INTERPRETAZIONE s.f.

0.1 enterpetrazione, enterpretagione, enterpretatione, interpetraçione, interpetratione, interpetrazio, interpetrazion, interpetrazione, interpetrazioni, interpretagione, interpretasione, interpretassione, interpretatione, interpretationi, interpretazione, interpretazioni, 'nterpetrazione, 'nterpretazione, 'nterpretazioni; f: interpetrassione.

0.2 Lat. interpretatio (DEI s.v. interprete).

0.3 F Tesoro volg., 1285/99 (pis.): 1; <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: F Tesoro volg., 1285/99 (pis.); <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pis., 1330 (2); a Stat. lucch., 1376.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.6 N Compare anche nella forma lat. (interpretazio) in Colori rettorici (ed. Scolari), 1329/45 (fior.) e in f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361 (tosc.): v. 2 e 1.5.1.

0.7 1 Atto di comprendere e spiegare (un messaggio, un segno, un testo che risulta ambiguo o difficile da capire per i più) per abilità intrinseche o per la concessione di un'entità superiore. [In partic.:] atto di predire (il futuro) attraverso la decifrazione di segni premonitori o la facoltà di penetrare nella volontà divina. 1.1 Estens. Facoltà di comprendere e spiegare (un sogno, un testo, ecc.). 1.2 Estens. Contenuto della previsione o della predizione su un evento futuro. 1.3 [Dir.] Atto di chiarire (una norma giuridica altrimenti ambigua) attraverso una spiegazione soggettiva del suo significato. 1.4 Spiegazione etimologica (di una parola). 1.5 Operazione con cui si trasferisce (il contenuto di un testo) in una lingua diversa da quella originaria; traduzione. Estens. Testo derivato dall'operazione corrispondente. 1.6 Processo con cui si spiega il vero significato di una rappresentazione, diverso da quello letterale o referenziale. 2 [Ret.] Figura retorica che consiste nel ripetere lo stesso contenuto in una forma diversa.

0.8 Diego Dotto 30.12.2013.

1 Atto di comprendere e spiegare (un messaggio, un segno, un testo che risulta ambiguo o difficile da capire per i più) per abilità intrinseche o per la concessione di un'entità superiore. [In partic.:] atto di predire (il futuro) attraverso la decifrazione di segni premonitori o la facoltà di penetrare nella volontà divina.

[1] F Tesoro volg., 1285/99 (pis.): Ma fuore di queste IIIJ maniere profectizoe Davit per la interpetrassione del Sancto Spirito, che ll'insegnió a ddire tucta la nassione di Yesu Cristo e la sua morte e la sua surrexione. || Laur. Pl. XLII.23, c. 14r.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 44, vol. 1, pag. 121.10: Ma Davit profetò fuori di queste quattro maniere, chè egli profetò per sola interpretazione di Dio e di Santo Spirito, che gl'insegnò tutta la nativitade di Cristo.

[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 4, cap. 4.72, pag. 103: I' son sì fatto d' una visione / Pensoso, ch' i' non so qual via mi prenda, / S' alchun non trovo che consiglio mi renda / Della sua vera interpretatione.

[4] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 33, 46-57, pag. 724, col. 1.5: Sapudo Tenus de tai interpretazioni, se irò adverso le ditte Naiade...

[5] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 35, pag. 786.32: danti migliore interpretazione a' versi scritti nell' antico avello che' primi non fecero...

1.1 Estens. Facoltà di comprendere e spiegare (un sogno, un testo, ecc.).

[1] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 344.5: Similmente ardiscono d' interpetrare i sogni o vero le visioni che sono da Dio per lo ministerio de' santi Angeli; i quali avvegna che abbino interpetrazione, non l' hanno per arte nè per iscienzia umana, ma per revelazione divina...

1.2 Estens. Contenuto della previsione o della predizione su un evento futuro.

[1] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 351.11: Il sogno fatto dalla terza ora insino alla sesta, verificherà la sua interpetrazione infra quindici anni, o, il più che si possa indugiare, infino a diciessette.

1.3 [Dir.] Atto di chiarire (una norma giuridica altrimenti ambigua) attraverso una spiegazione soggettiva del suo significato.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 201, vol. 1, pag. 174.27: Et neuna interpetratione sopra le predette cose admetta, o vero adimandi, o vero adimandare faccia, da alcuna persona ecclesiastica, o vero secolare.

[2] Stat. pis., 1330 (2), rubricario, pag. 446.13: XXXVIIII. Di non ricevere interpretassione dal colleggio dei giudici.

[3] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 4, par. 11, vol. 1, pag. 24.25: E quisto capitolo sia preciso, sì che mutare overo correggere non se possa, né enterpretatione recevere per alcuno conselglo overo arenga overo congregatione overo adunança, se non secondo cho' la lectera giace e enn esso pienamente se contiene.

