TESTESO avv.

0.1 testeso.

0.2 Da teso teso, locuz. con avv. raddoppiato in funzione enfatica (Nocentini s.v. testé).

0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.); Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.); Doc. prat., 1305.

In testi sett.: Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

N L'att. in Francesco da Buti è cit. dantesca.

0.7 1 [Rif. ad eventi in stretta connessione con il presente discorsivo:] nella fase in corso, adesso. Estens. all'istante, velocemente. 1.1 [Con rif. ad un passato recente:] poco prima, precedentemente.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 30.12.2013.

1 [Rif. ad eventi in stretta connessione con il presente discorsivo:] nella fase in corso, adesso. Estens. all'istante, velocemente.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. IV, cap. 62, pag. 300.16: «Adopera adu(n)que p(er) l'altro secolo secondo ke tu dovessi morire testeso», seco(n)do ke disse uno filosofo.

[2] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 8, pag. 499.5: Certo cioe non mi dovarebbe avenire. E sì 'l vorei io avere testeso longhesso mene per sapere ch'elli mi farebbe e s'elli mi saprebbe richiedare.

[3] Doc. prat., 1305, pag. 452.27: Anche sappiate che già è due mesi co(n)tinuame(n)te e testeso al p(re)sente lo decto s(er) Falcone è stato e stae i(n) Pistoia ed in Castillione...

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 4, pag. 604.1: Deh aspettati un poco: egli dee venir qui testeso uno che ha pegno il mio farsetto per trentotto soldi...

[5] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 21, 112-120, pag. 512.19: perchè la tua faccia; cioè di te Dante, testeso; cioè al presente...

[6] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 7, par. 16, comp. 62.93, pag. 152: ma ora, ripensando / che l'uom troppo parlando / vien ripreso, / per non star più suspeso, / concluderò testeso / mie parole.

1.1 [Con rif. ad un passato recente:] poco prima, precedentemente.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 21.113, vol. 2, pag. 365: e «Se tanto labore in bene assommi», / disse, «perché la tua faccia testeso / un lampeggiar di riso dimostrommi?».

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 15.90, pag. 46: Ben fu per lui il paese difeso; / sette e trent'anni visse in sua possanza; / d'Aremol nacque, ch'io nomai testeso.

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 9, pag. 491.24: «Or che avesti, che fai cotal viso per ciò che io t'ho tratti forse sei peli della barba? Tu non sentivi quel ch'io, quando tu mi tiravi testeso i capelli!»

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 85, S. Paolo, vol. 2, pag. 744.11: «Non crediate che noi vi perseguitiamo, ma volemo essere battezzati da voi, sì come Paulo ci disse, lo quale noi vedemmo testeso orare con voi».