LÈTTERA s.f.

0.1 l.ra, l.re, latera, lattera,lectara, lectare, lèctare, lectera, lectere, lecteri, lectora, lectore, lèctore, ledera, let, let., letara, letare, letera, letere, létere, leterre, letora, letore, letra, letre, letro, lettara, lèttara, léttara, lettare, lèttare, léttare, letter, letter', lettera, lettere, lettora, lettore, lettra, lettre, lictera, lictere, licteri, lictira, lictiri, lictra, litera, litere, litiri, litra, littera, littere, litteri, littira, littiri, littra, littri, lìtturi, llectera, llectere, llecteri, llete, lletere, llettera, llettere, llitera, llitere.

0.2 Lat. littera (DELI 2 s.v. lettera).

0.3 Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.): 3.

0.4 In testi tosc. e corsi: Doc. montier., 1219; Doc. pis., 1230-31; Lett. sang., a. 1253; Lett. sen., 1253; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. prat., 1275; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Doc. lucch., 1288; Doc. volt., 1306; Doc. pist., 1294-1308; Lett. garfagn., 1328/32; Stat. cort., a. 1345; Doc. cors., 1364; Doc. amiat., 1367.

In testi sett.: Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.); Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Lett. mant., 1282-83 (?); Doc. venez., 1281/84; Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; a Lett. rag., 1312; Lett. zar., 1325; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342;Doc. moden., 1347; Supplica Fraglia Merzari, 1374 (vicent.); Doc. padov., 1379; Poes. an. savon., XIV; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Stat. castell., XIV pm.; Lett. napol., 1353; Doc. assis. (?), 1354; Doc. spolet., 1360; Stat. castell., a. 1366; Doc. orviet., 1339-68, [1368]; a Lett. calabr., 1388-91, [1391]; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Simone da Lentini, 1358 (sirac.); Lett. catan. (?), 1370/79 (2).

0.5 Locuz. e fras. a lettera 3.4.14.8; bollata lettera 3.4.2; chiaro alla lettera 2.3.1; comperare a lettera 3.4.14.8; fuori di lettera 3.4.14.8; in lettera 2.2.1; lettera a bolla 3.4.2; lettera a parte 3.4.7; lettera abbreviata 1.4.1.5; lettera aperta 3.4.4; lettera apostolica 3.2.1; lettera autentica 3.2; lettera bianca 3.1.1.1; lettera bollata 3.4.2; lettera chiusa 3.4.3; lettera citatoria 3.4.10; lettera comunale 3.1.2; lettera comune 3.1.2; lettera con bolla 3.4.2; lettera d'oro 1.4.1.4; lettera da corte 3.2.1.1; lettera da parte 3.4.7; lettera del cambio 3.4.14.1; lettera del suggello 3.4.1; lettera della compagnia 3.4.14.2; lettera della fiera 3.4.14.10; lettera di ammonizione 3.4.10.4; lettera di appellazione 3.4.10.2; lettera di arbitrio 3.4.13.3; lettera di assegnamento 3.4.10.6; lettera di cambio 3.4.14.1; lettera di comandamento 3.4.13.1; lettera di commissione 3.4.13.2; lettera di compagnia 3.4.14.2; lettera di corpo di fiera 3.4.14.10; lettera di corte 3.2.1.1; lettera di credenza 3.4.11; lettera di esecuzione 3.4.10.1; lettera di fiera 3.4.14.10; lettera di forma 1.4.1.2; lettera di grazia 3.4.8; lettera di officiale 3.2.2; lettera di pagamento 3.4.14; lettera di papa 3.2.1; lettera di perdonanza 3.4.9; lettera di piaggeria 3.4.14.6; lettera di procura 3.4.12; lettera di procuragione 3.4.12; lettera di promessa 3.4.14.4; lettera di quittanza 3.4.14.7; lettera di raccomandazione 3.4.5.2; lettera di raccomandigia 3.4.5.2; lettera di risposta 3.1.3; lettera di salvacondotto 3.4.5.1; lettera di scomunicazione 3.4.10.5; lettera di sicurtà 3.4.5.1; lettera di testimonianza 3.4.10.3; lettera di testo 1.4.1; lettera di vendita 3.4.14.3; lettera dorata 1.4.1.4; lettera formata 1.4.1.2; lettera grossa 1.4.1.1; lettera in suggello 3.4.1; lettera mandatoria 3.4.13; lettera manifesta 3.4.5; lettera miniata 1.4.1.3; lettera mozza 1.4.1.5; lettera nel suggello 3.4.1; ettera obbligatoria 3.4.14.5; lettera officiale 3.2.2; lettera papale 3.2.1; lettera patente 3.4.5; lettera principale 1.3.1, 3.2; lettera responsiva 3.1.3; lettera scritta 3.1.1; ettera segreta 3.4.6; lettera sigillata 3.4.1; ettera speciale 3.1.4; lettera suggellata 3.4.1; lettera vocale 1.2.1; lettere rosse 1.4.1.3; lettere secolari 2; pagare per la lettera 3.4.14.9; pagare per lettera 3.4.14.9; patente lettera 3.4.5; per lettera 2.2.1; per lettere 2.2.1; sacre lettere 2; scritta lettera 3.1.1; scrivere con lettere d'oro 1.4.1.4; segreta lettera 3.4.6; senza lettera 2.1, 3.3; senza lettere 2.1; speciale lettera 3.1.4; vendere a lettera 3.4.14.8.

0.6 N Nel signif. di epistola, frequente l'uso, come in latino, del termine al plur. con valore di sing.

0.7 1 Ciascuno dei segni grafici convenzionali usati per rappresentare i suoni di cui si compongono le parole (per lo più seguito dal suo simbolo grafico o dal suo nome); segno alfabetico. Rif. anche a valori non linguistici (di numerale o di sigla). 1.1 Plur. Il sistema alfabetico particolare e proprio di una lingua. 1.2 Il suono simboleggiato da ciascun segno alfabetico. 1.3 Plur. Segni alfabetici posti in sequenza a formare una parola, una frase o un testo più esteso (rif. anche a scritture epigrafiche e non librarie); testo scritto. 1.4 [Rif. alla forma e all'aspetto dei caratteri alfabetici in quanto segni scritti (in part. rif. alla dimensione, al colore, allo stile)]. 2 Estens. Insieme di nozioni e competenze proprie di chi ha appreso e pratica l'arte della grammatica o lo studio degli autori e dei testi letterari. Erudizione derivante dallo studio dei testi; grado di cultura, educazione. Capacità di leggere e scrivere. Anche plur. 2.1 Locuz. agg. Senza lettera, senza lettere: che è privo di cultura letteraria (partic. in latino); che non sa leggere e scrivere. 2.2 Lingua, idioma (rif. partic. a latino e greco, in quanto lingue della cultura scritta). 2.3 Significato di un testo secondo l'analisi dei valori semantici e grammaticali immediati; significato letterale. 3 Scritto di carattere privato o pubblico che un mittente fa pervenire a un destinatario (rif. anche a missive fittizie, di carattere letterario). 3.1 [Considerato insieme con il supporto materiale]. 3.2 Atto emanato da un'autorità (politica, religiosa, giudiziaria); documento ufficiale in forma epistolare. 3.3 Documento privato con valore legale; in partic., documento contabile o finanziario. 3.4 [Con indicazione della tipologia o dell'aspetto del documento, o del contenuto del testo].

0.8 Zeno Verlato 30.12.2013.

1 Ciascuno dei segni grafici convenzionali usati per rappresentare i suoni di cui si compongono le parole (per lo più seguito dal suo simbolo grafico o dal suo nome); segno alfabetico. Rif. anche a valori non linguistici (di numerale o di sigla).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 15, pag. 218.16: E questa distanzia se diversifica quanto a la quantità e·lle cose grandi e piccole che se vegono; emperciò che ['n] menore distanzia se vedarà li termini de la lèttara A che li termini o le fini d'uno monte o d'una torre.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 5: [[le parole]] siano dicte p(er) ordine (et) [e]qualme(n)te, (et) humile (et) chiare sì che catuna lectera risponda al suo suono...

[3] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 20, pag. 130.15: la schiera tua si distende, e tutta si prolunga a similitudine della lettera I...

[4] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 82, pag. 102.7: Perché i luoghi alla carta overo cera sono simiglianti, e le imagini alle lettere; il disponimento e l'allogamento delle immagini è come la scrittura leggere.

[5] Novellino, XIII u.v. (fior.), 94, pag. 337.16: Il mulo sì li mostrò il piede dritto, sì che li chiovi pareano lettere.

[6] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 42, vol. 1, pag. 346.4: E per ciò conviene dimorare nel calendario due dì in una lettera. Ed è lo F, che è la quinta lettera all'uscita di febbraio.

[7] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 216.40: Al numero etiamdio deli alimenti, zoè dele letere in l'alfabeto, el fondà monestieri...

[8] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 40, cap. 6, par. 2, pag. 575.19: le grue seguitano una quasi per modo di lettere...

[9] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaest. 64, pag. 103.19: Se tu prende le prumere letere de queste parole, zoè de queste quatro, tu avray Adam...

[10] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 6, mott. 19.1, vol. 2, pag. 275: L'er be tte son tre lectere che stanno / in quel ch'è poco danno / s' egli vien l'em[me] per esser la quarta...

[11] Stat. pis., 1321, cap. 133, pag. 340.12: co le dicte agiunsione, vacagione et correctione facte socto questa lectera C...

[12] Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), pag. XXXIII.2: e per pruova di questo inducea ch'egli avea poste due lettere nel primo verso studiosamente, le quali conteneano il numero de' libri suoi.

[13] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 33, 31-45, pag. 719, col. 2.13: 'Cinque cento' se scrive per D, cinque per V se scrive, dexe se scrive per X; ponendo queste tre littere inseme relevano DUX...