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 55, vol. 1, pag. 322.29: Ma alquanti contradicono a questa interpetrazione, però che in quel tempo non era ancora cosa usata di chiamare giudice il consolo, ma pretore.

[5] a Stat. lucch., 1376, L. I, cap. 2, pag. 15.10: Et generalmente observare gli statuti et ordinamenti della dicta corte fatti et che si faranno segondo la lectera sensa alcuna falsa o extranea interpetratione...

1.3.1 Estens.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 197.20: chi la '[n]tende come dee e credo che assai basti, se questo si truovi vietato nella regola dell'amore. E non vego che non sia licito di perdonare a' falli del su' amante, se vuole». [Responde l'uomo]: «Molto mi pare dura la vostra interpretagione...

1.4 Spiegazione etimologica (di una parola).

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 10, proemio, pag. 169.26: Indi dunque haeresis è detta, in greca boce, per interpetrazione d'elezione, la quale ciascuno a suo arbitrio ebbe ad ordinare, o vero a pigliare a ssè qualunque dottrina...

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 24, vol. 1, pag. 185.23: Onde veggiamo, che li nomi e degli uomini, e delle altre creature hanno certe significazioni, ed interpretazioni secondo lor convenienza.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 135, pag. 440.24: e la interpetrazion del nome della malinconia si dice da «melan», grece, il quale in latino suona «nero».

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 63, S. Jacopo minore, vol. 2, pag. 572.1: Jacopo d'Alfeo è detto, non solamente secondo la carne, ma eziandio secondo la interpretazione del nome.

1.5 Operazione con cui si trasferisce (il contenuto di un testo) in una lingua diversa da quella originaria; traduzione. Estens. Testo derivato dall'operazione corrispondente.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 58.22: infino a tanto che Tolomeo Re d'Egitto fece interpetrazione delle Scritture profetiche per LXX uomini Ebrei...

[2] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), 1 Prol. Gb, vol. 5, pag. 3.19: non ho fatto acciò ch' io riprenda la interpretazione antica, ma acciò che quelle cose, che in quella ovvero scure sono, ovvero lasciate, ovvero certamente corrotte per lo vizio delli scrittori, fossero fatte più manifeste per la nostra interpretazione...

1.5.1 Estens. Facoltà di comprendere e spiegare (in partic. un discorso in una lingua diversa).

[1] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), 1 Cor 14, vol. 10, pag. 137.1: [26] Adunque che cosa è, fratelli? Quando voi vi raunate, ciascuno di voi ha il salmo, ha l' ammaestramento, ha l' apocalisse, ha il linguaggio e l' interpretazione; e tutte le cose sieno a edificazione. || Cfr. 1 Cor., 14.26: «habet interpretationem».

- [Nominata col termine lat.].

[2] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361 (tosc.), L. XVII, cap. 13, pag. 693.11: sì come bene le riconta tutte l'Apostolo Paolo, dove dice: Ad alcuno per questo Spirito è dato sermone di sapienzia; [[...]] ad altri cognoscimento di spiriti; ad altri diversitadi di lingue; ad altri interpretazio di scritture. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.6 Processo con cui si spiega il vero significato di una rappresentazione, diverso da quello letterale o referenziale.

[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 9, pag. 120.2: cosí le scellerate, maliziose e bestiali operazioni hanno tre iddee, cioè Aletto, Tesifone e Megera; per le cui interpretazioni chiaramente s'intendono le tre qualitadi da cui generalmente ciascun male si muove...

[2] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 1, pag. 339.26: li si oppongono tre fiere, singnificatrici di tre vitij, overo di tre tentaçioni, per impedire lo suo montare, e per ripingerlo nella selva delli vitij. [[...]]. Nella figuraçione e interpetraçione delle due di queste, tutti gli chiosatori di quest' opera s' accordano; nella prima alcuno discorda.

2 [Ret.] Figura retorica che consiste nel ripetere lo stesso contenuto in una forma diversa.

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 21, 76-102, pag. 511.7: questo è espositivo di quil che è ditto, cioè la qual mamma fùmi, et è colore retorico che si chiama interpretazione...

[2] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 10, 49-63, pag. 317.17: et è questo espositivo di quel dinanzi, et è qui colore retorico quando quello che seguita interpreta quello che va innanti, e però si chiama interpretazione...

- [Nominata col termine lat.].

[3] Colori rettorici (ed. Scolari), 1329/45 (fior.), pag. 249.30: Interpetrazio: questo colore s'usa quando tu volessi amplificare uno fatto inn una medesima sentenzia in diversi modi; esemplo: «Tu Intarlato d'Arezo, per lo tuo piccolo argomento ài barattato il tuo onore e menovato il tuo podere, distrutti li tuoi seguaci e aleniata la fonte dello 'mperio».