INCASTRARE v.

1 Far penetrare, inserire un oggetto sporgente in uno incavato in modo che essi formino un tutto unico.

[1] f Palladio volg., XIV pm. (tosc.): Le mura [[...]] vogliono esser fatte [[...]] con corone di fuora, e tegoli incastrati di sopra. || TB s.v. incastrato.

[2] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 2, pag. 69, col. 2.29: acciocchè la si congiunga e unisca a Dio più veramente che non fa corpo a corpo ligato con ligame materiale, ovvero niuna cosa che sia incastrata con l'altra per umano artifizio.

[3] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 10, cap. 35, vol. 3, pag. 244.1: prendasi due assi ben piane d'un braccio lunghe e larghe un sommesso, e quelle congiugni, e sieno distanti quattro dita o poco meno nella parte infima, con due piccole assicelle incastrate da ciascun capo una, sì che di sotto a loro sia pari...

2 Estens. Comporre ordinatamente, rendere coerente.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 165, pag. 408.10: e quando trovava da potere dire male di loro, adornava e incastrava il suo dire per sì fatta forma, che udendolo colui, a cui toccava, se ne ridea.

2.1 Pron. Estens. Adattarsi, corrispondere perfettamente.

[1] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 22, pag. 186.25: quando si pigliano le cose a fare per essa, le buone s'incastrano con lei, e fassi perfetta...

3 Fig. Imprimere nella mente.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 16.4, pag. 52: Com più vi fere Amor co' suoi vincastri, / più li vi fate in ubidirlo presto, / ch'altro consiglio, ben lo vi protesto, / non vi si può già dar: chi vuol, l'incastri.