[14] Stat. pis., 1330 (2), cap. 144, pag. 604.24: Correcto et ammendato è questo Breve [[...]]; et coi nuovi soprascripti capituli aggiunti in questo Breve sotto questo segno, u vero lettera T....

[15] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 1, pag. 16.19: Nella strema e bassa lor parte P greco, ma nell' altra e soprana, T si leggeva; e tra l' una e l' altra lettera, a modo di scala, scaglioni alcuni disegnati pareano...

[16] Stat. fior., 1330, pag. 57.6: il detto Spedalingo [[...]] non consenta [[...]], che nel detto Spedale [[...]] si faccia o faccia fare [[...]] dipintura o scultura d' arme o d' insegna o di lettere o d' altra cosa...

[17] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 6, pag. 673.21: In quello tempo furono trovate le prime lettere e 'l modo di scrivere, e durò questa legge data per scrittura infino a Cristo...

[18] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 123.7: E così appo li antichi li decreti del senato si soleano sottoscrivere per lettera T dal tribuno.

[19] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 11, vol. 2, pag. 229.16: mentrech' egli scrivea, levossi sì subitamente, che non compì la lettera o, la quale allora scrivea, e non compì di voltar la penna.

[20] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 92, vol. 1, pag. 205.12: L' arco si à di sopra due grandi pietre quadre, e sono scritte di lettere greche, e ebree, e latine...

[21] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), Misure, pag. 298.10: E XXII sono le lettere dell'alfabetto.

[22] Fazio degli Uberti, Rime pol., c. 1335-p. 1355 (tosc.), [p. 1343] 3.56, pag. 29: S'io del tuo nome le lettere prendo, / che 'l numerar fan come L e D / e 'l C tra l'V e l'I, / i' fo ragione e trovo quel che monta...

[23] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 326.4: Se vuoi sapere quale lettera dell'abc corre per la domenica nel calendario ciascuno anno...

[24] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 26, pag. 223.22: infino a tanto che vegna la mutazione del cielo e della terra, non fallirà della legge una lettera nè un punto...

[25] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 26, pag. 314.10: Iota, secondo i Greci, è la minima loro lettera, ciò è i, che 'n greco è detta iota.

[26] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 4, pag. 43.11: Regula, ceromonie, costitussione, ordinassione non ho osservate. Versi, silabe, lettere, dissione nello Officio ho lassate.

[27] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 66, pag. 181.29: abi una falça corva ad modu de lictera 'c' e sia b(e)n acuta...

1.1 Plur. Il sistema alfabetico particolare e proprio di una lingua.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 73.19: E Carmentis enprima fece lecterelatine e le grece fece Cappinus...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 4, pag. 190.2: e emperciò trovamo letteragreca e lèttara latina e lèttara ebraica e molte altre...

[3] Cronica fior., XIII ex., pag. 127.22: uno belli[ssi]mo libro [[...]] iscritto di tre maniere lettere, cioè in lingua ebrea e greca e latino...

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 5, cap. 3, pag. 154.10: E quine ebbe [[...]] lo risponso [[...]] Cadmo, che in prima trovò lettare greche, di fondare Tebe.

[5] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 15, pag. 19.13: Marco [[...]] aparò li costumi de' Tartari e loro lingue e loro lettere...

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 7, vol. 2, pag. 163.16: Pitagora [[...]] andau in Egyptu et, acustumatu a la lictira di quilla genti, incircau li comentarij di li sacerdoti di li tempi passati...

[7] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 177, vol. 2, pag. 65.4: tutte queste generazioni sì sono divise, cioè svariate l' una generazione dall' altra, come in lingua, e in lettera e in vestire...

[8] Lucidario ver., XIV, L. 1, quaest. 64, pag. 38.2: Perçò che ello era fato de quatro elementi sì preso nome de quatro parti del segolo che qui sono scrite in littera greca...

1.2 Il suono simboleggiato da ciascun segno alfabetico.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 19, pag. 119.28: e [[scil.: il bambino]] incomincia a dire parole ove non àe lettere che facia la linghua troppo muovere, sì come mama, pappa e babbo.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 321.7: Che diroe io quand'elle nel loro parlare frodano alcuna lettera legittima, e la iscilinguata lingua sia costretta da la comandata boce?

1.2.1 Lettera vocale: lo stesso che vocale.

[1] A. Pucci, Arte del dire, a. 1388 (fior.), 3.3, pag. 295: Se tu divarî la comune usanza, / rima in diece sillabe sì vale / se una sola lettera vocale / perfettamente fa la consonanza.

[2] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 2, pag. 68.13: Nota che quando una letteravocale segue un'altra lettera vocale, la prima vocale se remove nelo scàndere delo verso...

1.3 Plur. Segni alfabetici posti in sequenza a formare una parola, una frase o un testo più esteso (rif. anche a scritture epigrafiche e non librarie); testo scritto.

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 6, pag. 565.21: Et in onne sepoltura erano scripte lectere ke diceno così: Queste sonno l'ossa et la cenere de Nerva imperatore...

[2] Poes. an. lomb., XIII, 26, pag. 504: per qe me voio metre, / cont[r]a lettre - de razon vil e f[a]osa, / a dir c[a]osa - qe non è da [o]mettre.

[3] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 43, pag. 488: voi vedereste la vostra figura / dipinta e suggellata nel mio core, / e lettere dintorno che diriano in questa guisa: / «Più v' amo, dëa, che non faccio Deo...

[4] Cronica fior., XIII ex., pag. 127.23: uno belli[ssi]mo libro ch'avea quasi i folgli grossi come tavole [[...]]; e potea avere tanta lettera quanto si mette in uno saltero conpiuto di CL salmi...

[5] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 162.36: Quando le dee videro la palla, lette le lettere, ciascuna disse che a llei dovea esser data, assengnando ciaschuna ragioni per sé...

[6] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 67, pag. 302.12: Le lettere de la detta dicono così: "Qui giace lo padre del paese di Roma."

[7] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 11, pag. 55.6: e in quella pietra avea lettere intagliate, che diciano cusì: - Apresso lo padre vennero li figliuoli...

[8] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 25, pag. 102.10: Apresso vestì suo asbergo [[...]] ben lavorato molto sottilmente a lectare che diceano tutti li nomi de li dij...

[9] Stat. palerm., 1343, cap. 12, pag. 22.3: unu sigillu grandi cum Christu bactutu cum lictiri di intornu, comu sia ditu «la prima cumpangna di la disciplina di Palermu»...

[10] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 1, cap. 17, vol. 1, pag. 23.26: e infino al presente nostro tempo si ritrovò il corpo e la sepoltura sua con lettere intagliate, che faceano testimonianza com'era il corpo d'Antinoro...

[11] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 65.10: E ogi si scrive queste lettare sulla moneta, la quale sì viene a dire, Siena vecchia città della Vergine fue ed è, e sarà sempre mai.

[12] Stat. fior., 1374, pag. 70.31: nel qual caso sia lecito di far fare tale immagine o dipintura, eziamdio con lettere...

1.3.1 Lettera principale: lettera con cui inizia una parola, o un segmento testuale; lettera iniziale.

[1] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, Rubr., pag. 3.2: Nelli tre infrascritti sonetti si contengono per ordine tutte le lettere principali de' rittimi della infrascritta Amorosa Visione.

1.4 [Rif. alla forma e all'aspetto dei caratteri alfabetici in quanto segni scritti (in part. rif. alla dimensione, al colore, allo stile)].

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 81, vol. 3, pag. 509.11: Dunque dico io bene, che 'l comandamento di Dio non ci è scritto in noi con lettere d'inchiostro...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 9, pag. 211.3: E per essere lo viso debilitato, incontra in esso alcuna disgregazione di spirito, sì che le cose non paiono unite ma disgregate, quasi a guisa che fa la nostra lettera in sulla carta umida...

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 2, pag. 126.3: E non fa solamente male la tropa gran chiaritade righuardare, ma tutte cose che ll'uomo righuarda troppo fisamente sanza ciessare gli ochi, e spezialemente picciole cose, sì come di righuardare libri che sieno di troppo minute lettere...

[4] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 331.17: La mano d'una medesima persona s'adusi a scrivere di molte forme lettere...

[5] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 93.12: ten questa carta sovra le braxe che lo challor li dia e vederas insir le letere fora cossì ben como elle fosse scrite cum ingllostro...

[6] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 36, pag. 164.17: Tutti sappiamo che 'l libro non è altro, che pelli d' agnello ben rase, legate fra due tavole, ed è scritto quasi per tutto di lettere nere...

[7] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 28.5: Chi volesse fare letere rilevate in sùe uno ferro, sança istampa, im prima tolgha del minio...

[8] Doc. cors., 1364, V, pag. 330.15: nient(e) vi iu(n)x(i) né vi minomay, salvo se fuss(e) fo(r)t(e) l(ette)ra aut punto v(e)l cosa abreviata como iudica lo meo (con)noscim(en)to.

1.4.1 Lettera di testo: scrittura di tipo librario.

[1] Stat. sen., 1343 (2), L. 1, pag. 97.19: per alfabeto si scrivano per volgare tutti e' giurati [[...]] di buona lectera di testo et grossa...

[2] Stat. sen., 1343 (2), L. 1, pag. 97.24: faccia scrivare ne' detti libri di buona lecteradi testo et grossa per alfabeto volgarmente...

1.4.1.1 Lettera grossa: scrittura di tipo librario di grande formato.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 3.3: Là dove è la lettera grossa si è il testo di Tullio, e la lettera sottile sono le parole de lo sponitore.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 134, vol. 1, pag. 126.32: uno statuto del comune, di nuovo in volgare di buona letteragrossa, bene legibile et bene formata...

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), Prologo, pag. 222.20: La seconda incomincia a la letteragrossa; ove dice «Io diedi l'arme a' Greci».

