SCORTICARE v.

0.1 escortean, excorticare, ischortichare, ischortichato, iscorticando, iscorticano, iscorticare, iscorticarono, iscorticate, iscorticato, iscortichate, iscortichò, schordichare, schortecò, schortegallo, schorticare, schorticasseno, schorticata, schortichare, scortecarao, scortecare, scortecata, scortecate, scortecato, scortecò, scortega, scortegà , scortegao, scortegar, scortegare, scortegato, scortica, scorticala, scorticallo, scorticalo, scorticanlo, scorticano, scorticare, scorticargli, scorticaro, scorticarono, scorticasse, scorticassero, scorticassi, scorticata, scorticate, scorticati, scorticato, scorticatu, scorticava, scorticavano, scortichare, scortichasseno, scorticherei, scortichi, scortichino, scortichò, scorticò, scorticogli, scorticoro, scorticossi, scortigar.

0.2 Lat. excorticare (DELI 2 s.v. scorticare).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1298; Libro della natura degli animali (A), XIII ui.di. (pis.); Fiore, XIII u.q. (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Stat. viterb., 1384; Doc. castell., 1361-87; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).

0.7 1 Privare la carcassa di un animale della pelle staccandola dalla carne, scuoiare (anche in contesto fig.); (anche assol.). 1.1 Raschiare via il grasso e la carne dalla pelle di un animale dopo il distacco dalla carcassa. 1.2 Fig. Privare del proprio con l'astuzia o con la forza, riducendo in miseria. 1.3 [Rif. a un essere umano:] staccare la pelle o parti di essa dalla carne; scarnificare sino all'osso. 1.4 Pron. Sfregare la pelle con forza, sino a provocare lesioni. 1.5 Staccare la corteccia da una pianta, scortecciare.

0.8 Zeno Verlato 30.12.2013.

1 Privare la carcassa di un animale della pelle staccandola dalla carne, scuoiare (anche in contesto fig.); (anche assol.).

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 624, pag. 549: tal cre' altri enganar, q' elo vien enganato, / sì com<o> lo mout<o> qe vien per le corne trainato / e va corendo al loco là o' el vien scortegato.

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 81.14, pag. 164: Mai i· lupo di sua pelle non gittate, / No· gli farete tanto di laidura, / Se voi imprima no· llo scorticate».

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 42, pag. 260.17: Elli stabilì una legge di comune concordia, che niuno non vendesse carne per li borghi, se non in certe luogora, e non scorticassero se non tanto quanto bastava al giorno...

[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 1, pag. 167.38: Confortati coloro per queste parole, iscorticano i cerbi, e le interiora ne traggono: altri in pezzi li spezzano...

[5] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 3, cap. 14, pag. 151.17: Et li tavernari che schortichasseno o faran(n)o scortichare no(n) possano né debbiano emfiare con boccha alcuna bestia che schorticasseno...

[6] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 92.21: tuo' lo cavo de la luxerta e schortegallo de sovra e sfendillo per meço e ligallo sovra lo mal streto...

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 218.15: questi fece scorticare una vacca [[...]], e fece una vacca di legno, e copersela di quello cuoio...

[8] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, pag. 751.33: Questi così fatti popoli coprivano i corpi loro, ancora non tementi i rigidi freddi, delle vellosi pelli delli scorticati leoni o di qualunque altro animale...

[9] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 207, par. 1, vol. 2, pag. 281.26: Nulla persona ardisca [[...]] alcuna bestia scortecare overo sanguenare overo altra sucçura fare enn alcuna fonte...

[10] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1340], pag. 109.14: e l' once 6 furono per uno cavallo morello che si scortichò anzi il detto kalen luglio.

[11] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 50, pag. 26.14: togli la più grossa anguilla, e scorticala sì che 'l chuoio non si rompa...

[12] Stat. viterb., 1384, cap. 46, pag. 193.27: Anque volemo che nullo de nostra compagnia deva occidare overo scorticare mulo overo mula [[...]], alla pena di dece libre.

[13] Doc. castell., 1361-87, pag. 198.23: Item f(a)c(t)a rasgione, dì x d'agosto, presente Gionta (e) Maragino, ella loggia del Cass(ar)o, o(n)ni rasgione de buoi e la vacca che se schortecò...

[14] Esopo tosc., p. 1388, cap. 53, pag. 222.19: presono il montone, per allegrezza facciendo gran festa, e sanza scorticare l'hanno mangiato.

