TRANQUILLARE v.

0.1 tranquilar, tranquilla, tranquillà , tranquillalli, tranquillando, tranquillar, tranquillare, tranquillaro, tranquillassono, tranquillata, tranquillati, tranquillato, tranquillava, tranquille.

0.2 Lat. tranquillare (DEI s.v. tranquillare).

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 2.

0.4 In testi tosc.: Novellino, XIII u.v. (fior.).

In testi sett.: Legg. S. Caterina ver., XIV in. Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

N L'att. in Jacopo della Lana è una cit. dantesca.

0.7 1 Non muoversi o tendere a non presentare alcun segno di movimento o cambiamento (per moto proprio o indotto). 1.1 Sostare in un luogo riposandosi. 1.2 Fare riposare (qno). 1.3 Opporre ostacoli all'avvio (di un'azione); fare temporeggiare; differire, rinviare. 2 Stare in una condizione priva di turbamenti e preoccupazioni (anche pron.). [In partic.:] godere della beatitudine eterna. 2.1 Rendere privo di difficoltà o di preoccupazioni. 3 Rendere soddisfatto, appagato.

0.8 Diego Dotto 30.12.2013.

1 Non muoversi o tendere a non presentare alcun segno di movimento o cambiamento (per moto proprio o indotto).

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 92.31, pag. 392: son tranquillati i venti - de li passati tempi, / fatta è la pace del temporegiare.

[2] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 1293, pag. 298: Per la vertù divina - lo mare è tranquillà / pare adesso il çorno - cun gran serenità...

1.1 Sostare in un luogo riposandosi.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 99, pag. 348.8: A un suo compagno ne 'ncrebbe: fece tanto, che lo menò a un suo bellissimo luogo, e là tranquillaro quindeci dì.

1.1.1 Sost. Riposo.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 14.6, pag. 47: Certo il vïaggio ne parrà minore / prendendo un cosí dolze tranquillare, / e già mi par gioioso il ritornare, / audendo dire e dir di suo valore.

1.2 Fare riposare (qno).

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 84, vol. 1, pag. 160.14: E cominciolli prima a convitare e tenerli in desinari e in cene, e tranquillalli d'oggi i· domane...

1.3 Opporre ostacoli all'avvio (di un'azione); fare temporeggiare; differire, rinviare.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 97, vol. 1, pag. 183.12: con diverse e nuove cagioni tranquillava e mettea indugio col séguito de' cittadini della sua setta, che 'l Comune di Firenze non avesse la guardia...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 20, vol. 1, pag. 226.14: e incontanente li mandarono a Milano, imponendo loro, che della volontà dell'arcivescovo no· ssi rompessono, ma tranquillassono il fatto.

2 Stare in una condizione priva di turbamenti e preoccupazioni (anche pron.). [In partic.:] godere della beatitudine eterna.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.446, pag. 171: de lo 'ntelletto, Spene e alta Amistate / Mundicia de core ò generata; / de la Sapienzia e Caritate / la Pace 'n core sì è tranquillata.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 79.143, pag. 393: Lantor penssai contrastà l'ira, / chi monti mai deré se tira, / e fuzir rixe e rimor, / bjasteme, odio e rancor; / e esser pjam e queto / e como agnelo mansueto; / pacificar e tranquilar / se vise alcum mar dir ni far.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 9.115, vol. 3, pag. 150: Or sappi che là entro si tranquilla / Raab; e a nostr' ordine congiunta, / di lei nel sommo grado si sigilla.

[4] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 9, 109-117, pag. 223, col. 1.2: Si tranquilla Raab; or sapi che a questa Raab, sí com'è scritto in libro de Josuè, sie era una meretrice...

[5] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 9, 109-117, pag. 296.9: cioè dentro a quello splendore, si tranquilla; cioè si riposa, Raab...

2.1 Rendere privo di difficoltà o di preoccupazioni.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 12.14, vol. 2, pag. 193: ed el mi disse: «Volgi li occhi in giùe: / buon ti sarà, per tranquillar la via, / veder lo letto de le piante tue».

[2] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 69.1, pag. 237: Tanto 'l diletto l' avea tranquillato, / di Mensola cercare, e poi di quelle / ninfe che nel vallone avea trovato / istare all' ombra di fresche ramelle, / e poi dal seguitarle trasvïato, / sol per saper di Mensola novelle, / che non s' accorse ch' egli era giá sera, / e poco giá lucea del sol la spera.

[3] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (castell./tosc.), L. XI, allegoria A, rubrica, pag. 511.17: Custui uno dì andò a sonare in uno monte, dove contemplava el corso d'una stella, e quando li era troppo tedio lu studio, per tranquillare tempo, sonava la cetira. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 12, 1-15, pag. 275.34: per tranquillar la via; cioè per far più agevile la fatica de la via...

3 Rendere soddisfatto, appagato.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Leandro, pag. 175.9: Nel fine di questa mia lettera ti priego che tu tenga ogni notte il lume in su la torre; ed infino ch' io vegna, tranquilla la tua desianza colla mia lettera, la quale piaccia a Dio ch' io tosto seguiti.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 32, pag. 74.23: E predicando per grande spazio questo valentre frate, mise gran tempo su le parti dell' Evangelio; e venendo a quella dell' usura, era molto tarda l' ora, però che era passata terza; e ciò avea fatto in prova per tranquillare la gente.