FREQUENTE agg./avv./s.m.

0.1 frequente, frequenti; f: frequentissimi.

0.2 Lat. frequens (DEI s.v. frequente).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi) , 1268 (tosc.): 4.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Stat. assis., 1329.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Disposto fittamente, a distanza ravvicinata. 2 [Di un luogo:] in cui dimora o si riunisce (un gran numero di persone). 2.1 Estens. Provvisto (di qsa) in gran numero. 2.2 [Di una collettività:] costituito da un gran numero di unità. 3 Che è attribuito da o è diffuso presso una grande quantità di persone. 4 Che è ripetuto o applicato abitualmente o molte volte. Estens. Fervente. 4.1 Avv.

0.8 Diego Dotto 30.12.2013.

1 Disposto fittamente, a distanza ravvicinata.

[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 97, vol. 2, pag. 152.22: I segni della sanità sono, s'elle son frequenti nello sciame e s'elle son nette...

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 11, cap. 25, vol. 3, pag. 279.26: Le feconde viti, nelle qual il frequente nodo abbonda con capi corti, e quelle che hanno le gemme più rade per la lunghezza de' nodi, con capi più lunghi son da potare.

2 [Di un luogo:] in cui dimora o si riunisce (un gran numero di persone).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 31.26, vol. 3, pag. 511: Questo sicuro e gaudïoso regno, / frequente in gente antica e in novella, / viso e amore avea tutto ad un segno.

[2] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 31, 25-42, pag. 812.25: Frequente; cioè abondante, in gente antica et in novella...

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 11, pag. 211.20: E assai era manifesto a Priverno il ben avere favellato, e l' avvoltoio nel frequente mercato in una taverna essere volato... || Cfr. Liv., XXVII, 11, 4: «frequenti foro».

2.1 Estens. Provvisto (di qsa) in gran numero.

[1] f Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (fior.), L. VII, cap. 32, vol. 6, pag. 143.2: L'una delle parti era poco d'edificii frequente, ma li templi degli Iddii occupavano alquanto del luogo. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXXVII, 32, 2: «infrequens aedificiis».

2.2 [Di un insieme di persone:] costituito da un gran numero di unità; numeroso.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 15, pag. 221.9: appresso fu rotta la prossimana porta acciò che con frequente schiera dentro si portassono i segni.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 14, pag. 402.12: E il popolo frequente portò doni alla Dea nel Palagio, e il lettisternio e i giuochi furono fatti chiamati Megalensi.

2.2.1 Sost. [Da testo corrotto o per fraintendimento (?)]. || Se non da ricondurre a 1 ma col valore fig. di 'persona fidata' secondo l'originale lat.

[1] f Bart. da San Concordio, Giugurtino volg., a. 1313 (pis.>fior.), Cap. 72, pag. 274.4: anzi con la turma sua, la quale egli di fortissimi più che di frequentissimi avea ordinata... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Sal., Jug., XCVIII, 1: «ex fortissumis magis quam familiarissumis».

3 Che è attribuito da o è diffuso presso una grande quantità di persone.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 4., pag. 297.22: Et intendi la fama frequente, che rende gloria: [gloria] è frequente fa[ma] d'alcun con laude.

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 184.2: Intra' molti e grandissimi vizii neuno è più frequente che la 'ngratitudine dell'animo.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 8, vol. 1, pag. 191.33: ca ogni hunuri di factu nobili per frequenti et spissa memoria rivirdissi intra di si medemmi. || Cfr. Val. Max., IV, 8, 4: «crebra memoria».

4 Che è ripetuto o applicato abitualmente o molte volte. Estens. Fervente.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 19, pag. 338.22: però che dice Cassiodero: lo 'ngiengno al pustutto indarno è, s' elli [non] s'aiuta con frequente leggere...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 9: [4] S(e)c(on)do, è utile cosa aiutare lo ingeng(n)o co(n) ingengnosa cura, (et) co(n) uzo freque(n)te...

[3] Stat. assis., 1329, cap. 7, pag. 168.36: Ordenamo e dicemo che qualunqua della fraterneta nostra per istigatione del diavolo mortalmente peccarà, cioè de peccato carnale, [[...]], etiamdio per suspecta e frequente usança...

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 61.12: Ca intandu, cun chò sia cosa que li nostri homini di cavallu, però ca eranu poki, non putissiru resistiri a li frequenti et spissi assalti di li Cappuani... || Cfr. Val. Max., II, 3, 3: «crebris excursionibus».

[5] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 497.11: e quamvisdio ch'ella sia segura e frequente via, ha el peccado, segura e frequente via è inganar sotto nome d'amigo...

[6] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 17.14, pag. 43: e l'ocio longo fa l'opra più grave; / l'acto frequente le vertù compiute.

[7] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 4, 1.3, pag. 46: Iddio a cui, sol principio, s'appartiene / sempre misericordia e perdonare, / la frequente nostra preghiera a tene / riceve, Signor mio...

4.1 Avv.

[1] ? Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 433.3: Fellaio, Teperto, menimo ad ogni bene, vera tranquilità ti guidi, tucto me l' asspirìta onda marina ala mia fragente piaggia frequenti m' ariperchuota.

[2] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Prol. Dan, vol. 8, pag. 7.28: E venendosi alla istoria di Abacuc, frequente ridea, quasi dileggiando che Abacuc fosse stato ratto di Giudea in Caldea collo vaso della vivanda...

- [Da testo lat. corrotto]. || Cfr. Val. Max., VIII, 15ext., 1: «opulentissimaque civitas † tam frequentem venerati post mortem domum Cereris sacrarium fecerunt».

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 16, vol. 2, pag. 189.21: Et la ricchissima chitati cussì la casa sua frequenti venerata, poy di la morti quilla casa sacrariu fichiru a la dea Ceres...