0.1 frequenta, frequentalu, frequentan, frequentano, frequentanti, frequentar, frequentarà , frequentare, frequentargli, frequentari, frequentata, frequentate, frequentati, frequentato, frequentatu, frequentava, frequentavano, frequentea, frequenteno, frequenterray.
0.2 Lat. frequentare (DEI s.v. frequentare).
0.3 Pamphilus volg., c. 1250 (venez.): 1.
0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1300; Dante, Convivio, 1304-7; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).
In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Cola di m. Alessandro, XIV pm. (perug.); Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.7 1 Recarsi abitualmente e stare (in un luogo) svolgendovi un'attività. 1.1 Intrattenere rapporti (con qno). 1.2 Avere in uso; applicare, praticare. 1.3 Ripetere più volte (un'attività).
0.8 Diego Dotto 30.12.2013.
1 Recarsi abitualmente e stare (in un luogo) svolgendovi un'attività.
[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Venus], pag. 35.19: Et ancora va e frequentea sovençe fiade lo logo en lo quale ela sole esere e stare...
[2] Doc. sen., 1300, pag. 132.4: le loro basilice, cioè ecclesie, più divotamente saranno da' fedeli frequentate...
[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 290, vol. 2, pag. 134.17: Anco, conciò sia cosa che la via da Camollia infino a fonte Becci, sia via dilettevole et la quale per li cittadini et forestieri molto è frequentata...
[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 13, 1-9, pag. 354, col. 2.4: in lo bosco, lo qual no par che fosse molto frequentato dai viandanti sí che no v'era né strada né sentiero né careçada né batuda da cavagli.
[5] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 39, pag. 118.1: E però frequentava Servando lo monasterio di Benedetto...
[6] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 27, pag. 121.2: incomenzau esseri pluy devotu chi non solia; fachendu iudicii iusti, amari iusticia et la veritati, frequentari li ecclesii...
[7] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 22, 37-51, pag. 609.41: Casino è nella costa; cioè uno castello così chiamato, Fu frequentato; cioè usato...
[8] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 39, pag. 150.26: E perçò freque[n]tava lo monester Servando de Beneto...
- Fig.
[9] Arrighetto (ed. Bonaventura), XIV (tosc.), pag. 188.26: El tuo mondo, se di ragione è così chiamato, studia d'avere cotale frequentato mercato.
[10] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 84.4: Gran tempo fa c'ogni zorno più lenta / al ben ti sento et al mio mal più pronta, / e che 'l dolce piacer da me si sconta / et ogni acerba doglia in me frequenta.
1.1 Intrattenere rapporti (con qno).
[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 3.32, pag. 72: Guàrdate dai molti amice, / che frequentan co' formice, / en Dio te seccan la radice...
- Sost.
[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 1, pag. 263.7: per la qual cosa un poco dal frequentare lo suo aspetto mi sostenni...
1.2 Avere in uso; applicare, praticare.
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 119, vol. 1, pag. 117.21: la misura et li pesi, e' quali si tengono et si frequentano ne la città di Siena.
[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 1.7, vol. 2, pag. 15: Quando non sai, lo dimandar frequenta...
[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. III, cap. 12, pag. 612.10: Comandando anchora alli prelati delle ghiesie che quella constitutione frequenteno in le ghiesie et in le predicatione sì la pubblicheno e diligentemente la facciano observare.
[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 19, vol. 1, pag. 138.15: Cussì kistu santissimu sacramentu ni fortifica, ka, in virtuti di kistu santissimu sacramentu frequentatu, multi virtuusi operaciuni putimu...
[5] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 8, pag. 23.9: Dove queste cose tra loro convenute furono, allora Filemeno cominciò a frequentare l' usanza dell' uscire e dell' entrare la notte nella città.
- [Con valore iron.].
[6] Cola di m. Alessandro, XIV pm. (perug.), 3.1.4, pag. 770: Amico, sappie l'uso de Spolite, / e la qual vita ine si può trare, / e do' convience castità servare / e l'arte frequentar di' sodomite.
[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 17, pag. 172.15: ma sace per lo cierto cha, se tu frequenterray a queste vattaglya e 'ncapperray indelle mano miey, certamente eo te farrayo morire».
1.2.2 Sottoporre ripetutamente a lavorazione.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 25, pag. 114.19: E se 'l vuogli settivo, cioè da segare, seminali fondi, e spessi: e se gli vuoli capituti, seminagli radi. Vuolsi frequentare spesso col marrone sarchiando, e d'erbe nettando.
1.3 Ripetere più volte (un'attività).
[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 23, vol. 6, pag. 463.16: [16] Piglia la citara, e attornia la città, tu meretrice che se' dimenticata; canta bene, e frequenta lo cantico, a ciò che di te sia memoria.