[4] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 49, pag. 67.3: et quinde scrivere tucte li nome et sopranome di quelli che si scapulano, con lecteri grosse, acciò che homo cognosca quelli che sono scapulati...

[5] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 43, pag. 237.12: lo quale libro stea [[...]] nella camera del Comune [[...]]; e le dette parole scrivere si debbano di lettere grosse di fuori per li detti notari...

[6] Doc. fior., 1353-58, [1357], pag. 103.13: Che e' si faccia uno pilastrello di mattoni murato [[...]], e che la detta colonna di giesso vi si pongnia su; e che iscritto vi sia a piè con lettere grosse, che qualunque persona volesse aporvi alchuno difetto, debia fra otto dì venire agli operai [[...]] per loro a dirne l' animo suo...

[7] Stat. fior., a. 1364, cap. 17 rubr., pag. 79.19: Che i consoli della detta arte facciano fare una matrichola di buone et grosse lettere, dove si scrivano li huomini della detta arte.

- Carattere iniziale più grande, eventualmente decorato.

[8] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 36, pag. 164.18: li principali capoversi sono letteregrosse vermiglie.

1.4.1.2 Lettera formata, di forma: scrittura di tipo librario.

[1] Stat. volt., 1336, cap. 20, pag. 24.9: è ordinato che' consoli [[...]] sieno tenuti [[...]]] far fare uno libro di carte pecorine con tavole e farvi scrivere suso tutti statuti et ordinamenti facti nuovamente [[...]] a uno notaio che faccia letteraformata.

[2] Stat. venez., 1344, cap. 39, pag. 376.1: ordenemo che lo gastoldo né li degani no debia scriver né far scriver in mariegola, né in tolela se no de letera de forma per algun muodo o inçegno.

1.4.1.3 Lettera miniata: carattere o sequenza di caratteri tracciati con pigmento rosso (in partic. il cinabro o minio).

[1] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), Proemio, vol. 1, pag. 3.9: chi il mio nome e di mio padre vorrà trovare, la prima lettera miniata del Capitolo [[...]] leggendo, lettera per lettera, mio nome troverrà...

[2] a Doc. fior., 1359-63, pag. 194.10: pagai per un libro stretto di carte 48 di bambagia che v'è scripto di fuori in sula coverta di pecora di lettereminiate Ricordançe s. x...

- Lettere rosse.

[3] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 84, pag. 108.19: acciò che le ritroviate più tosto di materia in materia quello che andate cercando, ritroverete per ordine subscritto di lettererosse...

1.4.1.4 Lettera d'oro, dorata: carattere scritto ricoperto di una foglia d'oro.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Laudes de Virgine Maria, 509, pag. 230: Sover zascuna foia de quella planta ornadha / Scrig era Ave Maria con lettra sordoradha. / Con letter d'or il foie scrig era Ave Maria.

[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 27, pag. 150.30: e li nòmura de tucti kisti pirsuni eranu scripti, jn killa carta, de licteri de auru...

- Oggetto in forma di segno alfabetico, d'oro massiccio o di metallo dorato, gen. usato per comporre parole o frasi da apporre a un oggetto (partic. a un monumento).

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1313, pag. 222: e vidi che lo scritto, / ch'era di sopra fitto / in lettera dorata, / dicea: «Io son chiamata / Giustizia in ogne parte».

[2] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 18, vol. 1, pag. 60.8: sopra le colonne sì è scritto sei versi, tutti di lettere d' oro...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 2, cap. 3, vol. 1, pag. 64.15: i Romani presono quella insegna e arme, e poi v'agiunsono S.P.Q.R. in lettered'oro...

[4] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 38, pag. 237.28: conviene sia dichiarato avere sapienza, come i Padri Coscripti di Roma, i quali, essendo a questa età e sapienzia, erano scritti con lettere d'oro...

[5] Novella d'un barone, XIV (fior.), pag. 27.3: e fecie iscrivere lettere d' oro in questa forma: Qui giaciono II corpi morti, moglie e marito...

- Fras. Scrivere con lettere d'oro: dare particolare risalto e valore a un concetto.

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 47.8, pag. 274: L'alegranza de le nove / chi novamente som vegnue / a dir parole me comove, / chi no som da fir taxue, / ma da tener in memoria / sì como car e gran tesoro, / e tuta la lor istoria / scriver con letere d'oro.

1.4.1.5 Lettera abbreviata: scrittura in cui parti delle parole sono scritte in forma compendiata.

[1] Garzo, S. Chiara, XIII sm. (fior.>pis.), 98, pag. 21: Guardòsi indel lato ricto, / vidde un pane soprascripto / indel nome di Gesu Cristo / in lecteraabbrevïata.

- Lettera mozza: scrittura abbreviata.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 19.134, vol. 3, pag. 324: e a dare ad intender quanto è poco, / la sua scrittura fian lettere mozze, / che noteranno molto in parvo loco.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 444.18: E più aggrava la riprensione dicendo, che quello che si iscriveràe in sua laude e fama, fia con letteremozze, e poco, e in poca carta.

2 Estens. Insieme di nozioni e competenze proprie di chi ha appreso e pratica l'arte della grammatica o lo studio degli autori e dei testi letterari. Erudizione derivante dallo studio dei testi; grado di cultura, educazione. Capacità di leggere e scrivere. Anche plur.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 7 (25), pag. 236.4: e ' nostri vicini ch'erano povere e de piçolo andare, e mo p(er) litte(re) ènno grandi e possenti...

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 278.28: Et avea grande scientia de lectera e chiaro parlamento...

[3] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 7.20: Brunetto Latino, lo quale era buono intenditore di lettera et era molto intento allo studio di rettorica, si mise a ffare questa opera...

[4] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 11, pag. 66.24: Et se per ventura si conviene, che lo studio tuo e la sollicitudine tua sia sopra alcuna scienzia di lettere, de' aiutare l'animo e lo 'ngegno e la mente e la memoria, in quatro modi...

[5] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 131.2: Epicurio fue uno filosafo che non seppe lettera nè non seppe disputare, ma disse molte buone sentenze...

[6] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 42, pag. 234.14: disse Cassiodoro: «No(n) puote essere neuna ve(n)tura nel mo(n)do la quale no(n) accresca p(er) la scientia dela lettera».

[7] Disticha Catonis venez., XIII, Prologo, pag. 40.18: Enprendi letere.

[8] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 159.19: Deifebus, il quale [[...]] ssapea molto di lettera e di nigromanzia...

[9] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 196.19: e fo Gracian de lettere instruto, atemperado de cibo, de sonno e de luxuria venzidor...

[10] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 79, pag. 259: ella sa ben leçere e cognosro le letere...

[11] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 3a, pag. 82.17: sì avea questo Salustio uno suo nipote molto savio e scientiato e molto fondato in lectera...

[12] Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), pag. XXXI.23: E quale è la cagione perch'io non giudico savio colui, che non sa lettera, conciossiacosachè la sapienzia non fia nelle lettere?

[13] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, Incipit, pag. 3.14: Hi savij àn la letra, de que hi se pòn passe'.

[14] Stat. castell., XIV pm., pag. 213.25: enfra viii dì po la morte del sepolto, ciascuno frate et sora ke non sa lettera, L pater noster...

[15] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), I, cap. 3, pag. 6.27: l'ozio, sanza lettera, è morte e sepoltura dell'uomo vivo.

[16] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-ven.), incipit, pag. 2.35: Et se alghuno per savieçça de lettere avesse sappiudo desplanare quella quistione, nientedemen quello Re diseva ch' ello non l' aveva sapiudo desplanare et fevali taiar la testa...

[17] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 30.30, pag. 422: Io, col suo stilo, / mostrò di qua a lavorar la terra, / lettere, a tesser lana e far lo filo.

[18] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 1, pag. 332.22: mai né per fatica di maestro né per lusinga o battitura del padre o ingegno d'alcuno altro gli s'era potuto metter nel capo né lettera né costume alcuno...

[19] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 111, pag. 154.3: La più grave arte che sia si è la lettera, e la più sottile e la più profonda e la più innorata; e si è signora e maestra dell'altre arti...

[20] Poes. an. savon., XIV, 1.64, pag. 16: sam Pero era pescaore, / no avea letera ni scientia...

[21] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 216.1: diga çascauno che sa létere «Miserere mei, Deus» cinquanta fiae; ma chi no sa létere, diga cento paternostri...

- Sacre lettere: testi sacri.

[22] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Prol. cap. 3, vol. 1, pag. 4.10: Scrive a Timoteo, ammaestrato dall' infanzia delle sacre lettere...

- Lettere secolari: letteratura profana.

[23] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Prol. cap. 6, vol. 1, pag. 8.30: Taccio de' miei simili, li quali se dopo le lettere seculari veniranno alle sante scritture, e con ornato parlare diletteranno alle orecchie del popolo, tutto quello che diranno, questo pensano essere la legge di Dio.

2.1 Locuz. agg. Senza lettera, senza lettere: privo di cultura letteraria (partic. in latino); che non sa leggere e scrivere.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 13, pag. 111.8: Io sarò un grande giudice o un altro grande licterato et tu sarai sensa lectera et sensa sapientia...

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 16, pag. 139.31: due filosafi pagani, udendo che Antonio era uomo sanza lettera e parlava neentemeno sottilmente [[...]], vennero a lui a tentarlo di parole.

[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), Prologo, pag. 5.17: [[la Consolatio di Boezio]] ho redutto di gramatica in volgare, a utolitade de' volgari che sanza lettera hanno intrinseco abito virtuoso.

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 4, pag. 24.7: Chi è questo villano, il quale [[...]] senza autoritade vostra va predicando, essendo idiota e senza lettere?

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 20, pag. 93.20: Chiamò alquanti poveri homi pescaor e grossi d'inçegno sençça ogne letra...

