PROFANO agg./s.m.

0.1 profana, profane, profani, profano, proffana, proffano, prophana, prophane, prophani.

0.2 Lat. profanus (DELI 2 s.v. profano).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.).

0.7 1 Estraneo alla sfera del sacro e della religione e appartenente a quella secolare e mondana (rif. a una persona, un'azione, un'opera). 1.1 Sost. Chi è escluso dalla grazia di Dio, peccatore. 1.2 Sost. Chi non è iniziato ai misteri sacri di una religione. 2 Privato del carattere sacro avuto in precedenza, sconsacrato (un luogo, un edificio di culto).

0.8 Luca Morlino 30.12.2013.

1 Estraneo alla sfera del sacro e della religione e appartenente a quella secolare e mondana (rif. a una persona, un'azione, un'opera).

[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), [1326/27] 106.4, pag. 205: così 'l ma[l]vagio Cieco le falìo, / scrivendo contra, in l'opra sua profana, / a l'alta Comedia perfetta e sanna / del pedagogo e del maestro mio...

[2] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 7, pag. 396.21: nè nel santuario di Dio ciascuno profano, e rio uomo possa leggiermente vedere.

[3] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 22.6, pag. 685: Io son colui, che per fortuna ria / eletto fui tra le profane gregge, / condutto da vertù de fredde orregge / en parte ove salute se desvia.

[4] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 6, par. 34, comp. 59.8, pag. 146: Ma, per vergogna, algun di capitani / del gaio Turno volse gli prophani / Latini a ritornar gagliardi e sani / ala bataglia.

1.1 Sost. Chi è escluso dalla grazia di Dio, peccatore.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 6.21, vol. 1, pag. 97: Urlar li fa la pioggia come cani; / de l'un de' lati fanno a l'altro schermo; / volgonsi spesso i miseri profani.

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, 5.39, pag. 34: Perchè fortuna tanti effetti vani / Versa, soppressando l' innocenti / Con pena meritoria a' profani?

[3] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 49.6, pag. 111: chi el volia donar per sua clemenza / a l'intelecto mio tanta scïenza, / ch'i' non vi sïa fra i altri profano / ne l'obscuro partir nostro mondano, / pieno d'inganni et d'oscura falenza.

1.2 Sost. Chi non è iniziato ai misteri sacri di una religione.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 189.30: State o profani, grida la profetessa, e cessatevi di tutta la selva...

[2] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 520.31: Qual profano alsà divulgar li modi over riti de Ceres e li grandi sacrificii trovadi in la gran Samo de Tracia?

2 Privato del carattere sacro avuto in precedenza, sconsacrato (un luogo, un edificio di culto).

[1] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (i), par. 9, pag. 347.4: «Profano» propiamente si chiama quello luogo il quale alcuna volta fu sacro, poi è ridotto all'uso comune d'ogni uomo, sì come alcun luogo nel quale già è stata alcuna chiesa, o tempio, la qual, mentre vi fu, fu sacro luogo, poi per alcuno acconcio comune, transmutata la chiesa in altra parte, è il luogo rimaso comune e chiamasi «profano»...