LETTORE (1) s.m.

0.1 leçôi, lector, lectore, lectur, lecturi, letor, letore, letori, lettor, lettor', lettore, lettori, lictur, licture, licturi.

0.2 Lat. lector (DELI 2 s.v. letto (1)).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); Enrico Dandolo, Cron. Venexia, 1360-62.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Doc. assis. (?), 1354; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Chi legge un testo scritto per sé o per un uditorio. 1.1 [In apostrofi, in cui l'autore di un testo richiama l'attenzione di chi legge]. 1.2 Chi spiega un testo o parti di esso, commentatore. 1.3 [Eccles.] Chi svolge presso una comunità religiosa (partic. degli ordini minori) l'ufficio di leggere ed esporre pubblicamente det. testi, nell'ambito delle funzioni liturgiche.

0.8 Zeno Verlato 30.12.2013.

1 Chi legge un testo scritto per sé o per un uditorio.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 11, pag. 67.7: perciò che si truova scripto: che 'l buon lettore de' essere humilo e mansueto, rimosso da tutte rangole, e che impari voluntieri da ogne huomo...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 9: lo buono lectore dè ess(er)e umile (et) piano (et) masueto...

[3] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 74, pag. 87.13: E a questa materia arrenda il lettore tutto il suo intendimento, perché è sottilissima materia, e molto utile a sapere.

[4] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 9, par. 7, pag. 233.23: [[la Sacra Scrittura]] l' animo del leggitore con umili parole aiuta e con alti intendimenti leva; per alcuno modo cresce co' suoi leggitori, da' rozzi lettori quasi è riconosciuta, e da' dotti sempre è nuova trovata.

[5] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 141.5: E in questo fatto possono aver luogo molte cose che son dette da quinci indietro, le quali il buono lettore assai lievemente li puote trovare.

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.656, pag. 150: Or dé penssar ogni letor / quanto De' gi à faito onor...

[7] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 8, 82-96, pag. 250, col. 1.27: Poi ch'el s'è compianto col lettore, sí recita quello il quale soa lingua expoxe al suo conducitore...

[8] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 21, pag. 436.16: Iddio ne dia grazia a tutti li lettori di questo libro, che egli siano liberi da ogni cosa o caso di rea fortuna...

[9] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 10, vol. 2, pag. 173.13: issu era pocu convinivili lecturi di li soy scripti...

[10] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 352.11: se il lettore si ricorda bene di quello c' ho scritto di sopra, non l' annullo al tutto, anzi in parte l' appruovo...

[11] Enrico Dandolo, Cron. Venexia, 1360-62 (venez.), pag. 262.35: de ogni altra cronica antiga [[...]], le quale a man gli venesse, tener quel modo ch' io ò tegnudo [[...]], le qual tute ò arse, acioché quele vegnando ad man de letori, fastidio over incredulitade non produsese.

[12] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 75.3: E de' ghibelini da Siena vi morì due in tutto, de' quali non era da farne stima, però non racconto el nome per non dare tedio al lettore.

[13] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 371, pag. 261.34: nel libro il quale egli compuose De arte amandi, dà egli pessima e disonesta dottrina a' lettori.

[14] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 212, pag. 551.36: Molto dee essere caro a' più de' lettori, quando sì fatte beffe veggono fare agli uomeni così avari...

[15] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), Prologo, pag. 73.8: Ma açò che e' leve ogni dubio a li leçôi de ço che scrivo, meto da chi l' ò odìo...

1.1 [In apostrofi, in cui l'autore di un testo richiama l'attenzione di chi legge].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 16.128, vol. 1, pag. 275: e per le note / di questa comedìa, lettor, ti giuro, / s'elle non sien di lunga grazia vòte, / ch'i' vidi per quell' aere grosso e scuro / venir notando una figura in suso...

[2] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 75, gl. r, pag. 45.1: Pensa, lettore, che quando Valerio andoe in Giulida elli era molto giovane...

[3] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 67, pag. 827.27: Sempre tu, lettore, adatta lo trattato a la materia.

[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 13, pag. 640.3: Queste ricetterebbero una grande dichiarazione; ma io le lascio a te, lettore, a pensare.

[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 83.14: Nota qui, lettore, che il detto Autore fu molto in questo amore inviscato, e però volentieri ne parla...

