IMPASTOIARE v.

0.1 empastoia, empastoiato, empastorato, impastoiandosene, impastora, inpastura; f: impastojato, impastorare, impasturati.

0.2 Da pastoia.

0.3 Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.6 N Si considerano qui anche le forme impastorare e impasturati di F Mascalcia Mosč da Palermo volg., XIV (tosc.), non potendo stabilire con certezza se si tratti di cultismi o di mere varianti grafico-fonetiche.

0.7 1 Legare i piedi un animale con le pastoie (anche pron.). 2 Fig. Tenere avvinto qno, intralciandone l'azione.

0.8 Luca Morlino 30.12.2013.

1 Legare i piedi di un animale con le pastoie anche (pron.).

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 92, pag. 209.3: Se lu c. čne ap(er)to denanti, cusė lu cura: inp(r)imam(en)te lu i(m)pastora de ambo li pedi d(e)nanti et sangnialo d(e) ambo le vene d(e) pecto, et poi se lasse stare empastorato usq(ue) ad nove dė...

[2] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 27, pag. 593.7: Et alcuni fiati aveni quandu lu pedi darretu si inpastura cun li retini cun killi dinanti...

[3] F Mascalcia Mosč da Palermo volg., XIV (tosc.): La cura č: impastorare li piedi, e solasciare le vene... || Delprato-Barbieri, Mascalcia, p. 219.

[4] F Mascalcia Mosč da Palermo volg., XIV (tosc.): poi monda l'unghie delli piedi del cavallo e fallo stare nel luogo arso, poi che tu lo avrai mondo dalli carboni, e avrai impasturati li piedi dinanzi, finchč li pie' saranno riscaldati. || Delprato-Barbieri, Mascalcia, p. 278.

1.1 Estens. Legare con corde o cinghie (con rif. a una persona, anche pron.).

[1] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 27, pag. 148.12: sė prese la sua coreggia, cioč di Paolo, e legandosene, e impastoiandosene i piedi e le mani, sė disse.

2 Fig. Tenere avvinto qno, intralciandone l'azione.

[1] F Cavalca, Frutti della lingua, a. 1342 (pis.): Ed il Salmista dice: Le funi delli peccati m'hanno legato, ed impastojato. || Bottari, Frutti della lingua, p. 162.