TRASLAZIONE s.f.

0.1 tralazione, trallazioni, tranlazione, translaciuni, translatione, translationi, translazione, translazioni, traslacione, traslatione, traslazione, traslazioni, trasslazione, ttranslazione; a: traslassione.

0.2 Lat. translatio (DEI s.v. traslazione).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 3.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pis., 1330 (2).

In testi sett.: Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. traslazione dell'impero 2.1.

0.7 1 Trasferimento da un luogo a un altro. 1.1 Trasporto (del corpo di un defunto o di una reliquia) da un luogo a un altro (anche fig.). [Eccles.] Estens. Festività religiosa in cui una comunità di fedeli commemora l'evento corrispondente. 1.2 Atto di condurre (in un mondo ultraterreno). 1.3 Atto di allontanare a forza (qno). 2 Atto o evento con cui viene trasferito da un soggetto a un altro (un potere, un diritto, una carica, ecc.). Estens. Rivolgimento politico. 2.1 Atto con cui si trasferisce il potere supremo che spetta all'imperatore in quanto erede legittimo dell'impero romano da un luogo a un altro, da un sovrano a un altro. 2.2 [Dir.] Atto con cui si trasferisce la titolarità di un bene o di un diritto da un soggetto a un altro. 3 [Dir.] In un'azione giuridica, discussione sulla legittimità e rimozione di uno degli elementi fondanti del processo o di uno dei suoi partecipanti. 4 Operazione con cui si trasferisce il contenuto di un testo scritto in una lingua diversa da quella originaria; traduzione. Estens. Testo derivato dall'operazione corrispondente. 4.1 [Con rif. a una parola]. 5 [Ret.] Figura retorica che consiste nel sostituire il significato referenziale di una parola con un altro; translatio. 6 [Ret.] Figura retorica che consiste nell'accostare due parole che formano un'asserzione contraddittoria. 7 Estens. Atto di cambiare forma, di mutare aspetto; metamorfosi.

0.8 Diego Dotto 30.12.2013.

1 Trasferimento da un luogo a un altro.

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 28, 22-33, pag. 671.10: e questo toccando generalmente, infine a la traslazione de la corte a Vignone.

1.1 Trasporto (del corpo di un defunto o di una reliquia) da un luogo a un altro (anche fig.). [Eccles.] Estens. Festività religiosa in cui una comunità di fedeli commemora l'evento corrispondente.

[1] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 68, par. 1, vol. 2, pag. 120.13: Conciosiacosaché spesse fiade avengaké al tempo ke se fonno le processione overo lumenarie, cioè en la vigilia e 'l dì de la festa del beato Herculano e en la vigilia de l'asumptione de la beata Maria vergene e en la vigilia del beato Gostanço e en la vegilia de la translatione de sancto Stefano...

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 94, S. Jacopo maggiore, vol. 2, pag. 818.22: Dicollato che fu san Jacopo, li discepoli suoi, sì come dice Joanni Beleth, il quale ditermina diligentemente questa traslazione, si tolsoro di notte il corpo suo per paura di giuderi...

[3] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Prol. Dan, vol. 8, pag. 8.8: Il qual fu deriso dal giudeo, dimostrando per lo testo di Ezechiele, ch' ella non fu translazione corporale, ma spirituale.

1.2 Atto di condurre (in un mondo ultraterreno).

[1] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Eb 11, vol. 10, pag. 388.2: [5] E per la fede simigliantemente fu Enoc transportato in paradiso perchè egli non morisse, e non si trovava; e perchè Dio il translatò, costui avanti la translazione aveva testimonio aver piaciuto a Dio.

1.3 Atto di allontanare a forza (qno).

[1] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 35, pag. 215.4: Salatiel gennerò Zorobabel, che viene a dire 'principe di traslassione'; donde esca per ramo quando Cristo cacciava le dimonia, faccendole traslatare.

2 Atto o evento con cui viene trasferito da un soggetto a un altro (un potere, un diritto, una carica, ecc.). Estens. Rivolgimento politico.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 91, vol. 1, pag. 402.11: e simigliante molte mutazioni e traslazioni di parti, per cagione di quella del Regno, avennero a più città di Toscana e di Lombardia...

[2] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 22, pag. 103.15: et fu translatata la Ecclesia di Trayna ad Missina. Pensu eu, frati Simuni, chi chista translationi non fuy fatta sencza grandi causa...

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 10, par. 3, pag. 51.29: «Translato enim sacerdotio, necesse est ut legis translazio fiat», cioè a ddire che quando la dingnità del prete sovrano è ttrasslatato, neciessitade è che ttranslazione della leggie sia fatta.

2.1 Atto con cui si trasferisce il potere supremo che spetta all'imperatore in quanto erede legittimo dell'impero romano da un luogo a un altro, da un sovrano a un altro.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 30, par. 7, pag. 517.7: lo 'nperio di Roma di creci ne li alamanni nella persona del grande Charlo essere stato trasslatato ragionevolemente o giustamente, sia sopposato al presente; che di questa translazione, come di fatto ell'à procieduto, noi avemo a ddire inn un altro trattato.