[6] A. Pucci, Due rime, p. 1343 (fior.), 1.72, pag. 54: Faciendo di Firenze mia fontana, / Mandato avea per mia donna sovrana. / Ma come la speranza mia fu vana, / Lettor, nota.

[7] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 511.15: o lettor, commendali li viersi de dolçe son, como elli se sia fatti.

[8] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), tenz. 16, 1.11, pag. 805: E perché questo mai non vide aperto, / non perché 'l creder mio fedel non sia, / desio per voi, lettore, esserne certo.

[9] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1128, pag. 262: Lectore, anche recordate, che ad mente te llo rechi: / Per granne cortesìa, guarda lo teo non sprechi...

[10] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 7.28, pag. 28: Guarti perdio, lettor, da cota' guai...

[11] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 4, pag. 75.12: E che si dicerrà, o signuri lecturi et audituri de questa ystoria, de questo valente re Thelamone [[...]]?

[12] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 29, S. Paola, vol. 1, pag. 270.23: Io confesso, lettore mio, che veggendola io quasi scialacquata in donare, sì la ne riprendea toccandole la parola de l'Apostolo...

1.2 Chi spiega un testo o parti di esso, commentatore.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 133, pag. 514.1: E credesi per alcuno lettore, ma no' l'afferma, che papa Dionido [[...]] concedette indugenzia a ciascuna persona che pregava Iddio che a Tristano donasse buona e lunga vita...

1.2.1 Professore universitario (anche con specificazione della materia insegnata).

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 24.6, pag. 146: Chi sente lettoria, - vada en forestaria; / gli altri en refettorio, - a le foglie coll' olio. / Esvogliarà el lettore: - servito emperatore; / enfermerà el cocinere, - e nol vorrà l' om vedere.

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 148.6, pag. 298: Usanza me n'à fatta sì savietta / Ched i' non dotterei nessun lettore / Che di ciò mi facesse desinore, / Ma' ched i' fosse bella e giovanetta...

[3] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 1, pag. 65.15: Lo terzo senso si chiama morale, e questo è quello che li lettori deono intentamente andare apostando per le scritture ad utilitade di loro e di loro discenti...

[4] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 6, pag. 32.10: O somo doctore e lectorede leçe, o sapientia in tute le sete arte, perfecto maistro...

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 27, pag. 132.4: Lo leçer in carrea la sancta theologia hi maistri hi lector le [s]cole hi studij hi studenti, tuti son ordenai a far cognosser e amar De' e 'l proximo.

[6] Poes. an. perug., 1351-52, 10.5, pag. 52: El decimo [[scil.: sonetto]] siria perché [[...]] / lettor' de legge a l'universo desmo...

1.3 [Eccles.] Chi svolge presso una comunità religiosa (partic. degli ordini minori) l'ufficio di leggere ed esporre pubblicamente det. testi, nell'ambito delle funzioni liturgiche.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), Titolo, pag. 3.2: Queste sono prediche di frate Giordano lettore in Firenze del convento de' frati predicatori...

[2] Stat. fior., 1330, pag. 60.37: Tutti i detti Capitoli furono ordinati e fatti per lo discreto religioso frate Uberto Guidi di Firenze lettore de' Frati di Santa Maria Novella...

[3] Doc. fior., 1295-1332, pag. 91.15: Frate Paulo fiorentino fue procuratore chiamato a ciò per lo convento nostro e frate Alexo lettore de' romiti per lo loro.

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 27, pag. 130.11: Gli ordin de la gexia, papa cardenal patriarci [[...]] çaan sotoçaan acoliti letor exorcisti hostiarij...

[5] Doc. assis. (?), 1354, pag. 52.17: Item per provisione del letore quando se tornò fyo. .XX. d'oro.

[6] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 22, pag. 195.32: per la sepoltura d'alcuno morto o morta non si possano avere o dare candele se non [[...]] in questo modo: una per frate o prete e cherico, ma al priore o guardiano, lettore o abate due candele...

[7] Stat. cass., XIV, pag. 87.25: S(et) lu fratre lectore de la bdomada i(n)nancze che (com)mensa leg(er)e pilgia mixto p(er) la s(an)c(t)a co(m)munione...

[8] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 82, Ss. Giovanni e Paolo, vol. 2, pag. 709.24: Giuliano [[...]] fecesi monaco e [[...]] fu ordinato a lettore...