0.1 pistacchi, pistachi, pistaco; f: pistaci.
0.2 Lat. pistacium (Nocentini s.v. pistacchio).
0.4 In testi tosc.: f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.); Milione, XIV in. (tosc.); A. Pucci, Libro, 1362 (fior.).
In testi sett.: Serapiomvolg., p. 1390 (padov.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Bot.] Frutto prodotto dalla Pistacia vera, di colore verde, ricoperto da una buccia violacea e contenuto in un guscio marrone chiaro.
0.8 Luca Morlino 30.12.2013.
1 [Bot.] Frutto prodotto dalla Pistacia vera, di colore verde, ricoperto da una buccia violacea e contenuto in un guscio marrone chiaro.
[1] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 19, pag. 12.35: Allora i datteri, fichi, pine, pistaci e mandorle, uve, molto peste in un mortaio col sopradetto licore... || Corpus OVI.
[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 35, pag. 48.8: E questo reame ā nome Reobales; suoi frutti sono dattari, pistacchi, frutti di paradiso e altri frutti che non son di qua.
[3] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 6, cap. 105, vol. 2, pag. 326.9: Ma meglio si fa confezione di quelli e dei datteri, pistacchi e del mele. || Corpus OVI.
[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 47.27: Camandi č una cittā del reame di Reobales, i cui frutti son datteri e pistacchi e dimolti altri che non sono di qua...
[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 78, pag. 85.15: Le mandole seche che ven brustolā al fuogo sė č conveniente al stomego e acresse el sperma. E simelmentre fa le noxe e le noxelle e y pistachi, quando i se magna.
[u.r. 21.06.2024]