[6] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 181.24: imperò che la materia è malagevole ad intendere, non solo a' laici che sono sanza lettera [[...]], ma eziandio a' cherici letterati...

2.2 Lingua, idioma (rif. partic. a latino e greco, in quanto lingue della cultura scritta).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 301.28: Questo fece grande spesa ad enparare lecteragreca e da molti era appellato Gratulus e ne le studia de Athena civitate.

2.2.1 Locuz. avv. Per lettera, per lettere: in latino (gen. in opp. con il volgare); secondo le norme dell'arte grammaticale.

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 5, pag. 560: Sì con' se trova scrito en Proverbi per letre, / Girard Pateg l'esplana e 'n volgar lo vol metre...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 4, pag. 190.2: per magiure diversità de rascione deano èssare e·llo mondo diverse lingue e diverse operazioni de voci e de parlare per lèttara e per vulgare...

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 7, pag. 166.27: E dunque, quelli che vuole ben sapere parlare per lettera, ed appréndare le scienze, e' conviene ch'elli apprenda giovano...

[4] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 2, pag. 39.18: Le schiere de' cavalieri per lettera s' appellano ale, perchè ci cuoprono e difendono da ogni parte.

[5] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 2, pag. 5.11: la dottrina che 'n sul favellare è data da' savi, [[...]] nolla sanno né possono sapere, perch'è data per lettera da loro.

[6] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 61, pag. 87.20: Et en questo tempo se li de' ensengnar gramadega, la qual amaistra a parlar dretamente per lectera...

[7] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 51, gl. r, pag. 32.4: Per lectera si chiamano li campioni «atlete» che viene a dire 'forti infino a la morte'.

[8] Stat. fior., 1335, cap. 20, pag. 32.36: i capitani presenti siano tenuti i nuovi Statuti [[...]] fare scrivere et porre in due volumi per alcuno scrittore intendente, uno cioè per lectera, et l' altro per volgare.

[9] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 34, pag. 170.3: Et fo fachio 'sto libro, çoè 'l latin per letra e fioria gramaia dal gracioxo doctor san Zuan Grisostomo...

[10] Gl Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 155.29: E' consoli et l'università de la Mercantia facciano fare et scrivare due volumi di statuti di carte pechorine con asse e con chuoio bene adornati l'uno per lectara, cioè per grammaticha, et l' altro per volgare...

[11] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 287.25: i passi forti della Scrittura [[...]] non intendendo, non gli spongono secondo l' intimo e spirituale intendimento, ma solamente la scorza di fuori della lettera, secondo la gramatica, recano in volgare.

[12] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 1, pag. 6.9: Anche questa cronica scrivo in vulgare, perché de essa pozza trare utilitate onne iente la quale simplicemente leiere sao, como soco vulgari mercatanti e aitra moita bona iente la quale per lettera non intenne.

- In lettera.

[13] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. [5.2], pag. 8.13: cameleonta in volgare ven chiamà barba d'orcho e in letera cardus asininus...

2.3 Significato di un testo secondo l'analisi dei valori semantici e grammaticali immediati; significato letterale.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 7, pag. 38.26: E se tu vorrai trattare di lege o di decretali, e imprima proporrai la lettera, e poi il caso, e poscia la sposizione de la lettera, e poi li exempli e le concordanze...

[2] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 60, pag. 28: Dov' è pplana la lectera, non fare scura closa.

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 23, pag. 116.12: La storia è bella secondo la lettera: lascialla.

[4] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 12, pag. 225.6: E però secondo le divisioni fatte la litterale sentenza transcorrerò, per questa volgendo lo senso della lettera là dove sarà mestiere.

[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 462, vol. 2, pag. 442.10: et così sempricemente [[scil.: gli statuti]] s'intendano et intendere si debiano, secondo che la lettera giace et suona...

[6] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 3, 1-12, pag. 82, col. 2.7: Qui mostra D. la soa mollezza, ché ... temmé d'intrare e disse a Virg. che 'l senso de la littera era duro, zoè che 'l dubitava.

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 3, pag. 30.6: Questa è l'universalitade de l'anime, al presente partite da' corpi: la lettera è aperta.

[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 12, pag. 54.19: né devemo pensar hi fiumi hi venti e la piobia [[...]] materialmente chomo sonna la letra né corporalmente, ma devemo intende' tute 'ste cose spiritualmente...

[9] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 4, par. 11, vol. 1, pag. 24.26: E quisto capitolo sia preciso, sì che mutare [[...]] non se possa, né enterpretatione recevere per alcuno conselglo [[...]], se non secondo cho' la lectera giace...

[10] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 98.23: intendo la bellezza della peregrina istoria, che nella superficie della lettera della Comedia suona...

[11] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 27.17: Rispondo, che lla lettera uccide, lo spirito vivifica, et non si conviene translatare parola da parola, ma sententia di sentençia.

[12] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 19.12, pag. 142: Gregorio papa, in questo tempo, fece / la quinta feria e puosela in quaderno / con lettere più ferme che di pece.

[13] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 1, pag. 39, col. 1.10: Imprima appare nella Santa Scrittura quando sotto la corteccia della lettera per virtù d'alcuno dono d'intelligenza el senso anagogico si truova...

[14] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 14, pag. 264.17: e qui tracta de coloro che cometeno violentia contra Dio, nominandoli per nome come dice la litera.

2.3.1 Chiaro alla lettera: esplicito, privo di ambiguità (rif. al senso di un testo).

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 21, pag. 392.19: Queste parole dell' Autore, e di sua saziata sete toccata nella fine del precedente capitolo, e nel principio di questo, sono chiare alla [let]tera.

3 Scritto di carattere privato o pubblico che un mittente fa pervenire a un destinatario (rif. anche a missive fittizie, di carattere letterario).

[1] Patto Aleppo, 1225 (ven.), pag. 41.13: lo soldan de' guardar li ben de lo morto, domentre ke vegnerà lo meso de meser lo duxe da soa parte [[...]] cum le soe letere.

[2] Lett. sang., a. 1253, pag. 197.1: Mandatemi dice(n)do p(er) v[o]ssa lectera <..> lo piue tosto che voi potete come voi volete ched io facia del salterio (e) d'o(n)nia cosa...

[3] Lett. sen., 1253, pag. 200.11: Co(n)tio sia a voi che Gerardone (e) Angnelone di Spoleto che vi recha chesta letera, io di loro vi foa molte graçie di molto onore (e) di molto serviçio...

[4] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 15.11: Et per tutti li granni de Grecia mannaro lectere e significaoli la iniuria ke li fece fare Laumedoth, rege de Troia.

[5] Lett. sen., 1260, pag. 267.5: E chome ti mandamo dicendo p(er) l' altra lettara, chosì ti dicemo in chesta che tu no ti maravigli...

[6] Lett. mant., 1282-83 (?), 2, pag. 14.34: de çò [sì] manda meser Ugolì a ser Bonommo una soa letra per questo meso.

[7] Doc. lucch., 1288, pag. 26.10: Anco arano ubedire tucte le lectere che q(ue)sti Cecio (et) Bonaiu(n)cta arano loro ma(n)dare [[...]], et q(ue)lle mettrano a cco(m)pim(en)to.

[8] Meo Abbracc., Lett. in prosa, a. 1294 (pist.>pis.), 35, pag. 400.5: Incioché mandaste me lettera e sonetto, per che risposta avete di mio sentire, rispondo...

[9] Lett. lucch., 1298, pag. 67.15: Sappiate che nnoi sie ave(m)mo bene la letto(ra) che voi ci ma(n)daste p(er) Boccho...

[10] Lett. sen., XIII u.v., pag. 49.4: Et inperciò, volendo et me et voi ne la via d' Iddio sollecitare et confortare, quello che non posso fare con parole faccio per letare.

[11] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 4, vol. 4, pag. 25.12: chiunque dice di bocca, o manda lettere ad alcuno, egli il fa per muovere il cuore di colui, od a credere, od a volere quello che dice, o no.

[12] Doc. pist., 1294-1308, pag. 134.26: Ebbi una tua lectera lunidie primo di lulio e ciò che mi scrivesti intesi bene.

[13] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 17 lett., pag. 137.18: A la vostra grandezza adomandiamo ragione [[...]], pregandovine caramente per queste lettere...

[14] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 83.7: orazione sanza divozione è messaggio sanza lettere...

[15] a Lett. rag., 1312, pag. 83.10: La letera chi vuy ma(n)dassy, eu l'ò ben inteso.

[16] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 70, pag. 856.30: Questa Oenone scrisse, compiagnendosi, a Paris una lettera, ch'è la quinta nell'Ovidio delle Pistole.

[17] Lett. pist., 1320-22, 4, pag. 39.10: Di Pisa io ti mando una letera, la qual è nel busolo ch'arecha Mato di Bancho da Bonostallo.

[18] Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), Prologo, pag. XXII.9: Le quali lettere, e pistole, e ammaestramenti sono traslatate in lingua volgare per utilità...

[19] Lett. zar., 1325, pag. 19.3: Et eu Todru, incontinent, com eu fe lu mircat, sì li sinificai per mia litera com eu avia fatu lu mircat e dat lu capare...

[20] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Penelope, pag. 1.18: Penelope ti manda questa lettera, nella quale ti prego che tu torni, ed altra lettera non mi mandi.

[21] Lett. garfagn., 1328/32, pag. 258.13: Vidi una vossa lettora che ma(n)daste ad s(er) Nicola.

[22] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 3, pag. 111.5: Le volanti colonbe le lettere sotto le loro alie portano...

[23] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 224.18: el quale conselglo se fecea a petetione de meser Venciolo [[...]] che volea che se sugellasero lettere per mandare em Corte a nostro signore meser lo papa...

[24] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 40.26: Ma poy que fu saputu per li litiri di Paulu in quillu medemmi iornu fu pillyatu Perses, issu fu liberatu da la prisunia...

