TRARUPO s.m.

0.1 trarupi, trarupo.

0.2 Da trarupare.

0.3 f Deca quarta, a. 1346 (fior.): 1; Boccaccio, Esposizioni, 1373-74: 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Boccaccio, Esposizioni, 1373-74.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Con rif. ai luoghi montuosi:] valico di rischiosa percorribilità, in quanto roccioso, scosceso, precipitoso.

0.8 Cosimo Burgassi 30.12.2013.

1 [Con rif. ai luoghi montuosi:] valico di rischiosa percorribilità, in quanto roccioso, scosceso, precipitoso.

[1] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), L. VI, cap. 15, vol. 6, pag. 33.31: Questo giogo è da Leucade e il mare volto verso occidente, e va per Etolia a l'altro mare tragittato verso oriente, ed ha intra sé medesimo ripe, e trarupi e luoghi sì aspri che non solamente agli eserciti, ma ancora agli uomini espediti appena agevolmente a passare vi si trovino alcune vie. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (i), par. 4, pag. 560.6: E dice questo luogo essere «alpestro», cioè senza alcuno ordinato sentiero o via, sì come noi il più veggiamo i trarupi dell'Alpi e de' luoghi salvatichi...

[u.r. 08.10.2014]