- Traslazione dell'impero.

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 30, par. 7, pag. 517.8: Di questo appare sia dunque la trasslazione dello 'nperio de' creci nelli alamanni ragionevolemente essere stato fatto...

2.2 [Dir.] Atto con cui si trasferisce la titolarità di un bene o di un diritto da un soggetto a un altro.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 456, vol. 1, pag. 299.9: alcuna alienatione, obligagione o vero vendigione o vero translatione del detto castello o vero giurisditione d'esso...

[2] Stat. pis., 1330 (2), cap. 132, pag. 579.27: si faccia u fare si possa per alcuno tempo alcuna restitutione, concessione, u alienassione, u vero translatione in feo...

[3] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 28, par. 1, vol. 1, pag. 394.28: E se non se podesse provare de la alienatione overo traslatione de la posessione enn altruie...

3 [Dir.] In un'azione giuridica, discussione sulla legittimità e rimozione di uno degli elementi fondanti del processo o di uno dei suoi partecipanti.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 89.14: Ma quando la causa pende di ciò che non pare che quella persona che ssi conviene muova la questione, o non la muove contra cui si conviene, [o non appo coloro che ssi conviene,] o non in tempo che ssi conviene, o non di quella lege o di quel peccato o di quella pena che ssi conviene, quella constituzione à nome translativa, però che ll' azione bisogna d' avere translazione e tramutamento.

4 Operazione con cui si trasferisce il contenuto di un testo scritto in una lingua diversa da quella originaria; traduzione. Estens. Testo derivato dall'operazione corrispondente.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 14, pag. 134.1: Quello che Aristotile si dicesse, non si può bene sapere, di ciò, però che la sua sentenza non si truova cotale nell'una translazione come nell'altra.

[2] F Zanobi da Strada, Moralia (ed. Porta), a. 1361 (tosc.), ep. a Leandro: Ancora intendo di sporre secondo la nuova traslazione. Ma quando alcuna fiata per pruova fusse bisogno, ora prendo testimonii della nuova, ora della vecchia, acciò che, come la sedia apostolica, nella quale per l'autorità di Dio io ho presidenzia, usa l'una e l'altra, così la fatica del mio studio sia fortificata di ciascuna. || Porta, Zanobi, p. 7.

[3] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 89, col. 1.47: Item nella terza translazione di santo Dionisio è iscritto nella sua mistica teologia, che l'anima per la unione dell'amore, la quale è affettiva del vero cognoscimento si unisce a Dio intellettualmente...

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 5, vol. 2, pag. 75.14: a lu quali salmu lu hebreu avi tali titulu: «In finem salmus David pro assumpcione, seu suscepcione, seu pro cerva matutina» (kistu titulu eu no l' aiu beni correctu, ka eu non aiu li libri scolastiki li quali recitanu la vera translaciuni)...

[5] Esopo ven., XIV, Prologo, pag. 5.1: Incomincia il prologo sovra la traslacione de Esopo de gramatica in volgare.

4.1 [Con rif. a una parola].

[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 18, ch., pag. 199.30: Ma nel libro d'Albumasar, ove tracta delle Congiuntioni delle pianete, l'una traslatione hae assub, l'altra hae fuoco bianco.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 67, Ascensione, vol. 2, pag. 615.19: il quale monte secondo un'altra traslazione è detto monte di Tre Lumi...

5 [Ret.] Figura retorica che consiste nel sostituire il significato referenziale di una parola con un altro; translatio.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 59, pag. 131.9: Ben'è vero, ch'i' truovo traslazioni di parole: i' vi truovo simiglianze, l'uso delle quali, se per alcuno ci è negato, e giudica, e vuole, ch' elle sieno consentite solamente a' Poeti... || Cfr. Sen., Ep., VI, 59, 6: « Invenio tamen translationes verborum».

[2] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 23, 25-39, pag. 632.11: qui si pone per la Luna, ride; cioè risplende: è traslazione colore retorico...

- [Con connotazione neg.].

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 114, pag. 375.26: Tu mi domandi, perché in alcun tempo fu usata corrotta maniera di parlare, e come gl'ingegni degli uomini s'inchinarono ad alcuni vizj, [[...]], e perché in alcun tempo l'uomo usava securamente la forza della traslazione. || Cfr. Sen., Ep., XIX, 119, 1: «quae translationis iure uteretur inverecunde».

6 [Ret.] Figura retorica che consiste nell'accostare due parole che formano un'asserzione contraddittoria. || Prob. per scambio con permutatio (o antimetabole).

[1] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 20, 88-99, pag. 573.25: E vinta vince, colore rettorico che si chiama traslazione per litem et contrarietates, quando lo supposito contradice al verbo, come appare nel predetto detto, cioè che vinta vince con sua benenanza.

7 Estens. Atto di cambiare forma, di mutare aspetto; metamorfosi.

[1] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 19.14, pag. 47: Pensa che tu sey huom per la ragione, / la qual convien che ti sia principale / duce et guverno; et s'el ti ven a meno / questa parte, tu sei bruto animale: / seguendo il senso, curi senza freno, / et de huom in cervo fai traslatione.