0.1 introducimenti, introducimento.
0.2 Da introdurre.
0.3 Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.): 3.
0.4 In testi tosc.: Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Atto di avviare o preparare (qsa). 2 Ammaestramento, esempio. 3 [Nel discorso:] atto di fare menzione (di qsa o qno). 3.1 Anticipazione che prepara e preannuncia ciò che seguirà.
0.8 Diego Dotto 30.12.2013.
1 Atto di avviare o preparare (qsa).
[1] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Eb 7, vol. 10, pag. 372.2: [19] Veramente niuna cosa menò a compimento la legge vecchia, ma fu introducimento di migliore speranza, per la quale approssimiamo a Dio. || Cfr. Eb., 7.19: «introductio vero melioris spei».
[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 21, pag. 174.6: e simigliantemente per dimostrare che, sanza sensibile introducimento di lei [[scil. colpa]], sí come d'alcune altre passate e seguenti, propiamente non si possa chiarire.
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 8, pag. 563.25: del tutto a seguitar Pallade mi disposi, le cui sottili vie ad imaginare, questo bosco mi prestò agevoli introducimenti, per la sua solitudine.
3 [Nel discorso:] atto di fare menzione (di qsa o qno).
[1] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 56, pag. 298.39: né di', per introducimento de parole d'alcun savio né per exemplo di storie, informare l'anemo del segnore a cosa chi no se convegna...
3.1 Anticipazione che prepara e preannuncia ciò che seguirà.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 53, pag. 620.35: ciò che davanti detto avemo poco è a quello che dire intendiamo, necessario di sapere, ma vuolsi credere, e è introducimento a ciò che dire vi credo appresso...