INTRODURRE v.

0.1 entradusela, entroducente, entrodure, entrodutte, entrodutto, entroduxe, interdotto, interduciendo, intradotto, intreddotti, intredotta, intredotto, introdducie, introdotta, introdotte, introdotti, introdotto, introduca, introducaci, introducano, introduce, introducea, introduceano, introducelo, introducendo, introducente, introducerà , introducerai, introduceranno, introducere, introduceròe, introducesi, introducesse, introducessero, introduciamo, introducie, introducielo, introduciri, introducissi, introducono, introducta, introductu, introdugando, introdu'mi, introdur, introdure, introdurrà , introdurre, introduse, introdusse, introdussela, introdussemi, introdussero, introdusseru, introdussi, introdussiru, introdussono, introduta, introduto, introdutta, introdutte, introdutti, introdutto, introduxe, introduxella, introduxendo, introduxeno, intruduxe, 'ntroduce, 'ntroducente, 'ntrodurrà , 'ntrodussi; a: introducemi, introducenti.

0.2 Lat. introducere (DEI s.v. introdurre).

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 2.5 [5].

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.); Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.).

In testi sett.: Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).

In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Le poche e isolate forme con intra, inter, intre, att. perlopiù nel Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), sono formazioni occasionali, in parte rifatte sul fr. entre.

0.7 1 Fare entrare (qsa) in un luogo. [In partic.:] infilare, inserire (in partic. in un luogo angusto o chiuso). 1.1 Fig. Mettere in uso; diffondere (in un àmbito circoscritto); instaurare. 2 Fare entrare, condurre, guidare (qno) in un luogo (gen. angusto o chiuso). 2.1 Condurre e accogliere in un luogo fornendo ospitalità. 2.2 Fare entrare di nascosto o sconvenientemente in un ambiente. 2.3 Fare comparire, portare (qno) alla presenza di qno. 2.4 [Dir.] Presentare (un testimone o una prova) in un'azione giuridica. 2.5 Fig. Avviare (qno) a un sapere o a un'abilità; ammaestrare, istruire (qno). [In partic.:] instillare in qno (un valore). 3 [Nel discorso, o specif. nella finzione narrativa o nell'azione scenica:] inserire il tema, l'argomento di cui si parla; presentare o fare comparire per la prima volta; menzionare, nominare. 4 Pron. Entrare, penetrare (anche fig.).

0.8 Diego Dotto 30.12.2013.

1 Fare entrare (qsa) in un luogo. [In partic.:] infilare, inserire (in partic. in un luogo angusto o chiuso).

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 228.22: ma, con stilo fato un forame sotto la fiamma, amorzado fo per quel forame, siando li introduto l'aere.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 30, vol. 1, pag. 271.31: s. Agostino assomiglia il timore alla setola, la quale lo calzolajo congiunge allo spago, in ciò che come per quella setola s' introduce lo spago...

[3] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 4, vol. 1, pag. 469.18: [16] lo sacerdote, il quale è unto, introdurrà dello suo sangue nel tabernacolo della testimonianza.

1.1 Fig. Mettere in uso; diffondere (in un àmbito circoscritto); instaurare.

[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 5, pag. 619.3: Chi avrebbe potuto introducere nel mondo questo nuovo modo di morire, se non Gesù Cristo Figliuolo di Dio?

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 10, proemio, pag. 169.29: ma a noi non è licito per nostro arbitrio, cosa che pertenga a ffede, di nuovo introducere, nè anche eleggere...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 65.20: Marcu Scauru lu vestimentu di la scena, qui era di tuniki africani russi, introdussi, unu cultu di nobili maynera di vestime[n]ti.

[4] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 10, pag. 73.25: che, come dice s. Agostino, questa vanità, anzi iniquità dell' arti magiche, per inganno di molti spiriti è introdotta nel mondo.

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 324, pag. 250.11: Orfeo fu il primo il quale introdusse in Grecia i sacrifici di Libero padre...

[6] Epist. a Quinto volg., XIV (tosc.), Prosa, pag. 20.13: quanta pecunia sarebbe quella che monterebbe se a ciascuno che facesse i giuochi a Roma, la qualcosa era già introdotta, altrettanta se ne desse? || Cfr. Cic., Q. fr., I, 1, 26: «quod erat iam institutum».

[7] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 34, pag. 204.16: le guardie sono lo timore e la purità del cuore, li suoi dilettori introducenti.

1.1.1 [In partic.:] forgiare.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 27, pag. 594.7: Qui per comparazione di qualunque cosa che per sua dignitade e bellezza data da natura, od introdutta per artificio, sì come per pintura o per intaglio, mostra la ineffabile bellezza e dignitade della teologia.

1.1.2 [Dir.] Fare entrare in vigore (una norma giuridica); prendere una deliberazione.

