TRARIPARE v.

0.1 tralipare, tralipata, tralipato, traripa, traripare, traripassero, traripato, trarripare, trarriparmi; f traliparo.

0.2 Da ripa.

0.3 Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.): 2.

0.4 In testi tosc.: Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.).

In testi mediani e merid.: Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Cadere, o far cadere, in maniera violenta e rovinosa; precipitare (anche in contesto fig.). 1.1 Pron. Uccidersi. 2 Sconfiggere qsa o qno, provocandone l'annientamento o la rovina (anche in senso fig.).

0.8 Cosimo Burgassi 30.12.2013.

1 Cadere o far cadere in maniera violenta e rovinosa; precipitare (anche in contesto fig.).

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 30.49, pag. 111: L' omo che è cieco dal peccato / ed ha gente a guidare, / spesse fiate le guida nel fossato / e falle tralipare...

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 72, pag. 136.28: Allora sì si rincomincia la battaglia intra li due cavalieri e pPallamides sì gli dae sì grande colpo dela spada sopra l'elmo che lo fae trarripare a tterra delo cavallo...

[3] Poes. an. fior., a. 1347, Fattor celestial, 14, pag. 169: A Dio lodar sempr'ài lo chor asciutto, / e riprendendo i sacri suoi consigli / traripa te da non pensata sogla.

[4] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 21.4, pag. 737: San Marco e 'l doge, san Giuvanni e 'l giglio / hanno sì accanato il gran Mastino, / che da la scala è sceso alquanto al chino / ed è per trarripare al gran periglio...

[5] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 79, pag. 254.17: E levaronsi, e cacciarlo fuori della città, e menarlo alla ripa del monte sopra 'l quale la città loro era edificata, acciò ch' eglino lo traripassero...

[6] Esopo tosc., p. 1388, cap. 57, pag. 233.1: giugnendo a una grande balza mossesi a corsa, e cacciando il capo e' piè dinanzi al chino col tomo schiavonesco essi traripato e morto.

[7] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (castell./tosc.), L. VII, allegorial Z, pag. 370.6: Vero fo che quello cane de Cefalo se pigliò con quella fiera, e l'uno e l'altro traliparo d'una balza de sassi e tutti se spezzaruno e morieruno... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

- Sost.

[8] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 26, pag. 134.30: Così insino che l'uomo è in sulla fossa, in sul trarripare, allora sono buoni gli aiuti e gli argomenti, ma poi quando è caduto, tutti gli aiuti sono venuti meno a un tratto.

1.1 Pron. Uccidersi.

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 22.8, pag. 140: Tu mi fara' venir tal bizzarria, / qual i' mi so, puo' che così dé' andare./ Perché dici così, anima mia? / ha' voglia ch'i' mi vad' a trarripare?

2 Sconfiggere qsa o qno, provocandone l'annientamento o la rovina (anche in senso fig.).

[1] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 166, pag. 34: Seme potte lu sorece leone spresonare, / Et fece mosca picçula gran bove traripare...

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 9.131, pag. 99: Nom poria dir com' Povertà traripa! / Bene foll'è chi le pò star da lunga, / di guisa che no ·l punga, / e pur conduce sé ch'essa lo giunga, / per viver, poï, ä l'altrui mercé!

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 69.36, pag. 286: Puoi c'a pensare eo me mise, tutto quanto stupefise, / e 'n me medesmo me reprise e volse el corpo tralipare.

[4] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 5, pag. 19.5: Ambruogio sentì l'altra notte di tanti dimoni che costì vennero [...] Di che del loro venire non mi maraviglio, però che altra arte non ànno, nè altro non pensano dì e notte, se no d'assalirci coll'esercito grande, per divorarci e farci peccare e tralipare...

[u.r. 08.10.2014]