LETTERALE agg.

0.1 lecterali, letterale, letterali, licterale, literale, litterale, litterali, littrale, lletterale.

0.2 Lat. litteralis (DELI 2 s.v. lettera).

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Dante, Convivio, 1304-7; Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

0.7 1 Che concerne lo studio, l'interpretazione e la composizione di testi scritti, secondo le norme dell'arte grammaticale. 1.1 [Rif. all'interpretazione di un testo, secondo la teoria esegetica medievale:] che rispecchia i valori semantici e grammaticali immediati. 2 In lingua latina (in opp. esplicita o implicita con il volgare).

0.8 Zeno Verlato 30.12.2013.

1 Che concerne lo studio, l'interpretazione e la composizione di testi scritti, secondo le norme dell'arte grammaticale.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 9: Ma se p(er) la ventura lo studio p(er)tiene a scie(n)tia licterale, dèi avere l'a(n)i(m)o (et) la me(n)te in quactro modi...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 22, pag. 498.5: Vuole mostrare l'Autore come [[...]] le influenze del Cielo, li conferiscono sue disposizioni ad essere adatto a scienza litterale...

1.1 [Rif. all'interpretazione di un testo, secondo la teoria esegetica medievale:] che rispecchia i valori semantici e grammaticali immediati.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 12, pag. 117.6: Poi che la litterale sentenza è sufficientemente dimostrata, è da procedere alla esposizione allegorica e vera.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 311.7: Quivi la sposizione vuole essere litterale ed allegorica; e che le scritture si possano e debbano intendere e sporre per IIIJ sensi: litterale, allegorico, morale, anagogico.

[3] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 41, col. 2.9: Siccome nel senso litterale di queste parole si procede artificialmente, così anche nella sposizione amorosa.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 18, pag. 57.25: il primo senso quello il quale egli ha nelle cose significate per la littera [[...]], nella esposizion litterale, udito: e chiamasi questo senso «litterale»...

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 13, Circonc. G. Cristo, vol. 1, pag. 168.17: La cagione perché si faceva l'ottavo dìe la circuncisione, è per molte cagioni; e la prima si prende appresso lo 'ntendimento storiale, ovvero litterale.

2 In lingua latina (in opp. esplicita o implicita con il volgare).

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 76, pag. 369.4: Mansuetudine non è nome volgare, ma litterale, e questo nome non si trova volgare in queste parti.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 4, cap. 1.33, pag. 90: Ivi è uno testo volgar per la giente / C' a più non è intendente; / E intorno a quello un testo letterale / Per chi più sa e vale...

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 15, 25-33, pag. 403, col. 1.10: Questo [[...]] compose fra gl'altri un libro [[...]] lo qual è appellado Tesoro, e [[...]] féllo in lingua francesca, ... intesa da piú che non è la litterale.

[4] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 99.22: e il parlare volgare [[...]], a rispetto dell' alto e maestrevole stilo letterale che usa ciascuno altro poeta, è sozzo...

[5] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, parr. 175-182, pag. 99.4: questo soneto fi compillado de versi li quali sono l'uno in lingua toscana, l'altro in lingua litterale e lo terço in lingua francescha.