LETTURA s.f.

0.1 lectura, lecture, lettura, letture, letura.

0.2 Lat. lectura (DELI 2 s.v. letto (1)).

0.3 Stat. fior., 1310/13: 2.1.

0.4 In testi tosc.: Stat. fior., 1310/13; Stat. sen., 1324; Doc. pist., 1337-42.

In testi sett.: Stat. bologn., 1343; Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 Atto di leggere un testo scritto, per sé o per un uditorio. 1.1 Testo o brano di testo destinato a essere letto. 2 Lezione o serie di lezioni (tenute negli Studi o nelle università), consistenti nell'esposizione e commento di un testo da parte di un maestro. 2.1 Esposizione di un testo giuridico da parte di un arbitro o di un'autorità per informare e obbligare al rispetto di esso le persone interessate. 2.2 Esposizione e commento di un testo (in partic. di carattere giuridico) da parte di un esperto.

0.8 Zeno Verlato 30.12.2013.

1 Atto di leggere un testo scritto, per sé o per un uditorio.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 5.131, vol. 1, pag. 93: Per più fïate li occhi ci sospinse / quella lettura, e scolorocci il viso; / ma solo un punto fu quel che ci vinse.

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 1, pag. 679.14: Altri [[...]] le inestimabili imprese di Serse [[...]], di Cesare i prosperi avvenimenti con continua lettura sentendo [[...]], l' umili cose schifando, all' alte di salir s' argomentano.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), Prologo, pag. 47.3: so' stati alcune de li facti vechy passati che inde llore grande memoria so' digne de recordio e de lectura...

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), Proemio, pag. 2.7: immaginando come la gente è vaga di udire cose nuove, e spezialmente di quelle letture che sono agevoli a intendere...

- [Rif. ad uno specifico testo a una parte di un testo].

[5] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 1.8, pag. 115: La quinta Parte comincia qui ora, / Dove si dee trattare / Como si dee portare la maritata [[...]], / Come lettura ci mostra seguente.

- Estens. Attività intellettuale basata sulla lettura di testi.

[6] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 2, par. 102, comp. 40.2, pag. 113: L'ocio sença lettura / èe morte soçça e scura, / e d'omo vivo èe tomba dispetta...

2 Lezione o serie di lezioni (tenute negli Studi o nelle università), consistenti nell'esposizione e commento di un testo da parte di un maestro.

[1] Stat. sen., 1324, Pt. 3, cap. 35, pag. 260.22: ordinato è, ch' e' detti rectori ogne anno [[...]] sieno tenuti di fare lèggiare intra maestri de la detta università tutti e' capitoli di questo Breve [[...]]; e che 'l notaio che le leggiarà , debba avere dall' università, per la fatiga de la sua lettura, IIIJ soldi per ogne volta.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 30, proemio, pag. 525.3: Tu apprendesti della scienzia di teologia certi principj intelligibili, e quasi per sè noti; ma quando la lettura pervenìa alle cose divine e profonde, tu abandonasti la scuola e 'l maestro...

- Estens. Erudizione di tipo scolastico.

[3] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 4.98, vol. 2, pag. 76: Se vuogli udir, cerca maestro experto [[...]]. / E pensa tuttavia d'averlo tale / che non sol di lectura, / m' a degna norrectura / sia la sua vita...

2.1 Esposizione di un testo giuridico da parte di un arbitro o di un'autorità per informare e obbligare al rispetto di esso le persone interessate.

[1] Stat. fior., 1310/13, cap. 15, pag. 26.22: Anch'è statuto [[...]] dinanzi a lloro fare leggere et exporre questo statuto [[...]] per lo notaio de l' arte [[...]]. E la detta lettura fare a buona fede sanza frode...

[2] Stat. pis., 1330 (2), cap. 131, pag. 576.22: Lecti et publicati sono li predicti ordinamenti [[...]]; sì come delle predicte lectura et publicatura facta...

2.2 Esposizione e commento di un testo (in partic. di carattere giuridico) da parte di un esperto.

[1] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 100, par. 1, vol. 2, pag. 460.28: Conciosiacosaché mastro Mafeo de Recuccio legga [[...]] agl volente udire la soma de mastro Orlandino [[...]], la qual lettura de mastro Mafeo è troppo utele [[...]], statuimo [[...]] che esso mastro Mafeo [[...]] da mò ennante sia [[...]] dottore en le ditte scientie e legga agl volente udire.

[2] Stat. bologn., 1343, pag. 256.33: tutti i doturi e gudisi [[...]] che legeno in Bologna e che ano salario dal dito comune per la letura siano tignudi [[...]] recogliere la matina lo dì de la festa de san Petronio in lo cortile de nostri signuri Antiani...

2.1.1 Interpretazione scritta di un testo legale.

[1] Doc. pist., 1337-42, pag. 123.34: Una lettura di messer Cino no leghato in carte di pecora.

2.2 Esposizione e commento di un testo letterario, in forma scritta o di lezione pubblica.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, Accessus, par. 74, pag. 17.20: avanti che all'ordine della lettura si vegna, pare doversi rimuovere un dubbio, il quale spesse volte già è stato...

[2] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. I, 123.4, pag. 146: Se Dante piange, dove ch'el si sia, / che li concetti del suo alto ingegno / aperti sieno stati al vulgo indegno, / come tu di', della lettura mia, / ciò mi dispiace molto...

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), Proemio, pag. 4.26: Non so, se io farò pregio d'opera scrivendo la lettura sopra il poema del chiaro poeta Dante Allighieri fiorentino, secondo il modo e l'ordine che per me si lesse publicamente nella città di Pisa...

[4] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 181.98, pag. 197: Come deggio sperar che surga Dante, / che già chi 'l sappia legger non si trova? / E Giovanni ch'è morto ne fe' scola. / [[...]] / Chi sonerà parola / in letture propinque, / là dove libri cinque / di questo diretan [[scil.: Petrarca]] composti stimo?