STIZZA s.f.

0.1 istizza, stiçça, sticza, stiza, stizza.

0.2 V. stizzo.

0.3 Memoriali bologn., 1279-1300, [1293]: 2.

0.4 In testi tosc.: Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.); Boccaccio, Corbaccio, 1354-55.

In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300, [1293].

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.).

0.7 1 Fig. Sentimento d'irritazione e di contrarietà (nei confronti di qno o di una situazione), di norma inconsulto e momentaneo. 1.1 Fig. Fervore, violenza di sentimenti. 2 [Med.] Malattia della pelle che causa lesioni cutanee e prurito.

0.8 Diego Dotto 30.12.2013.

1 Fig. Sentimento d'irritazione e di contrarietà (nei confronti di qno o di una situazione), di norma inconsulto e momentaneo.

[1] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 32, pag. 168.28: e gittollisi a dosso e preseli el capo, e per stiçça el mangiò e róse in fino al ciaravello...

[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 321-30, pag. 96.10: e porto ferma opinione che se alla fine uccisa non avesse o quella o un' altra la quale avesse creduto essere quella, ella sarebbe di stizza e di veleno scoppiata.

[3] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (castell./tosc.), L. XV, cap. 52, pag. 706.15: Antonio e Cleopatras ciò vedendo, che de la pugna erano perditori, presero el veneno e per stizza se uccisero. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; un altro ms.: «per forza overo stiza».

1.1 Fig. Fervore, violenza di sentimenti.

[1] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 392, col. 3.10: Catalina se inbriaca de sticza, in fra li nimici se mette como lopo affamato, facendovene grande maravelgia.

2 [Med.] Malattia della pelle che causa lesioni cutanee e prurito.

[1] Memoriali bologn., 1279-1300, [1293] 41.6, pag. 79: No ·l descrediti, ché l'azo sentita / putente e bruta asa' plu che la stiza: / a zascun omo de servir se 'nvita...

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 177, pag. 441.21: E qual caso di morte più nuovo che esser preso e morto un lupo, per aver messo la coda nel cocchiume d' una botte, grattandosi della rogna, o della stizza, come addietro nella novella è fatta menzione?