0.1 interpetratore, interpetratori, interpetraturi, interpretaore, interpretatore, interpretatori, interpretaturi; a: interpretador.
0.2 Lat. interpretator (DEI s.v. interprete).
0.3 Pamphilus volg., c. 1250 (venez.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.).
In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.).
In testi mediani e merid.: Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).
In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).
0.5 Locuz. e fras. i settanta interpretatori 2.3.
0.7 1 Chi svolge una funzione di mediazione tra due parti che non sono in contatto diretto. [In partic.:] messaggero (per conto di qno). 1.1 Estens. Chi sostiene e salvaguarda (qno). 2 Chi ha la facoltà di comprendere e spiegare (un messaggio, un segno, un testo ambiguo o difficile da capire per i più). [In partic.:] chi è in grado di prevedere (il futuro) fondandosi su dei segni premonitori o potendo penetrare nella volontà divina. 2.1 [Dir.] Chi è deputato a chiarire una norma giuridica altrimenti ambigua selezionando soggettivamente uno dei possibili significati. 2.2 Chi spiega e in partic. commenta un testo. 2.3 Chi trasferisce o è in grado di trasferire il contenuto di un testo in una lingua diversa da quella originaria; traduttore. 3 Signif. non accertato.
0.8 Diego Dotto 30.12.2013.
1 Chi svolge una funzione di mediazione tra due parti che non sono in contatto diretto. [In partic.:] messaggero (per conto di qno).
[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 72.16: Eciamdeu ora autrusì deu Iuppiter mi mandau lu so interpetraturi Mercuriu cum lu sou comandamentu... || Cfr. Aen., IV, 356: «interpres divum».
[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 286.24: sì [dicono] ch'ella [[scil. Giunone]] ha per sua messaggiera Iris, cioè l'arco del Cielo significatore ed interpetratore delle voglie sue...
1.1 Estens. Chi sostiene e salvaguarda (qno).
[1] Gl Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 49.3: Adonca Domenedieu sea guardian e reçeore de mi e dele me' ovre, e dibia salvar e guardar tuto lo mieu lavorero e lo mieu proponemento. Ké frare né nevo no serà meu interpretaore, çoè mieu conseiero... || Cfr. Pamphilus, 275: «Non meus interpres, fuerit fraterque neposque».
2 Chi ha la facoltà di comprendere e spiegare (un messaggio, un segno, un testo ambiguo o difficile da capire per i più). [In partic.:] chi è in grado di prevedere (il futuro) fondandosi su dei segni premonitori o potendo penetrare nella volontà divina.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 7, pag. 35.15: Perchè nelle cose che dovieno avvenire fue sagacissimo, e di sogni il primaio interpretatore; e neuna cosa divina o umana gli parea nascosa...
[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 3, pag. 56.18: et eu ià però non mancai ki non spiyassi a lu indivinu Henolu, dichenduli: «O interpretaturi di li dey, tu canuxi la deitati et li risponsi loru declari...
[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 5, pag. 62.13: Et elli, savio interpretatore di religione, domandò alla gente ch' era corsa a lui in suo ajutorio, che l' accompagnassero al mare...
[4] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 339.26: quale astrolago, o qual filosafo o interpetratore, udendo cotale sogno, potrebbe o saprebbe intenderlo o interpetrarlo?
[5] a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 48, pag. 66.17: Fradelo, sera li libri di profeti e segna suxo quelli che nu no avemo plu lo interpretador dele parole dubioxe et oscure.
2.1 [Dir.] Chi è deputato a chiarire una norma giuridica altrimenti ambigua selezionando soggettivamente uno dei possibili significati.
[1] f Framm. Deca prima volg., XIV t.-q. d. (fior.), pag. 81.10: allora Orazio, con autorità di Tulio re, benigno interpetratore della legge, disse «Io apello» e così dall'apellagione è conbattuto apo il popolo. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 55, vol. 1, pag. 322.14: Gl'interpetratori delle leggi dicono, che per questa legge niuno è sagro nè santo; ma colui, che ad alcuno di loro nuoce, quegli dee essere sagrificato.
[3] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 168.30: et in capo de uno anno ce foro agionte dui altre tabule da quilli X homini che foro interpretatori de le legi predicte secundo che Tito Livio nel suo libro reconta.
2.2 Chi spiega e in partic. commenta un testo.
[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 10, cap. 1, par. 4, pag. 191.16: Tutti coloro, che non sono mai da sé dicitori, ma sempre d' altrui interpretatori sotto l' altrui ombra nascosi, non mi pare che abbiano niente di gentile ingegno.
2.3 Chi trasferisce o è in grado di trasferire il contenuto di un testo in una lingua diversa da quella originaria; traduttore.
[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 9, cap. 4, par. 12, pag. 171.10: Orazio nella Poetria. Essendo tu fedele interpretatore, non ti curare di disporre parola per parola.
[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 23, par. 2, vol. 2, pag. 101.1: Nota ki Iesu parlau in la cruchi tucti li paroli in iudiscu, tamen kista parola lu interpretu latinu sula recitau in iudiscu, per dari ad intendiri perkì li circumstanti dissiru: - Kistu clama Helya. - Et lu interpretaturi dissi: Cristu dissi: 'Heli, Heli', et veni a diri in nostra lingua: Deu meu, meu meu.
[3] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), 1 Cor 12, vol. 10, pag. 130.11: [30] Tutti non hanno virtù; tutti non hanno grazia di curagioni d' infermi; tutti non parlano di diverse lingue, e tutti non sono interpretatori. || Cfr. 1 Cor., 12.30: «numquid omnes interpretantur».
[4] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), Prol. Re, vol. 3, pag. 9.18: E quando tu averai inteso quello che tu non sapevi, tu mi estimerai interpretatore, se sarai grato, ovvero paraphràstes, cioè espositore, se tu sarai ingrato; quantunque a me non paia per veruno modo avere mutata alcuna cosa della ebraica verità.
- [Relig.] I settanta interpretatori: gli eruditi ebrei che avrebbero tradotto in greco la Bibbia ad Alessandria d'Egitto in età ellenistica.
[5] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), Prol. Par, vol. 4, pag. 5.4: Se la pura translazione dei settanta interpretatori, e come da essi fu translata in greco, istesse...
[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), app. proemio c. 10, pag. 593.2: ma elli nomina prima l'eresia de' Iudei, le quali sono queste, primo giudei che sono interpetratori confessori...