[25] Lett. aret., c. 1340, pag. 47.13: Et pregote che ser Vanni d'Areçço apportadore d(e) questa letera mio amico lo quale àe certo beneficio costà a Volterra te sia racomandato.

[26] Lett. napol., 1353, pag. 123.5: (Et) vole Cola da Fricto che le scrivate una lectera de mano vostra p(ro)pia...

[27] Doc. assis. (?), 1354, pag. 51.23: Item per uno messo che portò letere a Fiorença per lo generale fyo. .II. d'oro.

[28] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1122.3: la natura con onesta arte ci ha dato modo di visitarci: cioè con lettere; le quali in poco inchiostro dimostrano la profondità de' nostri animi...

[29] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 47.18: Al tenpo di Pietro di Monaldo da Orvieto potestà di Siena, venne letare chome el beatissimo padre sancto Francescho morì...

[30] Stat. castell., a. 1366, pag. 127.6: Et si neuno se messchiasse, che percussione fosse, con sangue o sença sangue, che 'l priore el debbia mandare a Perogia; et arechi la lectera da colui a cui el priore el mandarà.

[31] Doc. padov., 1379 (2), pag. 60.1: El m'à fata amche una letra più brutta novella, la quale serave lomga da scryvere...

[32] a Lett. calabr., 1388-91, 2 [1391], pag. 32.8: Òvi scripto più et più altri lictiri che ad vuy piacissi di mandarmi quilli dinari di li libri...

[33] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 32, pag. 270.9: Ulixe e Diomede et Agamenon e Menelao fecero fare doe false lictere, ne le quale sy contenea che Palamides avia tractato co li Troyani lo tradimento de lo exercito de ly Greci...

3.1 [Considerato insieme con il supporto materiale].

[1] Doc. prat., 1275, pag. 501.20: Ser Cione meça charta di pechora p(er) fare j lettera.

[2] Doc. fior., 1286-90, [1286], pag. 151.5: It. toglemmo uno quaderno di bambagia per lettere da Bertino a la bottega ke fue di Grifo...

[3] Supplica Fraglia Merzari, 1374 (vicent.), pag. 259.15: I merçari [[...]] ha fato daro una suplicança [[...]], l' exempio dela quala mando a vuy en la presente letera introcluso.

[4] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 20, pag. 28.8: guardai fuori de la via sopr'una pietra piatta, sì vi vidi suso una letera piegata...

3.1.1 Lettera scritta, scritta lettera.

[1] Lett. pist., 1320-22, 6, pag. 42.2: favellai a uno mio amicho pisano, ched era sulla ghalea, e acomandalli lo scritto buscile colle scritte letere...

[2] Doc. lucch., 1371, pag. 9.7: Ricevemo vostra lectora scritta [[...]], per la quale ne scriveste d' alcuna domanda, la quale fa Francesco Antelmini dinansi al vostro judicio...

[3] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 14, pag. 200.5: nulle lettere scritte o bianche o carta autentica o d' assempro possano con quello [[scil.: suggello]] suggellare sanza observare la solennità infrascritta...

3.1.1.1 Lettera bianca: il foglio non scritto, presentato come il supporto di una lettera.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 81, vol. 2, pag. 616.16: Castruccio per ischernie de' Sanesi non fece loro null'altra risposta, se non per una letterabianca, ch'altro non dicea se non: «Levate via chelchello»...

3.1.2 Lettera comunale, lettera comune: inviata a più destinatari.

[1] Lett. sen., 1294, pag. 64.17: E ancho ne scrivo a loro e a voi e a Tofo e a Llure e a Ghucio il mio volere, che io abo di quelli fati e degli altri tuoi e nostri, per leterachomunale a voi tuti...

[2] Doc. fior., 1281-97, pag. 538.5: ed altretanti [[scil.: fiorini]] ne diede Lapo Chavolini de' suoi propi questo die, e facemo fare una leteracomune.

[3] Lett. sen., XIV pm. (2), pag. 93.22: e io vo' mando la carta de la conpra: e però fatene fare quello che io vo' divisai per la lettaracomunale.

3.1.3 Lettera responsiva, di risposta.

[1] Doc. lucch., 1336, lettera 2, pag. 306.14: Avemmo vostre lectore risponsive a quelle che vi mandammo in ciò che parlaste a messer Mastino delli nostri dapni...

[2] <Doc. ven., 1364 (4)>, pag. 22.20: in corte de messer lo bano debi stare dì VIII, et despuo' ademanda lettera de resposta da ditto messer lo bano...

3.1.4 Lettera speciale, speciale lettera: riguardante uno specifico argomento.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 9 (34), pag. 237.21: Et emp(er)cò ve clammo marcé che p(er) v(ost)re litte(re) sp(eti)ale me vegnà a sig[n]ificare la v(er)ità.

[2] Doc. fior., 1311-50, 2 [1328], pag. 626.3: E, acciò che vvoi abbiate co lo Re di ciò parlare, di questa materia, sì vi manderemo spetiale lettera sopra ciò, per la quale vi scrivereno et informeremo distesamente le ragionevoli cagioni...

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 11, pag. 558.32: ordenemmo que nessuno zudese [[...]] facciano viagi o executione contra la forma de le constitutione poste in questo volume, nì sença commissione spetiale e letterespetiale del Rectore prefato.

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 180.28: Da moiti prelati lettere abbe speciali che sapessi suiere le zinne della santa Chiesia como de pietosa e doice matre.

3.2 Atto emanato da un'autorità (politica, religiosa, giudiziaria); documento ufficiale in forma epistolare.

[1] Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.), pag. 23.7: Et s'ello mor sença lengua, de'lo tignir en varintisia de li miglor homini de la nave enfin q(ue) ven letere del dose p(er) dilivirarle a cui p(er)ten.

[2] Doc. venez., 1281/84, pag. 54.3: Ancora, recevé letere da parte de mes(er) lo doxe ch'elo se vardasse de caìre a q(ue)sto ba(n)do, et i(m)p(er)çò no stete.

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 12, pag. 457.12: Adriano [[...]] comandò per sua lettera, data a Minucio Fundano proconsole d' Asia, che a neuno fosse licito d' offendere i cristiani, se non commettessero la colpa, e contra lui fosse provata.

[4] Lett. venez., 1309, 1, pag. 344.5: E quando vu seré là, debié avrir la letera n(ost)ra [[scil.: del Doge]] la qual (con)ten en man de vu entra(m)bi e faré quello che se (con)ten en ese.

[5] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 4, pag. 23.12: Alora l'imperadore sì tòse cavaleri e grande baronia e fe'-llo acompagnare, diandoli privilegii e litere de ço che ello adomandase...

[6] Stat. pis., 1330 (2), cap. 86, pag. 527.13: Quel medesmo si faccia delle lectere che si denno concedere, et di qualunque electioni che da loro si faranno.

[7] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 66, pag. 375, col. 2: Fece quisto bando mectere / et poy mandò le lectere.

[8] Stat. cort., a. 1345, cap. 19, pag. 139.26: quando alcuno [[...]] de la conpagnia de la disciplina, ke avesse lectera o altro sengnale, per lo quale fosse certo ke fosse d' essi, lo priore nostro sia tenuto [[...]] recevarlo beningnamente...

[9] Doc. moden., 1347, par. 53, pag. 160.9: Jacomo e Nicholò [[...]] sì dibiano fire constriti condanà a dovere fare la parte de la divisione al dito Cichino de tuti li soverscriti ben e quello Cichino tore la letra sì como persona menore de tempo...

[10] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 62, vol. 1, pag. 512.11: E fece il papa legato per andare in Cicilia a trattare l'accordo, e con molte lettere e processi, messer Gherardo da Parma cardinale...

[11] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 4, pag. 12.18: Andau Arduynu et inpetrau littera chi putissi passari per grandi negocii loru.

[12] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1260, pag. 297: Collo Consillio che abe lo re deliberao / De fare un parlamento, per dire quello che pensao / Per assettare lo regno, che gran mistero n'ao; / Per tutto lo regame le lectere mandao.

[13] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 18, vol. 2, pag. 307.21: Il Dalfino [[...]] mandò due baroni a· rre d'Inghilterra a cercare accordo co· llui, e fatte per sue lettere e ambasciate, a tutte le città [[...]] di Francia manifestò quello che chiedea i· rre d'Inghilterra...

[14] Doc. amiat., 1367, pag. 101.22: Ricevemmo una vostra lectora innela quale si contenia che noi (et) i(n) nostre terre ricettamo vostri issbanditi, che offendono in vostro terreno.

[15] Doc. fior., 1374 (2), pag. 240.19: Noi avemo più dì fa la lettera della villa di Bruggia che venia a messer lo dogie significhandoli chome la quistione di quelle navi era stata chiarita a Bruggia...

[16] Doc. padov., 1379, pag. 58.13: Za fa IIJ mesi ch'io ve ma(n)day J choryero cu(m) letere de· Re e del Bano...

[17] a Stat. ver., 1380, pag. 407.7: Item che çascaun di diti capotanii debia far scrivro a spese del capotanià i(n) carta me(m)brana de una bona lete(r)ra tuti li oltrasc(r)ipti ordeni...

[18] Stat. castell., XIV sm., pag. 152.3: ordenamo che quando alcuno amicho de Dio, el quale fosse de questa santa desceplina e venisse ala nostra fratenita po(r)tando lectare o altro sengno p(er) lo quale fosse a noi certo d' essare de q(ue)ssta desceplina...

- Lettera autentica, lettera principale: documento originale da cui si traggono copie.

[19] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 41, par. 2, vol. 2, pag. 79.2: E 'l bailio el quale porterà esse lectere reke la resposta, se avere la poderà; altramente, la representatione de le lectere autenteca, acioché de le predicte cose la vertà se nante saccia.

