 14, 91-102, pag. 332.20: In questi quattro ternari lo nostro autore finge che messere Guido seguitasse la sua querela generalmente de lo stralignamento fatto dai gentili omini di Romagna...

[8] Epist. a Quinto volg., XIV (tosc.), Prosa, pag. 15.19: e questo tieni per certo, salvo se tu non reputassi ch'io mi curassi delle querele d'uno non so che uomo chiamato Paconio...

2.1 Lamento per le pene d'amore. || Att. solo in Boccaccio, Fiammetta.

[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 8, pag. 181.10: Non tolsero le notturne querele luogo alle diurne, anzi quasi come del dolermi scusata per le bugie dette al mio marito, quasi da quella notte innanzi non mi sono ridottata di piagnere e di dolermi in publico molte volte.

3 [Con rif. alle gesta cavalleresche, per trad. del fr. querelle:] disputa, controversia fra due parti che si risolve con un combattimento. Anche una delle parti per la quale si combatte.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 72, pag. 136.13: «Cavaliere, tanto siamo conbattuti intra noi due che io conosco che voi siete buono cavaliere. E inpercioe che tra noi due nonn ee querella, la quale per noi due si debia menare a ffine, ed io veggio che voi siete presso dela morte, [io voglio che noi non conbattiamo più]».

[2] Tristano di Todi, XIV s.q. (tosc. occ.), pag. 560.3: dunqua serà lo vostro chavalieri vinto ch'elli si combatte per vostra querela».

[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 483, pag. 445.22: «Signor, io cognosso ben che miser Lanciloto sè centilhom et posente a maravegia, ma se lui fosse anchora megior molto plui de ciò qu'ell'è, io sì me conbaterave ardidamentre contra lui per desclarar questa querela dela qual elo sè apelado lo chavalier inpresonado...

[4] Tristano Veneto, XIV, cap. 519, pag. 483.20: ma elo meterà ben in campo uno so cavalier per defender la soa querella, et questo cavalier serà lo mio corpo mediesimo...

3.1 [Rif. a una contesa oratoria:] diverbio.

[1] Petrarca, T.F. III, 1371, 29, pag. 573: Poi contendea Demostene ed Eschine: / ciascun con sì tagliente e con sì aguta / lingua ch'udendo lor querele tante / Grecia mi parve sbigottita e muta...

[u.r. 13.12.2019]