STIZZO s.m.

0.1 stiço, stiz, stizo, stizzi, stizzo.

0.2 Da tizzo non att. nel corpus, ma cfr. tizzone.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

0.5 Forse anche s.f. (stiz ma ms. stiza) in Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); si tratterà prob. di un errore del ms.

0.7 1 Pezzo di legno o di altro materiale incandescente, sottoposto a combustione. 1.1 Pezzo di legno o di altro materiale già bruciato dal fuoco.

0.8 Diego Dotto 30.12.2013.

1 Pezzo di legno o di altro materiale incandescente, sottoposto a combustione.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 447, pag. 116: Li og en pur fog ardente, dond par ke illó dalfina, / Ke stizan le filapole apres con tal rüina / Com stiz de ferr cosente ke buie in la fusina... || Cfr. 0.5.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 13.40, vol. 1, pag. 212: Come d'un stizzo verde ch'arso sia / da l'un de' capi...

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 3.3509, pag. 333: Perché ciangotta la fiamma nel stizzo, / E perché l'uomo subito la smorta?

[4] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 25, 16-30, pag. 518, col. 1.32: lo stiço tornado al fogo...

[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 13, pag. 246.21: Como d'un stizo etc.. E questo è naturale quando un legno verde se pone al foco da l'un de li capi...

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 13, 31-45, pag. 354.20: quando si mette el mezzo nel fuoco gieme e sufola dall'uno, che dall'altro; cioè capo, gieme; quello stizzo...

[7] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 25, 16-30, pag. 595.32: Si consumò al consumar d'un stizzo; cioè d'uno tissone articaato, forse artificiato.

1.1 Pezzo di legno o di altro materiale già bruciato dal fuoco. || O lo strumento di ferro con cui si rattizza il fuoco?

[1] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 21, pag. 53.10: (E) en questa Furlinfa(n) me començà clamar en p(ro)va (e) dir: "Ven de fora!". (E) en questa e' bra(n)chai 1 stiço e sì li dei.