[20] a Lett. ven./tosc., 1374 (2), pag. 341.9: (Et) se no(n) porré aver la letterap(r)incipal, (et) voy abié la copia dela detta lettera p(er) man delo cancellier delo nostro signor.

3.2.1 Lettera di papa, papale: atto o documento della cancelleria pontificia.

[1] Lett. fior., 1291, pag. 598.8: De la bisognia che que' di Chirchistede vogliono che ssi procacci per loro in Corte di P(a)p(a), di che cci mandaste letterepapali e uno trasscritto di quello che voleano...

[2] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 77, par. 1, vol. 1, pag. 483.15: secondo la forma [[...]] de letterepapale...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 110, vol. 2, pag. 662.4: In questi tempi si fece in Firenze per autorità d'una vecchia lettera di papa una imposta sopra il chericato di XIIm fiorini d'oro...

[4] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 28, pag. 129.10: Et standu lu Conti in lu seiu di Butera, eccu chi vinni unu missaiu cum litteri papali a lu Conti...

[5] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 21, pag. 185.2: Se io vo al prete a confessarmi e egli mi proscioglie, quale è la cagione che alcuno vuole letteradi Papa di colpa e di pena?

- Lettera apostolica.

[6] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. III, cap. 22, pag. 618.6: non obstante qualunque privilegij, indulgentie e lettere apostolice generale o speciale concessi a lloro on ad alcuno de loro...

3.2.1.1 Lettera di, da corte: documento di cancelleria regia o papale.

[1] Lett. sen., 1260, pag. 268.6: ragionaste asai chol pruchuratore [[...]], (e) cho· lui no poteste t(r)are nè chapo nè achordo neuno [[...]], nè no potavate trare se noi no vi mandasimo lettara da chorte di p(a)pa sopra a llui.

[2] Doc. fior., 1286-90, [1286], pag. 145.30: anke a uno corriere ke recò lecteredi corte, il dì di Santo Agostino...

3.2.2 Lettera (di) officiale: documento preparato e autenticato da un'autorità ecclesiastico-giudiziaria (anche con indicazione del nome dell'ufficiale).

[1] Libro Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.), pag. 124.10: Gianni Calamina d'Argentollio die dare 4 lb. 4 s. par. ala Sa· Martino tre C quattro, letterad'off..

[2] Libro Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.), pag. 126.23: Giuffre Legaie e Guillelmo Bidaldo di Cormellies dieno dare 20 s. par. ala Sa· Martino tre C quattro, letteradi Nisi off....

[3] Libro Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.), pag. 128.1: Item die dare 3 lb. par. ala Sa· Martino detta, lettera off....

[4] a Quad. Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.), pag. 252.23: Ite(m) ij s. iij d. par. nel dì pagati p(er) scrittura (e) suggellatura una lett(ar)ad'off(içiale) che Gia(n)ni Astivello ne fece i(n)assata i(n) una di Cast(elletto).

3.3 Documento privato con valore legale; in partic., documento contabile o finanziario.

[1] Lett. sen., 1262, pag. 284.14: (E) diene p(er) intendimento q(ue) -l deto abate ne p(r)egava q(ue) noi ne soferisemo infino a uno cierto dì, (e) che ne p(r)ometarebe di paghare sença farci letera...

[2] Doc. sen., 1263, pag. 366.8: (e) noi avemo a tenere la letera dela primaia paga, (e) Palmieri Guidi à tenere la letera [[...]] dela seconda paga, (e) ongne se[n]te[n]çia à una siguicione.

[3] Doc. fior., 1291-1300, pag. 624.17: Ànne dato messer Lotteringho LXIJ fior. d'oro in ka. marzo nel LXXXXJ: riebe tutte sue carte e lettere ed azoni ch'avavamo da llui.

[4] Doc. volt., 1306, 1, pag. 10.11: Et pregovi che voi di questa moneta che dispenderà lo soprascritto Cenni per me sì li debbiate fare una buona carta, e lectora me ne mandate ad me per sua sicurtà e mia.

[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 131, vol. 1, pag. 446.4: statuimo et ordiniamo che li detti beni, lettere, carte, cirografi, dette et libro si pongano et ponere si debiano in luogo comune...

- [Rif. al controvalore in denaro di particolari documenti di carattere finanziario, quali le lettere di cambio].

[6] Doc. sen., 1263, pag. 331.7: (e) ancho n'avemo una letera di tredici li. ne' deti sugieli...

[7] Libro Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.), pag. 208.23: E fù quitto pertanto perch'era riottosa detta e perchè non ci avia lettara di più che di trenta s. par....

[8] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1338], pag. 100.1: una lettera di schiavini di Bruggia ch'ebbono sopra Soieri tolonaro di Bruggia di fior. 100 d'oro...

- Locuz. avv. Senza lettera: rif. a un credito concesso sulla parola.

[9] Libro Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.), pag. 143.12: e quaranta s. par. fievoli ne promise per la fede sença lettera.

[10] Libro Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.), pag. 190.21: Roberto Farsis [[...]] ebbe una lettera di sedici lb. par.; e questi rimasero sença lettera su la fede...

3.4 [Con indicazione della tipologia o dell'aspetto del documento, o del contenuto del testo].

[1] Lett. sen., 1262, pag. 288.27: (E)d avene [[...]] letera di richonosciença chol sugielo del diano di Sa· Stefano di Tresi nostro giudicie...

[2] Stat. pis., 1321, cap. 15, pag. 209.29: Lectere condonevile allo honore del Comune di Pisa, et officio infrascripto, mandrò et mandare farò...

[3] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 20.30: per la lettera rinforzata s. 13 in grossi...

[4] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 37.33: Piero Velluti [[...]] andò [[...]] a Granopoli per avere la lettera della asegniazione della salina di Marsa...

[5] Doc. fior., 1325, pag. 79.39: fior. 1 d'oro ch'ebbe Pere conta[n]ti per la letteradel disaresto...

[6] Stat. fior., 1334, L. III, cap. 27, pag. 356.19: ciascuno Notaio del Comune di Firenze [[...]] che scriverà lettere d' elezioni della Podestà...

[7] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 57.32: gss. dicinove deono dare a detto die che chostò la lettera di vendere i beni cho una ineza d'arestare i beni del priore...

[8] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 58.34: Ànne dato [[...]] fior. uno d'oro, i quali li rispondemo per lo signiore di Molaoro, per la lettera che fecie de la soluzione...

3.4.1 Lettera suggellata, lettera in suggello,lettera nel, del suggello (di qno), lettera sigillata: documento pubblico o privato a cui è apposto un bollo di ceralacca con impresso un simbolo che identifica il mittente.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 316.19: uno suo servo ke mandava a ssoi cavaleri lecteresegellate per occidere soi inimici...

[2] Doc. sen., 1263, pag. 349.8: de' quali denari avemo una letera d'otanta li. di p(ro)ve. sugielata nel sugielo del diano...

[3] Doc. sen., 1263, pag. 351.23: (e)d avene letera nel sugielo del diano di Bari (e) nel sugielo del deto maiestro Riciardo...

[4] Doc. sen., 1263, pag. 366.16: (e)d avene letera del sugielo di Girardo dela Noia...

[5] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 213.22: ogne cosa a' suoi cittadini per letteresuggellate fece assapere.

[6] Stat. pis., 1321, cap. 84, pag. 268.13: Et queli che satisdarano a la dicta corte segondo la forma di questo dicto capitulo, avere lectere sugelate del sugello de la corte...

[7] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 38, pag. 45.13: Tanto pregò Titus il cavaliere ched egli gli promise a fare suo mesagio, ed egli gli diede sue leteresugelate di suo sugelo...

[8] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 59, par. 1, vol. 1, pag. 446.8: da parte [[...]] d'alcuno degl giudece [[...]], el quale aggia la licentia enn escritto autenteca overo letterasugellata del sugello del comuno de Peroscia...

[9] Doc. orviet., 1339-68, [1368], pag. 153.15: Ve(n)ne i(n)n Orvieto [[...]] 'l co(n)te Nicola da Nola secu(n)do capitanio del Patrimonio, co(n) letteresugiellate di miss(e)r d'Avi(n)gnone...

[10] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 15, terz. 54, vol. 1, pag. 175: avendo una sua letterain suggello, / a terra tutto inter n' ebbe levato, / e fenne un' altra, e posevi su quello...

3.4.2 Lettera bollata, bollata lettera, lettera a, con bolla (di qno): documento ufficiale, in partic. della corte papale, a cui è apposto un sigillo di ceralacca contenuto in una capsula metallica.

[1] Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.), pag. 51.38: E quando il Pallialoco udío questo, e vide ciò per bollate lettere...

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 94.9: lo Re d'Ungheria [[...]] rifiutò per lecterebollate tucte le investiture delle dignità de' vescovi e prelati...

[3] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 46.1: conciofosse cosa che quello Piero di Raona per addietro avea mostrate lettere con Bolla del Papa...

[4] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2, cap. 7, pag. 160.8: Mandoronsi gli anbasciadori [[...]] dicendoli che potea liberamente venire: commettendo loro, che da lui ricevessono lettere bollate...

[5] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 6, cap. 6.60, pag. 216: Di ciò abiàn letterebollate / Di bolla d' oro dalla detta donna.

[6] Libro segreto sesto, 1335-43 (fior.), [1335], pag. 250.29: e le lbr. 29 s. 10 a fior. furono per lo costo d'una lettera a bolla di papa...

[7] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1335], pag. 33.17: e le lbr. 29 s. 10 a fior. furono per una letteraa bolla di papa per li fatti di Schaglia Tifi...

[8] Doc. venez., 1356, pag. 45.4: El mesadego de miser lo doxe Andrea sì duxe una leteracum bola, la domanda de miser lo Doxe, e nuy semo contento de quelo ch'elo à domandato...

[9] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 37, terz. 11, vol. 2, pag. 145: Quando fu tempo, e quella parte Nera / portar le dette lettere bollate / a quel, che gli servia di tal matera...

