MALMEGGIARE v.

0.1 f: malmeggiate.

0.2 Etimo incerto: DEI s.v. malmeggiare spiega la forma da malmenare raccostato a palpeggiare, ma l'incrocio sembrerebbe piuttosto fra malmenare e maneggiare: cfr. Crusca (1) s.v. malmeggiare: «quasi mal maneggiare, malmenare».

0.3 f Deca prima di Tito Livio, XIV pm.: 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Provocare danni e guasti ingenti; mandare in rovina.

0.8 Cosimo Burgassi 30.12.2013.

1 Provocare danni e guasti ingenti; mandare in rovina.

[1] f Deca prima di Tito Livio, XIV pm.: E fu la Città sì duramente danneggiata, e le ville sì malmeggiate, che niuno uscì di Roma in quell'anno. || Crusca (1) s.v. malmeggiare (che attribuisce il passo alla Deca terza); l'ed. inclusa nel corpus legge «malmenate»: cfr. Deca prima di Tito Livio, XIV pm., (fior.) L. IV, cap. 21, vol. 1, pag. 392.16 (lez. di altri mss.). Trad. il lat. «tantum vastitatis facere».

[u.r. 08.10.2014]