RÌGIDO agg.

0.1 rigida, rigide, rigidi, rigidissimi, rigidissimo, rigido, rigidu.

0.2 Lat. rigidus (DELI 2 s.v. rigido).

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 2.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Che non si può piegare né flettere, che permane stabile, fermo e immoto; che manca di elasticità, scioltezza o mutevolezza. 1.1 [Di un corpo o un arto:] che manca di elasticità e scioltezza, intorpidito o contratto (per il freddo, la morte incombente). 2 Fig. Che denota estrema fermezza nel tenere un det. comportamento, atteggiamento, disposizione; che mostra instransigenza e indisponibilità al compromesso. [Con sfumatura neg.:] che denota durezza o inflessibilità (eccessiva). 3 Che comporta delle forti difficoltà o delle gravi conseguenze; che appare o risulta difficile da sopportare o da superare.

0.8 Elisa Guadagnini 30.12.2013.

1 Che non si può piegare né flettere, che permane stabile, fermo e immoto; che manca di elasticità, scioltezza o mutevolezza.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 248.3: né mala tonditura disformi li rigidi capelli: sia la capellatura tonduta e lla barba rasa per mano di maestro.

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 111.24: E da presso fedisce con la rigida spada uno de' fratelli nati della terra.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 338.20: Allora Turno vibrando lungamente una asta rigida contra a Pallante, molto grossa perfisa del ferro aguto, lanciolla...

[4] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 17, pag. 286.15: L'olmo, e 'l frassino secchi diventano rigidi, ma prima si piegano, e utili sono a catene.

[5] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 506.13: Né le viole fiorisce sempre né li cinthii né li çii, e la spina doventa rigida, siando abandonada dala rosa...

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 129.12: Li Englesi stavano fuorti e rigidi, fermi, con loro stennardo ritto levato.

[7] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.52, pag. 124: L'excelsa donna [[...]] con la sua maçça rigida et acorta, / gli soy guidava per quella campagna.

1.1 [Di un corpo o un arto:] che manca di elasticità e scioltezza, intorpidito o contratto (per il freddo, la morte incombente).

[1] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. II [Phars., II, 1-42], pag. 19.24: quando quel dolore, fuggentesi la vita, preme gli rigidi membri e ' volti sbigottiti e gli occhi minaccievoli nella morte.

[2] f Deca terza (B), L. I-II, XIV m. (tosc.), L. I, cap. 54, vol. 1, pag. 134.10: le lor membra sono arostite dalla neve, e li loro nervi sono divenuti rigidi e li membri ruvidi per lo freddo... || Cfr. Liv., XXI, 40, 9: «ad hoc praeusti artus, nive rigentes nervi, membra torrida gelu...».

- [Per gli effetti del freddo, detto analogamente del terreno].

[3] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 27, vol. 1, pag. 218.10: nelle fredde provincie il campo debbe essere opposito alla parte orientale ovvero meridiana, acciocchè per opposizione d'alcuna gran montagna aperto e dischiuso da queste due parti, non diventi rigido per freddura.

2 Fig. Che denota estrema fermezza nel tenere un det. comportamento, atteggiamento, disposizione; che mostra instransigenza e indisponibilità al compromesso. [Con sfumatura neg.:] che denota durezza o inflessibilità (eccessiva).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 10: in examinare lo co(n)siglio [[dèi essere]] discreto, in isschifarlo rigido, in pigliarlo docto...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 21, pag. 422.11: incontanente colle mani e con rigido volto mostrò che non gli piacesse secondochè sozze lusinghe...

[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 49, pag. 142.10: lo nostro Signor à proveduto al mundo de cului ke [[...]] d'aspero è facto flectente, in flectença è fato rigido, in rigiditate è facto paciente...

[4] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 6, pag. 295.1: Furono filosofi molto antichi [[...]] che videro e credettero questo fine della vita umana essere solamente la rigida onestade...

[5] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 1, pag. 156.2: era assiduo in orare, dolce e benigno in parlare, austero in riprendere, rigido in astinenzia...

[6] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 8, ott. 13.5, pag. 220: Oh me, che io non so, né pensai mai / che tanto avessi il cuor rigido e duro, / che per altr'uom io t'uscissi giammai / dell'animo...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 3, vol. 2, pag. 74.11: Et in quista guisa lu animu di la citella, un pocu plù inclinatu ad amuri di lu so citu, et appi lu so frati crudili vindicaturi et appi so patri cussì rigidu avucatu et diffindituri.

[8] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 8, pag. 393.25: Avea già Torquato compiuto parte di rigido e di religioso giudice...

[9] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. II [Phars., II, 372-391], pag. 28.28: amatore di iustitia, servatore della rigida honestà, buono in comune...

[10] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 344.9: Perchè, o bellissimo marito, solliciti l'affannata, e colei che teme li tuoi aspri e rigidi detti?

[11] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 537, pag. 800.6: ella fue cruda, rigida e silvestra...

[12] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 522.27: Né non requirir qual anno vada né en qual consolo ella sia nasciuda, li quali doni lo rigido çudese ha, precipuamente se ella non ha la fior e lo mior tempo è passado, e ella ça liga li cavelli biancheçando.

[13] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 239.38, pag. 303: e 'n versi tento sorda et rigida alma, / che né forza d'Amor prezza né note.

[14] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 7, pag. 91.23: E questo Nonoso prevosto avea un abbao monto aspero e rigidi; ma li soi costumi studiava semper de supportà' cum gram mansuetudem.

- [Rif. a un animale].

[15] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Medea, pag. 116.5: Io non t' addimando per campione contra li rigidi tori nè contra li nimici uomini...

3 Che comporta delle forti difficoltà o delle gravi conseguenze; che appare o risulta difficile da sopportare o da superare.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Aconzio, pag. 195.22: Deh! io ti priego che tu non lasci corrompere alle rigide febbri le tue tenere membra.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 22.32, pag. 399: Tra l'una e l'altra non abita gente; / sì v'è la terra rigida e selvaggia, / ch'a la vita de l'uom non vale niente».

[3] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 5, 17.8, pag. 63: le carni suo diventar tutte livide / per le gran busse crudele, aspr'e rigide.

[u.r. 08.10.2014]