3.4.3 Lettera chiusa: messaggio sigillato e apribile lecitamente solo dal destinatario.

[1] Lett. sen., 1305 (2), pag. 265.3: Dei quali esso ae una lettara chiusa scritta di mano di me, Biagio.

3.4.4 Lettera aperta: lettera di cui è consentita la lettura anche a chi non ne sia diretto destinatario.

[1] Doc. prat., 1288-90, pag. 164.39: Ca[m]bia'li a d. sei livra; ànone mia letteraap(er)ta.

[2] Lett. sen., 1305 (2), pag. 265.10: Dovellili rendare ne la Corte di Roma tutte le volte che desso apresentarà questa lettara aperta e la chiusa a' nostri compangni.

[3] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 8.17: Annone una lettara uperta sotto nostro sugiello.

3.4.5 Lettera patente, patente lettera: atto con cui un'autorità (in partic. un sovrano) rende nota e operativa una sua decisione, una sua volontà.

[1] Doc. fior., 1310-60, pag. 79.14: La quarta parte di 5 lettere patenti sopra i· rre d' Inghilterra...

[2] a Lett. sen., 1313, pag. 367.38: Sì ccome tue Pepo sai, i· rre mi feccie [sic] avere una lett(era) patente che io no(n) dovesse ricievere niuna gravança p(er) la co(m)pagnia de' Frescobaldi...

[3] Doc. sic., 1375, pag. 100.20: Et pirkì siati plu certi di la supradicta nostra vuluntati fachimu fari quista nostra patenti lictera sigillata di lu nostru sigillu consuetu...

[4] a Stat. lucch., 1376, L. IV, cap. 83, pag. 184.3: li altri consoli della dicta corte [[...]] debiano [[...]] scrivere [[...]] a notari della dicta corte lectere publicate patenti et sugellate del sugello della dicta corte...

[5] Doc. padov., 1379 (3), pag. 62.17: volene far piena p(ro)va p(er) letere patente del dito mes(e)r l'Imperadore, le qual se leçerà qui d(e) p(rese)nte a maço(r) (con)fusion del dito Nicolò d(e) Pollafrisana.

- Lettera manifesta.

[6] Stat. fior., 1334, L. II, cap. 34, pag. 319.1: se alcuno serà recato per compagno il quale sia assente, abbia termine, secondo che parrà a' Consoli, infra il quale debbia venire per sè o per procuratore a ciò spetialmente ordinato per piubica carta, overo per lettere manifeste suggellate d' autentico suggello...

3.4.5.1 Lettera di salvacondotto: documento che garantisce incolumità e protezione a chi lo riceve, in nome di chi lo rilascia.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 131, vol. 3, pag. 253.20: e per sicurtà di suo salvocondotto il Comune di Pisa gli mandaro una loro galea armata passaggera, e lettera di salvocondotto, ove si ricolse.

- Lettera di sicurtà .

[2] Lett. sen., 1262, pag. 284.29: Guido Tosco sì ebe una letera da miss(er) Aduardo di sichurtà di potere andare in Inghiltera...

[3] Doc. fior., 1311-13, pag. 135.6: E ispesi per fare fare una lettera di sichurtà al Sinischalcho di Peregordo, questo dì, s. 2.

[4] Doc. fior., 1364 (2), Lett. di N. Buondelmonti, 1, pag. 61.14: È 'l vero che dichono, che se voi mandate loro lectere di sicurtà , che sotto la vostra sicurtà elglino verranno...

3.4.5.2 Lettera di raccomandazione, di raccomandigia.

[1] Stat. cass., XIV, pag. 135.8: guardese lu abbate, ne aliqua fiata recepe voy pilgia monachu ad habitare de alcuno cognoscuto monastero sencza la voluntate (et) (con)sensu de lu sou abbate, voy sencze lettere de reco(m)mendacione...

[2] a Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 175.28: Menocci al consolo de' Viniziani e a quello de' Catalani e a quello de' Genovesi e a Guido de' Ricci, che v'era pe' Portinari; e a tutti avavamo lettere di raccomandigia.

3.4.6 Lettera segreta, segreta lettera: messaggio sigillato, riservato alla conoscenza di un preciso destinatario, il quale è tenuto al riserbo sui contenuti.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 28, pag. 206.23: Gli ambasciadori [[...]] furono amaestrati per lettere segrete che se volessono perdono, vi mandassono assai de' buoni cittadini a domandare merzè...

[2] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 546.30: Vedendo Carlo che costoro non s'acordavano, sue secrete lectere mandò a Chiminto papa IIIJ...

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), Suppl. L. 9, vol. 4, pag. 7.1: e se la vergogna mi terrà la bocca, la segreta lettera manifesterà a lui gli celati fuochi.

3.4.7 Lettera a, da parte: documento spedito assieme ad altri, ma in plico separato.

[1] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 10.4: Pagamo per l'amonizione e per la dinu(n)ziazione e per la lettera a parte, la quale lettera a parte mandamo a Firenze insieme cho(n) la carta del debito...

[2] Doc. fior., 1325, pag. 65.15: E deono dare [[...]] per la munizione, dinu[n]ziazione, e per la letteraa pparte la quale lettera a pparte mandamo a Firenze insieme co(n) la carta del debito a messer Niccholò, in tutto lbr. 2...

[3] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 27.34: E de dare a dì V di settebre 333 fior. diecie [[...]], i quali si pagharono ne la somesione [[...]], ne la letterada parte...

3.4.8 Lettera di grazia: documento con cui un'autorità concede un'esenzione, un privilegio.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 6a, cap. 93, vol. 2, pag. 537.12: conciò sia cosa che molte volte avenga che li ambasciadori [[...]] accattano da coloro a li quali sono mandati [[...]], gratie o vero impetrano lettare di gratia o vero privilegi...

[2] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1335], pag. 21.13: e per lo costo d'una letteradi grazia che ' nostri di Parigi inpetrarono da l'abate di Clongnì per frate Arnoldo figluolo del detto Rinieri.

3.4.9 Lettera di perdonanza: documento pontificio di indulgenza.

[1] Doc. sen., 1302-60, [1344], pag. 183.23: una letera di perdonanzza per la Chappella di Sa' Iachomo.

[2] Doc. sen., 1306-75 (2), [1344], pag. 218.39: Maestro Simone Martini, dipentore, ebe per quatro letere che paghò per noi in chorte di Papa [[...]] la leteradi perdonanza per la chapella di sa' Iachomo...

3.4.10 Lettera citatoria: documento con cui si chiama una persona a rispondere davanti al giudice.

[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 10, pag. 557.28: per la sigillatura della letteracitatoria VI denari...

3.4.10.1 Lettera di esecuzione: mandato col quale si dà effetto al provvedimento di un magistrato (in partic. di gravare il debitore nella persona e nelle cose).

[1] Doc. sen., 1263, pag. 364.18: (e)d avene una letera di siqucione del'oficiale (e) del diano di Sa· Stefano di Tresi...

3.4.10.2 Lettera di appellazione: documento prodotto da un giudice d'appello.

[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 10, pag. 557.32: per la sigillatura de letterad'appellatione cum mandato XIJ denari...

3.4.10.3 Lettera di testimonianza: documento avente funzione di prova o di memoria, depositato presso un giudice.

[1] Doc. sen., 1263, pag. 365.5: (e) ancho n'avemo una letera di [te]stimona[n]çia che vi pende il sugielo del maiestro Vernacio...

3.4.10.4 Lettera di ammonizione: atto con cui un'autorità inibisce o proibisce a qno un'azione.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 3, vol. 3, pag. 300.16: una brieve letterad'amunizione [[...]], la quale gli avea mandata il re Ruberto come seppe ch'egli avea presa la signoria di Firenze sanza sua saputa...

- Documento con cui l'autorità ecclesiastica riprende formalmente un comportamento sanzionato dal diritto canonico.

[2] Stat. fior., 1333, cap. 38 rubr., pag. 32.15: Come gli rectori e capitani di questa Compagnía debiano procurare lettera d' amonitione da messer lo Vescovo.

3.4.10.5 Lettera di scomunicazione: atto con cui è comminato un provvedimento di esclusione dai sacramenti e dalla comunità religiosa.

[1] Doc. pis., 1230-31, pag. 63.1: Et anco procurate havere una lect(er)a di scomunicagio(n)e chiunqua tiene li beni dell' opra occupati, se none li rende.

[2] a Doc. fior., 1359-63, pag. 239.15: A dì xxx martedì rendei fiorini due d'oro ad messer l'abate di Sancta Trinita per una lectera di schomunicatione papale per questo monistero...

3.4.10.6 Lettera di assegnamento: documento con cui un'autorità riserva un'entrata pubblica a pagamento di un credito.

[1] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1337], pag. 103.23: ebene letterad'asenamento di fior. 421 d'oro sopra la tratta di Sardingna...

3.4.11 Lettera di credenza: documento con cui si autorizza una persona di fiducia a fungere da proprio rappresentante e portavoce presso terzi; lettera credenziale.

[1] Doc. gen., c. 1320, pag. 22.19: lantor sì poresi presentarve devanti lo rej con la leterade [c]reenza che noi v'avemo dajta...

[2] <Doc. ven., 1361 (13)>, pag. 121.34: al nome de Dio debi andar ambaxador a zupano Sencho, et quelo debi saludar per parte nostra et de tuta la terra, et presentarli la letterade credenza la quale ti avemo dado.

[3] <Doc. ven., 1371 (06)>, pag. 127.25: et façando lor lo saludo da parte nostra cum quelle parole che se convien, lor debi presentare le nostre litterede credença.

3.4.12 Lettera di procuragione, di procura: documento con cui si dà mandato a qno di agire in vece propria.

[1] Doc. sen., 1263, pag. 364.20: (e)d ancho n'avemo una letera di procuraçione, sugielata ne' sugieli del deto vescovo...