[1] f Bart. da San Concordio, Catilinario volg., a. 1313 (pis.>fior.), Cap. 37, pag. 97.17: Allora fu introdotta la legge Porzia e altre simili... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 117, pag. 68.11: Onde dice Valerio: dopo queste leggi tostano giudicio s'introdusse nel quale s'investigava tra savie e chiarissime persone della ragione del triunfare.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 5, vol. 2, pag. 210.26: con zò sia cosa que issu introducissi murtalissimi ligi a la republica, di dari la citati et di appellari a lu populu quilli qui non avissiru vulutu mutari la citati...

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 12, par. 15, pag. 241.12: Ché chatuno puote lodevolemente rinunziare al diritto per lui intradotto secondo l'umane leggi ne a benificio di diritto è costretto alquno malgrado il suo secondo alquna leggie.

[5] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), Dubbia 1, pag. 507.21: Ma lla dicretale di papa Nicola fu introducta sì come comendativa e dichiarativa della regola de' frati Minori.

2 Fare entrare, condurre, guidare (qno) in un luogo (gen. angusto o chiuso).

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 204.22: ello se mudà alli Lombardi e introdusse quelli in Ytalia...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 23, pag. 436.14: La femmina pazza per la morte del piccolo ed unico fanciullo, ed alienata per la patita necessitade, introdusse li uomini nel suo cenaculo...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 35.18: E cuntatulu, da poy statu a lu iocu, a quilli qui sedianu con sicu, a la perfini acadiu que a lu locu proximu a quillu cavaleri Ateriu lu retiariu fu introductu a lu campu cu mirmiliuni.

[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 20, pag. 649.30: nì alcuna gente, in le dicte provincie e terre della Ghiesia o alcuna d'esse, a guerra disposta et introducere, receptare o a llui prestare jntrata...

- Fig.

[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 20, vol. 2, pag. 315.30: perciocchè Egli spiritualmente parlando libera lo suo popolo della servitù, e della confusione del peccato, e introducelo per suo merito nella Terra di vita eterna...

[6] Laude cortonesi, XIV (tosc.), 65.104, vol. 1, pag. 474: Doppo ei tre dì el Signore / prese l'anima col corpo, / e commo ver amadore / entradusela nell'orto, / là duv'ell'è giont'al porto / de gloria eternale.

[7] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 12, pag. 84.19: Introducemi e amette in nella cella del tuo amore...

2.1 Condurre e accogliere in un luogo fornendo ospitalità.

[1] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 14, pag. 80.15: Allora s. Piero con carità gli ricevette, e introdusse nell' albergo predetto, e 'l seguente dì si partì, e andossene con loro...

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 6, pag. 119.37: e loro lietamente ricevette e al suo convito, il quale ancora al mezzo non era, gl'introdusse.

[3] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 24, vol. 1, pag. 119.20: [32] E sì lo introdusse in casa, e sì discargò i cammelli, e diede loro paglia e fieno, ed acqua a lavare i piedi de' cammelli e degli uomini ch' erano venuti con lui.

2.2 Fare entrare di nascosto o sconvenientemente in un ambiente.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 15, pag. 360.2: chi avessi costoro due così sfrenati introdutti [ov'] era tanta pudicizia e sobrietade, sarebbe stata cotale maraviglia, quale introducere ora tra tanti disordinati, svergognati, lussuriosi, avari, vanagloriosi, gulosi, superbi, il valentissimo uomo Cincinato, e la castissima Cornilia...

[2] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Gal 2, vol. 10, pag. 201.11: [4] E questo fece solamente a cagione de' falsi fratelli introdotti, li quali sotto entrarono a ispiare la nostra franchezza e la nostra libertà la quale avemo in Iesù Cristo... || Cfr. Gal., 2.4: «propter subintroductos falsos fratres».

2.3 Fare comparire, portare (qno) alla presenza di qno.

[1] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 4, 13-27, pag. 106.6: e però la mattina andò ad Ariot e disse che none uccidesse li savi di Babillonia: imperò ch'elli voleva dire lo sogno al re. Allora Ariot lo introdusse al re...

[2] Torini, Rime, 1342/98 (fior.), [a. 1398] 12.11, pag. 371: L' anime nostre - come la divina / parola sona - questa, in tra le amate / figlie del sommo re, più ch' altra amando, / ne 'ntrodurrà nel suo vago cospetto.

[3] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Dan 2, vol. 8, pag. 19.13: [24] Dopo questo Daniel andò ad Arioc, il quale il re avea constituito che perdesse li savii di Babilonia, e sì li disse così: li savii di Babilonia non perdere, introdu'mi nel cospetto dello re, e narrerò al re quello che lui vuole sapere.

- [Con sottinteso erotico].

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 1, pag. 272.9: e con avveduto pensiero a me lo 'ntrodussi e con savia perseveranza di me e di lui lungamente goduta sono del mio disio.

2.3.1 Fare accedere (qno) in un luogo istituzionale, al cospetto di un collegio.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 58.5: foru introdutti a lu palazu segundu la custuma di Rumania, et illocu ficeru sua messagiria. || Cfr. Val. Max., II, 2, 5: «in theatrum, ut est consuetudo Graeciae, introducti».

