SVAPORARE v.

0.1 esvaparenu, isvaporava, isvaporerà , svaporando, svaporar, svaporare, svapore, svapori; f: esvapori, isvapora, isvapori, svapora, svaporasse.

0.2 Lat. tardo exvaporare, variante del classico evaporare (DELI 2 s.v. svaporare).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Boccaccio, Esposizioni, 1373-74.

In testi mediani e merid.:Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Con rif. ad una sostanza aeriforme:] fuoriuscire da un ambiente chiuso per diffondersi nell'ambiente circostante; emettere esalazioni. 1.1 Svanire, dissiparsi (detto di un principio nutritivo, curativo o di un sapore). 1.2 [In ambito fitologico:] comunicare le sostanze nutritive sotto forma di vapore alle radici di una pianta 2 [Detto del sangue, di umori malsani o di una sostanza suppurante:] uscire fuori attraverso un salasso, il calore o un incisione a scopo curativo. (anche con uso ass). 3 [Detto del fuoco:] divampare, ardere.

0.8 Cosimo Burgassi 30.11.2012.

1 [Con rif. ad una sostanza aeriforme:] fuoriuscire da un ambiente chiuso per diffondersi nell'ambiente circostante; emettere esalazioni.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 23, pag. 249.17: E se noi saremo e·lla stufa calda, e constregnaremo l'aere colla rosta o con altro, sentiremo l'aere freddo per lo viso; e 'l fumo de la stufa, lo quale sarà caldo, che va sù a la coperta, non pò svaporare fore...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 265.10: Non sostenne Ercule questo per la grande audacia dell'animo suo; ma gittossi di salto per lo fuoco, da quella parte onde molto fummo ondeggiava, unde la grande caverna isvaporava con nebbia oscura.

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 9, cap. 8, pag. 228.2: Anco se nel detto luogo farai fuoco, e la terra isvaporerà fummo nebbioso ruttando, sappi ch'ivi di sotto è l'acqua.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XI, par. 7, pag. 539.14: E quivi per l'orribile soverchio Del puzo che 'l profondo abisso, cioè inferno, gitta, svaporando in su, Ci raccostammo indietro, acciò che men lo sentissimo che standovi dirittamente sopra...

1.1 Svanire, dissiparsi (detto di un principio nutritivo, curativo o di un sapore).

[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 25, vol. 1, pag. 212.11: La terza ragione è, perchè la neve per la sua freddura, la qual circonda il luogo, contiene e strigne il vigor de' principj generanti la pianta, acciocchè non isvapori..

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 37, pag. 404.5: Anchora il vino forte e potente e masimamente dolce grosso, se nel tenpo caldo si lasci nel vaso non pieno né di sopra chuso, isvapora il caldo e l'umido del vino e rimane freddo e seccho, che in acetosità si converte.

[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 79, pag. 199.23: et dein(de) le sp(ar)gi sop(ra) unu poco de vino et poi lo fa callo callo, q(uan)to lo pò substine(re), et mictelo i(n) una sacch(e)tta, et la sacch(e)tta sia plena di melgo callo et siali posto sup(ra) li reni et sup(ra) l'anch(e) dellu c. et cop(re)se b(e)n lu cavallo in quelle p(ar)ti delle rine ch(e) no(n) svapori...

1.2 [In ambito fitologico:] comunicare le sostanze nutritive sotto forma di vapore alle radici di una pianta.

[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 25, vol. 1, pag. 215.11: E allora l'acqua che nutrisce, eziandio se vi fosse presente, non avrebbe gli andamenti e le vie, per le quali svaporasse il nutrimento nella pianta, e la pianta rimarrebbe privata del nutrimento, e perciò non cresce, come farebbe assai.

2 [Detto del sangue, di umori malsani o di una sostanza suppurante:] uscire fuori attraverso un salasso, il calore o un incisione a scopo curativo (anche ass.).

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 109, pag. 231.17: Et ad id(em) legase q(ue)lla vena, la q(u)ale se p(ar)te i(n)p(ri)mam(en)te i(n) lu pecto d(e) la vena organica, et desce(n)de a le gambe, et forese cescasuna (con) la subla, ch(e) li humu(r)i ne esvaparenu et sia unta d(e) sup(ra) d(e) calce viva co l' olio.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 42, pag. 168.12: Mastro Mauro disse ch(e) lu cavallu, ch(e) ellu se serve de varii et diverse i(n)firmitati, sangnese allu mino tre fiate i(n) anno. Cioè, lo p(ri)mo app(re)sso lo fine de aprile, ca intando lo sangue comença a m(u)ltiplicar. (E) lu s(ecund)o a lu p(r)incipio de sectembre, ch(e) lo sangue in equalitate appresso, svapore.

[3] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 25, vol. 3, pag. 69.27: e simigliante s'incendono a mezzo la fronte, acciocchè gli umori freddi riscaldati, sieno costretti a svaporar fuora.

[4] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 48, vol. 3, pag. 90.15: Appresso con la curasnetta del ferro, si tolga via la bulesia del piede quasi insino al vivo dell'unghia del piede, acciocchè la bulesia predetta possa svaporare da ogni parte.

3 [Detto del fuoco:] divampare, ardere.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 23, pag. 325.21: Poi conciò fosse cosa che l' oro e l' ariento nel monte dell' altre cose risplendesse, e per lo desiderio dello umano ingegno del fuoco rapire lo volessero, alcuni ne furono dalla fiamma presi, e alcuni abbronzati dallo svaporar del fuoco...

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 99, vol. 3, pag. 157.22: siccome nelle selve mormora Austro, e siccome il mare mugghia nel percuoter dell'onde, e siccome nelle chiuse fornaci, quando il rabbioso fuoco svapora...

[u.r. 08.10.2014]