[2] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 163.19: Di zo ki spendu per la anima di Pisana, soru di frati Placitu di Ducio, per so cumandamentu et licteradi procura.

3.4.13 Lettera mandatoria: documento con cui si comunica al destinatario un ordine che egli deve eseguire.

[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 17, pag. 570.4: E se lettera citatoria o mandatoria firà presentada per la parte o per altra persona...

3.4.13.1 Lettera di comandamento.

[1] Doc. spolet., 1360, pag. 34.33: It(em) dey ad u(n) baliu de ducha, lu quale a(r)richò una lecterade co(m)ma(n)nami(n)tu p(er) pa(r)te dellu spirituvale che devessemo fare lu procurathore en Co(r)te de ducha, iij s..

[2] Lett. catan. (?), 1370/79 (2), pag. 162.5: Ma kista cosa vorisi fari si miseri l'abati [c]u tutu lu conventu impetrass[imi] una litra di lu Papa di comandamentu et non di arbitriu...

3.4.13.2 Lettera di commissione: atto con cui si dà mandato a qno di procedere in un'azione legale.

[1] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 185.1: ci partimmo da Saminiato, e di là menammo quanti soldati v' erano, e simile facemmo di quante terre di Valdarno, con una letteradi commissione avea il Faina di Malavolti...

3.4.13.3 Lettera di arbitrio: documento che contiene un ordine, la cui modalità di esecuzione è discrezionale.

[1] Lett. catan. (?), 1370/79 (2), pag. 162.5: Ma kista cosa vorisi fari si miseri l'abati [c]u tutu lu conventu impetrass[imi] una litra di lu Papa di comandamentu et non di arbitriu...

3.4.14 Lettera di pagamento: documento con cui un creditore chiede a un debitore di corrispondere a una terza persona, di cui il creditore è a sua volta debitore, una certa somma di denaro; lettera di cambio.

[1] Doc. merc. Gallerani, 1304-1308 (sen.), [1307] 9, pag. 257.22: Item per lettere del pagamento mandate a Siena 1 lb. 1 s. 6 d..

[2] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 6.6: Faciemoneli lettara di pagamento che fussero paghati a frere Salamone di San Guiço...

[3] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 43.35: i quali danari ci promisero per Matteo Velluti per la lettera del paghamento che rechò loro da' chonpangni loro di Tresí in Canpangnia.

[4] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 54, pag. 238.18: E se cotale pecunia si dovesse pagare in Corte di Roma, o nelle fiere di Campagna [[...]], debbia lo debitore farne una o due letteredi pagamento, a richiesta del creditore...

[5] Doc. fior., 1355-71, vol. 2, pag. 160.28: Avemo, conta(nti), fior. 150 d'oro per lui da Veri di Chanbio e Ludivicho di Pino per una lett(e)r(a) di paghamento, lbr. 217 s. 10.

[6] Lett. fior., 1375 (5), pag. 171.27: A dì 23 di questo ricievetti una tua lettera nella quale vi fu entro una prima lettera di paghamento...

3.4.14.1 Lettera di cambio.

[1] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 33, pag. 36.1: diede loro letteredi cambio e procure da potere acattare danari in prestanza, s'e' bisognasse, e obligare lui.

[2] a Stat. lucch., 1376, L. II, cap. 26, pag. 111.21: Et statuimo [[...]] che ciaschuno mercadante [[...]] al quale fusse mai data [[...]] alcuna lectera di cambio, di qualunque parte o di qualunque persona mandata li sarà quella lectera, per scriptura di sua mano acceptare in tucto o in parte o quella rifiutare...

[3] a Stat. lucch., 1376, Rubricario L. II, pag. 76.11: Che le lectere del cambio mandate si debiano acceptare o rinonsare.

3.4.14.2 Lettera di compagnia: documento ufficiale inviato a nome di una compagnia mercantile, in quanto persona giuridica.

[1] Doc. montier., 1219, pag. 48.23: (e) possano dare xl s. ad uno scrivano ke scriva le lor rasgioni (e) faccia le lor lettare de la co(m)pagnia p(er) anno.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 35, vol. 2, pag. 563.18: e 'l duca vi mandò moneta per lettere di compagnie di Firenze ch'erano dentro...

[3] Doc. fior., 1348-50, pag. 20.28: Scrivemmo per la nostra lettera della compagnia, questo IIII d'ottobre, a Mugnaio di Reccho e compagni nostri di Vignone che la dessono a ser Giovanni da Monteverdi...

[4] F Lett. comm., 1380-1407 (tosc./sett.), pag. 209.7: a questo non v'ò voluto rispondere per letteradi chonpangnia ma faròlo ora per questa.

3.4.14.3 Lettera di vendita: documento con cui si attesta l'avvenuta vendita di un bene, al fine di poterne esigere il pagamento.

[1] Doc. sen., 1263, pag. 361.16: (e)d avene una letera di ve[n]dita dele sue redite di due ani nel sugielo del diano...

3.4.14.4 Lettera di promessa: documento consistente in una promessa incondizionata di pagamento, cambiale.

[1] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 29.15: cominciarono uno traffico di fare venire da Padova destrieri e cavalli in Francia, di grande valuta e stima, e pagavansi in contanti nel comperare, e toglievasene lettere di promessa...

3.4.14.5 Lettera obbligatoria: documento che indica la persona cui spetta l'estinzione di un debito e le modalità di essa; obbligazione.

[1] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 62.3: Faciemoneli lettara chiusa di pagamento e lettara uperta ubrighatora.

[2] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1335], pag. 235.37: e promise loro il detto mastro Bernardo che se i detti danari fossono paghati ad altra persona, di che a la compangnia ne fosse data brigha, che ce ne trarrà d'ongni danno: e di ciò ne fece sua letteraoblighatoria a suo suggello lbr. 74 s. 19 d. 3.

3.4.14.6 Lettera di piaggeria: documento con cui si assicura un creditore circa il pagamento di un debito.

[1] Doc. sen., 1263, pag. 330.31: (e) ancho n'avemo una letera di piagi[a]ria del deto messere Erardo di cie[n]to otanta (e) cinque li. di p(ro)ve. sugielata nel soio sugielo.

3.4.14.7 Lettera di quittanza: documento che attesta l'avvenuto pagamento e l'estinzione di un debito debito.

[1] Lett. lucch., 1296, pag. 36.27: (e) ave(n)de avuto let. di guitta(n)sa da quei chierici a chui voi li ma(n)davate a ppaghare...

3.4.14.8 Vendere, comperare a lettera: effettuare una compravendita, alla quale il compratore non è presente di persona.

[1] Stat. fior., 1334, L. II, cap. 1, pag. 286.19: E di ciascuno panno, che si venderà a lettera, paghi il venditore soldi II piccioli...

[2] Stat. fior., 1334, L. II, cap. 3, pag. 289.28: chi tacerà uno mese e mezzo de' panni comperati a lettera non sia udito.

- Locuz. avv. A lettera.

[3] Stat. fior., 1334, L. II, cap. 1, pag. 285.8: E non fare o trattare mercato, a lettera o a mostra o in altro modo, d' alcuno panno oltramontano che non fosse d' alcuno mercatante di Calimala cum risedente bottega...

[4] Stat. fior., 1334, L. II, cap. 19 rubr., pag. 305.7: Del termine che si dà ne' mercati de' panni a mostra o a lettera.

- Fuori di lettera: rif. a un credito concesso a parte rispetto a quello documentato o contabilizzato.

[5] Libro Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.), pag. 155.22: Miccele le Custuriere di Longimello fuore di lettera die dare 17 s. par. ala Ciandeloro novantessei...

3.4.14.9 Pagare per lettera, per la lettera: eseguire un pagamento verso una terza persona, per conto di un proprio creditore, utilizzando lo strumento della lettera di cambio.

[1] Doc. fior., 1286-90, [1289], pag. 255.22: p. It. a ser Vanni [[...]] per la lectera de la Compangnia di Sancto Iohanni, dì xx, s. xx.

[2] Doc. prat., 1288-90, pag. 167.38: i quali ricevette Noffo [[...]], ke lli paghai p(er) lettera di Lottieri a Bandino Burnetti, lb. LXXV tor..

[3] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1335], pag. 67.12: e le lbr. 15 a fior. pagharono per sua lettera i nostri compangni di Londra a Piero Bisdomini...

3.4.14.10 Lettera di fiera, della fiera: ordine di pagamento per una compravendita effettuata durante una fiera (partic. della fiera di Champagne e di altre città francesi), eseguibile anche nella città di provenienza del debitore.

[1] Lett. sen., 1269, pag. 414.17: Lete(r)a dela fie(r)a di Bari in ani sesanta ( e) nuove.

[2] Doc. sen., 1277-82, pag. 427.22: Ancho XXX den. nel dì ai chonsoli dei merchatanti per le poscaie lettarede la fiera di Provino di magio.

[3] Doc. fior., 1291-1300, pag. 627.7: anche n'òe una lettera di fiera di lb. venti di tor., la quale dicie pure sopra Machaio.

[4] Doc. merc. Gallerani, 1304-1308 (sen.), 4, pag. 219.12: Per contanti in ischritura una leteradi fiera. 4 s..

[5] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 7.15: li faciemo lettara a' nostri di fiera che pagassero [[...]] in detta fiera di Bari a detto Marco Sirano...

[6] Lett. sen.>fior., 1314, pag. 22.8: Io mandai l'altr'ieri a Cione Attaviani la letterade la fiera ch'hoe sopra Tomaso, per fare levare uno mandamento sopra lui.

- Lettera di corpo di fiera.

[7] Lett. lucch., 1296, pag. 28.12: Deo ma(n)dasse pace v(e)l triegua che levasse let.di chor di fera (e) ma(n)dassevella...

[u.r. 04.02.2022]