[2] f Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (fior.), L. IV, cap. 57, vol. 5, pag. 319.15: Queste legazioni furono da C. Scribonio pretore urbano introdotte in senato... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXXIV, 57, 3: «Eae legationes a C. Scribonio praetore urbano in senatum introductae sunt».

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 19, pag. 46.29: Costui, usata la milizia, per P. Cornelio Silla pretore fu introdotto in senato... || Cfr. Liv., XXV, 19, 10: «in senatum introductus».

2.4 [Dir.] Presentare (un testimone o una prova) in un'azione giuridica.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 5, vol. 1, pag. 386.29: Et giurino li giudici, a' quali li piati si commettono, personevolemente essere presenti a la examinatione de' testimoni, e' quali s'introducono ne li piati a lloro commessi.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 66, vol. 1, pag. 411.27: et introdutta la carta de la guarentigia del devito non si possa opponere alcuna excetione...

[3] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 38, par. 3, vol. 1, pag. 411.11: Gle testemonia veramente egl quagle le parte entrodure vorronno denante dagl'arbetre, la podestade e 'l capetanio e 'l giudece d'alcuno de loro costrengano dare testemoniança a la vertà.

2.4.1 Estens. [Con rif. a un'argomentazione].

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 26, pag. 566.9: Questa risposta dell'Autore è chiara, dove dice, che le prove introdutte per argomenti filosofici, e l' auturitade della santa Scrittura, il fecero riconoscere ad amare Iddio.

2.5 Fig. Avviare (qno) a un sapere o a un'abilità; ammaestrare, istruire (qno). [In partic.:] instillare in qno (un valore).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 11, pag. 144.24: Ché 'l padre die imprèndare ed introducere ei figliuoli a sapere l'opere della cavallaria, ed apprèndare le scienze...

[2] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 10.14, pag. 672: Ora desio saper d'Amor principio, / se da materia o forma fo produtto, / che fanno onne terrestro a sé mancipio; / o s'ei fu fatto pur per sé condutto, / o de ciascuno o nullo participio / cercando vo, per esser entrodutto.

[3] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 290.30: e in tre lingue, ebrea, greca e latina, e in Roma sofficientemente ammaestrato e dotto, e nella divina Scrittura in Gostantinopoli appo Gregorio Nazianzeno pienamente introdotto...

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 19, par. 4, pag. 117.28: e lloro comandò predichare quella verità la quale elli avea insengnata e in quella gl'avea introdotti.

2.5.1 Estens. Spingere, indurre (a subire o a fare qsa).

[1] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 5, pag. 130.11: Avea digiunato quaranta dì e quaranta notti, imprima che fosse introdotto a essere tentato dal Demonio...

[2] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 13, pag. 154.71: A Eva fu commessa la guardia del pomo; e così prima si lasciò ingannare al serpente, e lasciossi inganare a fiera e non a natura umana, e poi introdusse l'uomo a disubidire.

2.5.2 Pron. Agire seguendo volontariamente una det. condotta.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 8, pag. 142.13: ma se voi sapeste, che voi doveste longiamente vivare, e voi vi tolleste la vita per lo servaggio schifare, sì ne dovreste essere lodati; et a ciò risponderò io altresì: grande lode à di quà come di là, se noi ne introduciamo almeno di nostra volontà.

3 [Nel discorso, o specif. nella finzione narrativa o nell'azione scenica:] inserire il tema, l'argomento di cui si parla; presentare o fare comparire per la prima volta; menzionare, nominare.

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 45, pag. 128.2: Per agrandir homo [grandeça] de soa parte non dé agrandir voluntate [de] signor ad quel ke non sia raxone, [né], p[er] introdur exemplo d'alcun savio, dé informar l'animo del signor a quel ke ne se convegna...

[2] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 171, pag. 873.15: Qui il poeta, facendo sua orazione, introduce Appollo.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 9, 1-9, pag. 258, col. 2.9: Puoscia introduxe una fabula poetica d'una Meduxa...

[4] Gl Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 266.23: Introduce qui l'Autore, o vero fa menzione della battaglia...

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 2, vol. 2, pag. 111.13: Lu quali introdussi in una sua poetria que Pericles lu atheni[si] era riturnatu da lu infernu et prufetizava ca non se convenia nutricari lu liuni intra la citati...

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, Accessus, par. 20, pag. 5.13: E, appresso, dell'arte spettante al comedo: mai nella comedìa non introducere se medesimo in alcuno atto a parlare; ma sempre a varie persone...

- Sost.

[7] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 8, proemio, pag. 108.1: e noi diremo, che questo introducere di questo antico serpente [si] è, perchè l' Autore ebbe qui doppia considerazione...

4 Pron. Entrare, penetrare (anche fig.).

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 235.4, pag. 277: I' era tra 'l calor ch'a morte induce, / quand'ebbi la tua metrica vivanda, / volgendomi per doglie d'ogni banda, / come fa 'l morbo dove s'introduce.