IMPIASTRO s.m.

0.1 empiasto, empiastri, empiastro, emplasto, emplastri, emplastro, emplastru, emplastu, empyastro, enpiastro, enplasto, impiastri, impiastro, implasti, implasto, implastri, implastro, implastru, implastu, implausto, implaustru, implaustu, inpiastri, inpiastro, inplasti, inplasto, inplastri, inplastro, inplastru, inplastu, 'mpiasto, 'mpiastro, 'mplastri, 'mplastro, 'nplastro.

0.2 Lat. emplastrum (DELI 2 s.v. impiastro).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.); Stat. sen., 1356 (2).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Ricette bologn., XIV pm.; Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffovolg., a. 1368 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. fare impiastro 2.

0.7 1 [Med.] Preparato farmaceutico a base di varie sostanze medicamentose che si applica, spalmato su una tela sottile, su una parte del corpo malata o ferita. 1.1 Miscuglio di vari alimenti di aspetto e sapore poco invitante e sgradevole. 1.2 Alleviamento di sofferenze morali. 2 [Agr.] Anello di corteccia portante la gemma che viene innestato su un ramo.

0.8 Luca Morlino 30.12.2013.

1 [Med.] Preparato farmaceutico a base di varie sostanze medicamentose che si applica, spalmato su una tela sottile, su una parte del corpo malata o ferita.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 16, pag. 180.37: là 'v'ellino veggono la maggior malattia, ine pónare il migliore impiastro, e quando dolce e quando amaro, secondo che si conviene a la 'nfermità.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 30, vol. 4, pag. 377.10: Sopra li malefici, dee egli seguire la maniera del medico, che al picciolo male pone picciolo impiastro, e alli maggiori più forti, e alli molto grandi mette il fuoco e 'l ferro.

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 13, pag. 104.30: E per lo vomire istangniare si dee isforzare di dormire, e leghare le bracia e le ghanbe, e confortare lo stomaco d'inpiastri...

[4] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 97.16: e queste cosse meti in ferssora cum ollio challdo e fa' nde pollvere e i(n)plastro e meti su lo corpo e varirà de li faoni.

[5] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 37, pag. 169.29: Ancora perchè ad alcune infermitadi si sogliono ponere unguenti ed impiastri, volle Cristo essere sputacchiato e sozzato di sputi puzzolenti degli Giudei, quasi come unto e lordo di unguenti ed impiastri puzzolenti.

[6] Ricette bologn., XIV pm., pag. 263.7: Empiastro bono del sugo della piantagene lo quale e' vidi proare in piue persone.

[7] Stat. sen., 1356 (2), Rubricario, pag. 8.16: che ciascheuno spetiale chi bottiga di spetiaria tenesse, debbano fare bone medicine et dricte confectioni, siroppi, unguenti, empiastri et ongne cosa per necessità d' infermo bisongna...

[8] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 26, pag. 592.38: e li supra dicti emplastri soldanu li rini, e constringinu li homuri e li nervi mitiganu...

[9] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 110, pag. 116.5: E per questa caxom se aministra in gi empiastri che devea el corso de li humore ai membri.

[10] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 75, pag. 194.19:b falli quisto emplasto ad sto(m)midir(e) la coteca, stante sença ructura...

1.1 Estens. Miscuglio di vari alimenti di aspetto e sapore poco invitante e sgradevole.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De quinquaginta curialitatibus ad mensam, 187, pag. 322: Quellú ki fa emplastro entro mangial da fogo, / El pó fastidïar a quii ke 'g mangia aprovo.

1.2 Fig. Alleviamento di sofferenze morali.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 14.43, pag. 115: Uno empiasto m' è ensegnato e ditto m' è che pò iovare: / quel che l' ha èmme da lungo, no li posso ademandare.

[2] Dante, Rime, a. 1321, 16.5, pag. 52: Poi, quando fie stagion, coi dolci impiastri / farà stornarvi ogni tormento agresto, / ché 'l mal d'Amor non è pesante il sesto / ver' ch'è dolce lo ben.

2 [Agr.] Anello di corteccia portante la gemma che viene innestato su un ramo.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 17, pag. 101.16: Le tre generazioni d'innestare sono queste: o di mettere il ramuscello tra la corteccia e 'l legno: o di mettere nel tronco, e nella corteccia insieme: o di fare lo innesto con impiastro.

- Locuz. verb. Fare impiastro: praticare un innesto a gemma.

[2] Gl a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 12, cap. 7, vol. 3, pag. 310.13: Anche si può in questo tempo fare impiastro, cioè il nesto così appellato, e innestare il pero e 'l melo negli umidi luoghi.

[u.r. 27.01.2022]