0.1 translatato, traslatata; f: translatati.
0.2 V. traslatare.
0.3 Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 [Di un testo:] trasferito in una lingua diversa da quella originaria; in traduzione. 2 Che rinvia al vero significato della rappresentazione di una realtà, diverso da quello letterale o referenziale.
0.8 Diego Dotto 30.12.2013.
1 [Di un testo:] trasferito in una lingua diversa da quella originaria; in traduzione.
[1] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), Prologo, pag. 3.23: Questo cherico, veggendo la profezia tra[sla]tata e ricordandosi che ogni cosa era così [adi]venuta come era scritta...
[2] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Prol. Pentateuco, vol. 1, pag. 18.6: pregante ch' io gli mandassi il translatato Pentateuco, cioè li cinque libri di Mosè, del parlare ebreo in latina lingua all' orecchie delli nostri.
2 Che rinvia al vero significato della rappresentazione di una realtà, diverso da quello letterale o referenziale; figurato.
[1] F S. Agostino volg., XIV (tosc.), L. 17, cap. 5: e dicesi a Dio, sotto all'ombra delle tue alie difendi me: acciò che li uomini intendano essere dette queste cose di quella ineffabile natura, non per propri, ma per translatati vocaboli. || Gigli, Della città di Dio, vol. VII, p. 38.