[15] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 6, pag. 24.6: Quando voi constrinçere quelli, scortica la gallina, e fae tre purgature e dalile...

[16] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 252.29: E commo quilli animali cossì occisi e scorticati fossero posti de sopre li altari de quillo tiemplo [[...]], sobetamente in quillo luoco adevennero doe cose maravellose.

- Asportare pezzi di carne da una carcassa.

[17] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 74v, pag. 119.4: Deglobeo bes... scortichare, globos carnis auferre.

- [Prov.]

[18] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 300, pag. 536: s' un tien e l' autro scortega, ambi una caosa fase.

- [Prov.]

[19] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 425.1, pag. 256: Chi non sa scortigar guasta la pelle, / e questo encontra di molte persone, / però che plu volte sença casone / l'omo se mette a far cose non belle...

[20] f Proverbi e modi prov., XIII/XIV (sen.), pag. 108.15: Chi non sa iscorticare sì inavera la pelle. || Corpus OVI.

- [Prov.]

[21] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 212.25, pag. 263: Non facci beccaria, / Chi non sa scorticare.

1.1 Raschiare via il grasso e la carne dalla pelle di un animale dopo il distacco dalla carcassa.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 8, cap. 22, pag. 275.5: ordinamo, che neuna persona possa nè debbia comprare alcuna pelle montonina, se ella non fusse scorticata.

[2] Stat. pis., 1302, cap. 38, pag. 970.21: Et iuro, che non comperrò alcuno cuoio grande u cigulo d'alcuna bestia o vitello, lo quale non fusse scorticato, u de la bestia et vitello levato...

1.2 Fig. Privare del proprio con l'astuzia o con la forza, riducendo in miseria.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 86.22: Or dovete sapere, che quelli hanno le mani piene di sangue, che scorticano le povere genti, che sono sotto loro, e tolgono il loro per forza.

[2] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 1, pag. 839.15: Così tu avevi veduta la giovane: parea frutto da non potere cogliere o parea aconcia co· llo rasoio a scorticare, ché incontanente che tti vide sì chiese.

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 244.11, pag. 155: «Astiterunt principes reges terre; / adversum Cristum dirunpamus vincula, / poy che lo suo vicario ni contende di scorticare lo çusto per çintula».

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 7, vol. 2, pag. 192.7: non solamente non provvedono alli poveri li prelati delli beni della Chiesa, anzi che peggio è, li spogliano, e scorticano...

[5] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 73, pag. 15: quisto popolo, se foxe bene tractato / Et li loro signuri [[...]] no llo avessero allo vivo scortecato, / May non vorrìa in Aquila essere rencasato».

[6] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 10, pag. 574.7: assai femine [[...]] essendo non a radere ma a scorticare uomini date del tutto...

1.3 [Rif. a un essere umano:] staccare la pelle o parti di essa dalla carne, scuoiare; scarnificare sino all'osso.

[1] Libro della natura degli animali (A), XIII ui.di. (pis.), cap. 30, pag. 270.1: E li sancti martiri se ne difeseno pió fortemente, che quando elli conosceano che non poteano dimettere da lloro lo Dimonio, se non per istrapparsi lo corpo da dosso all'anima, sì si feceno quale iscorticare e quale arostire et quale dicollare e quale intercidere di nodo i· nodo, sì come fue sancto Iacopo interciso.

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 239.24: quelli incontenente ke pilgiavano l'omo, talgiavanoli le capora e scorticava la cotica co li capelli da la coça e beveano lo sangue con essa...

[3] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 103.1, vol. 2, pag. 206: Chi rade non conviene scorticare, / chi scortica dea stare / contento a la ragion sol de la pelle...

[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 302.30: Videlo troncateli le mani e li nari e li orecchi e scorticate le tempie.

[5] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 38, pag. 46.20: sognò Vaspasiano che uno lione venia di verso il cielo, sì lo prendea a sue unghie e lo scorticava tutto; e quand'egli l'avea iscorticato tutto, sì si guardava in uno specchio sì no si potea conoscere...

[6] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1374] 1, pag. 254.16: Vidi tale che ll'orso gli diè tale della zampa, che gli scorticò tutto il capo...

- Straziare, dilaniare.

[7] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 113.17: Malerva lo Todesco fu presone vivo. Vivo fu scorticato dalli cani.

