LETTERATURA s.f.

0.1 lectaratura, lecteratura, letteratura, letterature, licteratura, literatura, literaturi, litteratura.

0.2 Lat. litteratura (DELI 2 s.v. lettera).

0.3 St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Cronica fior., XIII ex.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. prima letteratura 1.1.

0.7 1 Insieme di nozioni e competenze proprie di chi ha appreso e pratica l'arte della grammatica o lo studio degli autori e dei testi letterari; grado di cultura, educazione. Capacità di leggere e scrivere. 1.1 Insegnamento delle nozioni elementari che consentono di saper leggere e scrivere. 1.2 Insieme di testi omogenei per lingua o per contenuti. 2 Valore semantico e grammaticale immediatamente ricavabile dall'analisi di un testo; senso letterale.

0.8 Zeno Verlato 30.12.2013.

1 Insieme di nozioni e competenze proprie di chi ha appreso e pratica l'arte della grammatica o lo studio degli autori e dei testi letterari; grado di cultura, educazione. Capacità di leggere e scrivere.

[1] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 298.17: Et Domitianus fo sapio in litteratura e pravo in custumi...

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 13, pag. 321.19: stolta e sconvenevole cosa è all'uomo litterato obligamento d'affaticare li bracia e di [lasciare] le virtù, però che la letteratura de' megliorare ciascheduno...

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 14: in del mondo no(n) può essere alcuna ve(n)tura uvero stato che la lecteratura no(n) crescha.

[4] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), Prologo, pag. 5.20: veggendo ancora che la vostra benignità più alla letteratura intende che neuno altro segnore, questi libri vi mando del mio trovamento...

[5] Fiore di rett., red. gamma, a. 1292 (tosc.), cap. 58, pag. 142.21: Ed è questa memoria artificiale [[...]] molto utilissima al dicitore [[...]]. Perch'è di lei come de la letteratura nell'uomo letterato, che scrive per ordine molte cose, le quali non potrebe comprendere a mente, e, per vertù della lettera, legendole, poscia se ne ricorda...

[6] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 102.4: Cesar [[...]] fo chiarissimo e de sutile entendemento, e de lectaratura e de tucte cose che perteneano a guerra...

[7] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 9, pag. 38.13: la bontà dell'animo [[...]] è in coloro che per malvagia disusanza del mondo hanno lasciata la litteratura a coloro che l'hanno fatta di donna meretrice...

[8] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 106, pag. 349.38: Per acquistare buon volere, e buon pensiero, fa mistiere d'usare poca lettera. Ma noi abbiamo sparta oltraggiosamente la filosofia [[...]], e così siamo smisurati nella letteratura, come nell'altre cose.

[9] Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), Prologo, pag. XXI.15: Questo Seneca [[...]] fu uomo di grande, e d'alta litteratura...

[10] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Paolo, cap. 1, pag. 87.1: Paolo [[...]] era ammaestrato sofficientemente in letteratura greca e egiziaca...

[11] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 37, pag. 126.1: kistu Santulu era homu simplichi de licteratura, ki illu non canuschìa li lictiri beni, nì sapia ordinatamente li commandamenti de Deu...

[12] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 6, vol. 2, pag. 51.12: unu so filyu juvini resplendenti intra li soy pari et di ingeniu et di litteratura et di belliza...

[13] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 27, pag. 121.16: unu episcopu chi havia nomu Gerlandu, lu quali era [[...]] di grandi litteratura, eruditu in li sciencii ecclesiastici.

[14] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 365, pag. 260.26: dicono alcuni lui essere stato chiarissimo prencipe e d'alta letteratura famoso e massimamente in medicina.

[15] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 113.12: Lo duca Enea [[...]] foy homo de grande eloquentia e multo audace, assignato a dare consigly e plino de multa licteratura.

1.1 Insegnamento delle nozioni elementari che consentono di saper leggere e scrivere.

[1] Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), pag. XXIX.18: Siccome quella litteratura, nella quale le prime lettere si mostrano, e insegnano a' fanciulli, non insegna le liberali arti, ma apparecchia luogo a incontanente appararle...

- Prima letteratura.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 57.12: Ebbe [[scil.: Platone]] maestri in prima litteratura Dionisio, e ne l'arte dei campioni Aristone che nacque ad Argo.

1.2 Insieme di testi omogenei per lingua o per contenuti.

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 127.26: La letteratura ebrea brevemente parlava da Adamo infino ad Anticristo...

2 Valore semantico e grammaticale immediatamente ricavabile dall'analisi di un testo; senso letterale.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 6, 10-21, pag. 133, col. 1.7: alcun avea parlado per versi, alcuni per metafore e similitudini, le qua' no meno era ad intendere la litteratura come fosse ad intender lo vero de tale lege.

[u.r. 12.12.2017]