MUGGHIARE v.

0.1 mogghiare, mugghi, mugghia, mugghiando, mugghianti, mugghiar, mugghiare, mugghiasse, mugghiava, mugghiavano, mugghierà , mugghierai, mugghieremo, mugghiò, muggiando, muggiasse, muggiò, mughia, mughiando, mughiare, mughiava, mughierà , mughieranno, mughierebbe, mughioe, muglia, mugliasse; f: mugia, mugiare.

0.2 Lat. volg. *mugulare (DELI 2 s.v. mugghiare). || Cfr. DELI 2 anche per il rapporto mugghiare > mugliare.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Muscia da Siena, XIII ex. (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.); Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.).

0.5 Si uniscono qui, vista la comune origine onomatopeica, i tipi mugghiare, muggiare e mugliare.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Rif. a un bovino:] emettere il caratteristico verso intenso, grave e prolungato, lo stesso che muggire. 1.1 Estens. [Rif. generic. ad animali (gen. di grossa taglia):] emettere un verso intenso e prolungato. 1.2 Estens. [Rif. a una persona:] produrre un suono inarticolato grave e prolungato (per il dolore), gemere cupamente. 1.3 Estens. [Detto di un oggetto o un elemento naturale:] emettere un suono fragoroso e prolungato.

0.8 Elisa Guadagnini 30.12.2013.

1 [Rif. a un bovino:] emettere il caratteristico verso intenso, grave e prolungato, lo stesso che muggire.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 3, cap. 2, pag. 154.26: lo toro conosce per molti die el loco là u' è morto lo suo compagno, [[...]] e vegonse racòlliare en quello loco, e dolérese e mughiare, e pare che piangano...

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 47, vol. 1, pag. 126.13: E allora che egli nacque, una piccola vacca d'oro, che era in Bethel, muggiò sì fortemente che la sua boce risonò insino in Ierusalem.

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 236.16: La vacca mug[g]hia verso il toro nelli morbidi prati, la cavalla sempre fremisce verso il destriere.

[4] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 3, pag. 104.12: lo toro mugghiando lo minacciava di fedire colle corna...

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 97.14: prese forma di toro, e mescolato tra' giuvenchi mugghia, e, bello, vae tralle tenere erbe.

[6] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 263.20: mugghiavano i buoi e tutta la foresta rinsuonava per li mugghi loro...

[7] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 106, pag. 210.8: muggiando li detti vitelli intorno al detto monte, le vacche, ch'erano dentro, resposero.

[8] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (castell./tosc.), L. IX, cap. 21, pag. 436.16: le vacche furate cominciaro a mugiare... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

- [In similitudine].

[9] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 188, pag. 578.33: faccendoli fuoco di sotto, acciò che lo tormentato mug[g]iasse come bue...

- Sost.

[10] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 25, pag. 184.3: per lo mughiare del bestiame che nella detta caverna era nascosto, del suo gran furto s'avide...

1.1 Estens. [Rif. generic. ad animali (gen. di grossa taglia):] emettere un verso intenso e prolungato.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 41, pag. 148.16: E quando egli va di notte per procacciare sua vivanda ed alcuno lupo lo sente, sì gli va dietro mugghiando, facendogli noia...

[2] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 205.15: lo leone [[...]] batte la terra co la sua coda e se medesimo, adiriza la testa e mughia...

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 3, pag. 126.27: il leoncello mugghiando la ricercava...

[4] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 18.1, pag. 439: Mugghiando va il leon per la foresta: / per allegressa egli ha 'l capo levato...

[5] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 46, pag. 308.5: Terzo, che tutti i pesci mughieranno forte e solo Iddio gl'intenderà.

[6] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (castell./tosc.), L. II, cap. XIV, pag. 157.19: l'orsa sempre mugia piangendo... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[7] a Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 184.3: Nel Cairo sono elefanti [[...]] e mugghiava si forte che pareva un tuono.

[8] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 125, S. Egidio, vol. 3, pag. 1104.24: E quegli maravigliandosi perché la cerbia mugghiava fuori di sua usata, uscì fuori e vidde i cacciatori.

- [In similitudine].

[9] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 2, pag. 364.12: il nostro avversario diavolo va come lione mugghiando, e cercando, come ci possa divorare.

1.2 Estens. [Rif. a una persona:] produrre un suono inarticolato grave e prolungato (per il dolore), gemere cupamente.

[1] Muscia da Siena, XIII ex. (sen.), D. 1.5, pag. 94: sì vi pregi vie men ch'un vil torso, / e come tòsco li siate inn amore; / e facciavi mugghiare a tutte l'ore / del giorno, come mugghia bue od orso...

[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 121-30, pag. 57.24: Questa misera valle è quella corte che tu chiami «d' Amore» e quelle bestie che tu di' che udite hai e odi mugghiare sono i miseri, de' quali tu se' uno, dal fallace amore inretiti.

[3] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 107, pag. 216.19: cosí ti dico che Io voglio che tu facci: [[...]] con ansietá di cuore mughiare sopra el morto dell' umana generazione, el quale vedi condotto a tanta miseria che la lingua non sarebbe sufficiente a narrarlo.

- [In contesto fig., detto dell'anima].

[4] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 87, pag. 213.5: l'anima vostra [[...]] tutta inebria di lui, e senza lui muore di pena, muglia e trae molti guai.

1.3 Estens. [Detto di un oggetto o un elemento naturale:] emettere un suono fragoroso e prolungato.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 8, pag. 500.24: Venus diede segno, [[...]] e ogni cosa pare che rovini, e tutto il suono delle trombe pare che mugghi nell'aria.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 5.29, vol. 1, pag. 79: Io venni in loco d'ogne luce muto, / che mugghia come fa mar per tempesta, / se da contrari venti è combattuto.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 18.24: Egli colla sua verga percosse la terra; e quella mugghiò, e col suo movimento aperse le vie dell' acque.

[4] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. III [Phars., III, 399-425], pag. 48.27: Già era fama che le cave caverne mugghiavano per lo movimento della terra...

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 6.49, pag. 200: Mugghiava il mar, ch'era ventoso e rigido, / e l'aire con gran tuoni...

[6] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 99, vol. 3, pag. 157.20: il mare mugghia nel percuoter dell'onde...

- Sost.

[7] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (i), par. 41, pag. 290.7: E chiamasi questo romore del mare impropriamente «mughiare»; e, per ciò che da sé non ha proprio vocabolo, è preso un vocabolo a discriver quel romore che più verisimilmente gli si confaccia, e questo è il «mughiare», il quale è proprio de' buoi; ma per ciò che è un suono confuso e orribile, par che assai convenientemente s' adatti al romor del mare.

[u.r. 08.10.2014]