1.3.1 [Come forma di supplizio (anche in contesto fig.)].

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 2084, pag. 67, col. 1: Illi se lagaveno scortegare / Ançe ke illi voliano Deo negare, / Et sí se stano molte forte / Et in grande paxe toleno la morte...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 507, pag. 118: Plu ge serav lev cossa a lassá 's scortegar / Ka una de quel voxe odir e ascoltar.

[3] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 46.184, vol. 1, pag. 365: Miser san Bartolomeo, / senpre te volem laudare. / Per amor de l'alto Deo / te lassasti scortecare...

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 88.170, pag. 357: Avarizia, c'ò morta li suoi rede, / la Pietate sì l'ha scortecata.

[5] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 30, pag. 52.31: [[i màrtiri]] sì sse feceno e quale scortichare e quale arostire e quale adicollare e quale intercidere di nodo in nodo...

[6] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 78, pag. 205.7: Più grave cosa è essere arrostito, tagliato ne' tormenti, iscorticato...

[7] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 1, 136-142, pag. 31, col. 1.9: La prima [[scil.: favola]] de Marsia, che fo scortegà , si dà a mostrare com'è stolta cosa essere arrogante contra Deo...

[8] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 42.11: o che pena è quella ch'io sostengo? o! la sampogna no è di tanto prezzo, ch'io debbia essere scorticato.

[9] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 5, pag. 617.28: alcuni furono morti di ferro, altri arsi in fuoco e in fiamma [[...]], altri vivi scorticati...

[10] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De li bom penseri chi de' havei l'omo, vol. 1, pag. 121.11: Et si tu considerassi avanti che tu co(n)sentissi de far um peccao mortalle, tu te lasyrissi tuto vivo scortegar.

[11] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 114.1: moiti Turchi fuoro presi, fra li quali ne fu alcuno moito grasso. Questo così grasso scorticaro vivo e llo cuoro lassaro cadere ioso como le brache...

[12] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 118, S. Bartolomeo, vol. 3, pag. 1037.18: Bartolomeo, poi ched è scorticato vivo, sì gli è tagliato la testa.

1.3.2 [Rif. a un organo interno:] provocare lesioni ai tessuti, ulcerare.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 12, pag. 102.22: E s'elli aviene menagione di sanghue che le 'ntestine sieno iscortichate per la medicina [[...]], sì bea brodetto di ghallina ove sia cotto gomma arabica...

[2] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 30, ch., pag. 291.29: E l'acque de' condotti di piombo sono pessime [[...]], impercioe che tragono di natura di piombo, e perciò alcuna volta scorticano le budella e la vescica.

1.4 Pron. Sfregare la pelle con forza, sino a provocare lesioni.

[1] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 13.14, pag. 165: Sì fece come quei che rogna gratta, / che sente 'l mal quand'elli è scorticato.

[2] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 10, vol. 3, pag. 54.1: [[il cavallo]] nell'andar ch'e' farà, si fregherà l'una coscia con l'altra, e per lo continuo toccamento delle cosce si scorticherà a modo d'una piaga. || Corpus OVI.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 16, pag. 37.25: al cavallo una notte vennono li dolori, e scorticossi.

[4] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 10.3: io ho sì scorticato oggi 'l berrozzo / [[...]] ch'io vi prometto in fede mia / che 'l Castellecto non mi toca el gozzo...

1.5 Staccare la corteccia da una pianta, scortecciare.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 7, pag. 276.4: Se 'l pesco fa le pesche nocchiose, e fracide, scorticalo un poco lungo terra, e quando un poco d'omore ne fia uscito, imbiuta la scorticatura con terra bianca...

[2] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 6, cap. 95, vol. 2, pag. 315.27: Seccasi e scorticasi [[scil.: il giunco]] in modo, che rimane un po' di corteccia dall'un lato... || Corpus OVI.

[3] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Gl 1, vol. 8, pag. 166.9: [7] Loro puosono la vigna come deserto [[...]], e scorticoro lo mio fico...

1.5.1 Privare un seme della buccia.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 9, pag. 13.28: E quando la [[scil.: la lenticchia]] se scortega e buiese do fiè, butando la prima aqua via, strençe el ventre.

[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 212, pag. 224.2: E convense scortegare quella scorça biancha che è de fuora da la noxe, perché ella è dura e grieve al stomego e remota da la digestiom.

[u.r. 14.03.2024; doc. parzialm. aggiorn.]