0.1 transtulando, trastulando, trastulare, trastulla, trastullando, trastullandose, trastullandosi, trastullanno, trastullano, trastullante, trastullanti, trastullare, trastullarmi, trastullarono, trastullarsi, trastullasse, trastullassero, trastullati, trastullava, trastullavano, trastullavasi, trastulle, trastullerannosi, trastullerò, trastulliamo, trastullo, trastullò.
0.2 Da trastullo.
0.3 Jacopo da Leona, a. 1277 (tosc.): 1.2.
0.4 In testi tosc.: Jacopo da Leona, a. 1277 (tosc.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.
In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).
0.7 1 Fare rallegrare e divertire (qno); rendere lieto (qno). 1.1 [Con oggetto inanimato:] trascorrere (un periodo di tempo) divertendosi con giochi e sollazzi. 1.2 [Anche con sottinteso erotico:] fare godere carnalmente. 1.3 [Con valore iron.:] straziare. 1.4 Estens. Illudere. 2 Passare il tempo divertendosi, in attività perlopiù futili, in partic. giochi e svaghi (di norma con connotazione neg.). [In partic.:] andare senza una meta precisa, camminare di qua e di là in ozio. Anche pron. 2.1 [In partic. rif. a fanciulli]. 2.2 [Con rif. a rapporti amorosi o specif. carnali]. 2.3 Vagare, andare di qua e di là. 2.4 Godere di una condizione di beatitudine. 2.5 Estens. Comportarsi, reggersi. 3 Prendersi gioco; divertirsi alle spalle.
0.8 Diego Dotto 30.12.2013.
1 Fare rallegrare e divertire (qno); rendere lieto (qno).
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 16.90, vol. 2, pag. 271: l'anima semplicetta che sa nulla, / salvo che, mossa da lieto fattore, / volontier torna a ciò che la trastulla.
[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 32, 85-99, pag. 722, col. 1.7: gli angeli che fono creati a trastullare lo colegio de paradiso.
[3] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 16, 85-96, pag. 378.2: a ciò che la trastulla; cioè che la diletta: imperò che naturalmente à desiderio del sommo bene, che è cosa lieta...
[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 15, 112-126, pag. 455.29: Che; cioè lo quale parlare, pria; cioè prima, li padri e le madri trastulla; cioè che li padri e le madri prendono diletto...
- Sost.
[5] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 95, pag. 307.29: E' non è maggior bisogno di domandare al fabbro del cominciamento della sua arte, ch'al giullare dell'arte del ballare, e del trastullare, perocché tutte quest'arti sanno...
1.1 [Con oggetto inanimato:] trascorrere (un periodo di tempo) divertendosi con giochi e sollazzi.
[1] Sacchetti, Solian mangiar, XIV sm. (fior.), 62, pag. 6: Ancor vogliàn con dolze melodia, / con istormenti e canti trastullare / la cena e 'l desinare.
1.2 [Anche con sottinteso erotico:] fare godere carnalmente.
[1] Jacopo da Leona, a. 1277 (tosc.), 1.12, pag. 208: - Ché non pensi di queste tue fanciulle, / se non che sopra ti pur miri e lisce? / Que' risponde: - Perché non le trastulle?
1.3 [Con valore iron.:] straziare.
[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 2, Sant'Andrea apostolo, vol. 1, pag. 35.3: e, non esaudendo, siano presi dal diavolo, e, presi, siano tanto trastullati, mentre che gnudi escono de le corpora non portandone seco altro che peccato".
[1] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 28.5, pag. 831: Grande sciocchezza, amico, ti trastulla / forse che la potresti comperare, / po' che tu credi per tuo lusingare / recarmi a quel ch'i' non farei per nulla.
2 Passare il tempo divertendosi, in attività perlopiù futili, in partic. giochi e svaghi (di norma con connotazione neg.). [In partic.:] andare senza una meta precisa, camminare di qua e di là in ozio. Anche pron.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 34, pag. 491.16: lo imperadore di pericolo di cotanta cosa angoscioso, andando per lo traverso del diserto non saviamente a sollazzo trastullandosi, da uno cavaliere de' nemici, che con lui s' incontrò, d' una lancia fedito morio.
[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 20, cap. 1, par. 13, pag. 331.15: Seneca, ivi medesimo. E' si dee dare riposo all' animo, e dee l' uomo trastullare in andamenti aperti...
[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 13, pag. 90.32: là ove gli cavalieri e gli alti huomini si trastullavano a tavole e a schacchi e ad altri giuochi dilettevoli.
[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 82.19: La bellezza mi noceo; però che andandome con lenti passi per trastullarmi, come io soglio, nella somma arena, lo dio del mare innamorò di me...
[5] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 28, pag. 45.24: videro li giovani latini che si trastullavano, chi coll'arco, chi col balestro, chi collo sparviere, chi col cavallo, e chi in uno modo, e chi in un altro...
[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 8, pag. 42.28: Cavalcava uno bello palafreno, vestuto con solo un guarnello, accompagnato con solo missore Marsilio. Una vastoncella in mano teneva. Per la terra iva trastullanno.
- Fig.
[7] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 2, pag. 48.17: Questa è nostra forza e natural podestade; con questo giuoco continuo trastulliamo; la rota con volubile ritondezza giriamo; le bassezze con l' altezze, l' altezze con le bassezze mutare ci rallegriamo.
2.1 [In partic. rif. a fanciulli].
[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 20, pag. 120.25: e poi apresso si vada a trastullare chogli altri fanciulli di sua etade.
[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 24, pag. 53.36: Egli avviene a noi, come a' fanciulli, quando e' veggiono alcuni, con cui sieno costumati di trastullarsi, che mettendosi in capo alcuna cosa, che gli trasfiguri, se ne spaventano.
- Sost.
[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 27, vol. 2, pag. 38.4: Ed essendo questo maestro costumato di menare i fanciulli al trastullare dinanzi dalla città...
[1] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 2 Re 6, vol. 3, pag. 198.6: [22] e trastullerò, e farommi più vile che non sono; e sarò umile negli occhii miei, e colle serve, delle quali tu hai detto, io apparirò più glorioso.
2.2 [Con rif. a rapporti amorosi o specif. carnali].
[1] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 19, pag. 97.14: e esso dragone guardava una donna, la quale donna sedeva sull' acqua e trastullavasi col Re.
[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 8, par. 16, pag. 249.6: ma io nella mia camera tra le morbide cose dilicata e usa di trastullarmi col lascivo amore, ogni piccola pena m' è grave molto.
[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 4, pag. 47.28: non sopra il petto di lei salì ma lei sopra il suo petto pose, e per lungo spazio con lei si trastullò.
[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 190, pag. 477.7: E questo non nocque punto a Gian Sega, però che ebbono a pagare molti scotti, e forse qualche altra volta si trastullò con la judea.
2.3 Vagare, andare di qua e di là.
[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 7, pag. 316.12: E ancora Aletto con nuova arte va al luogo dove cacciava Julo, e apparecchia uno bellissimo cerbio ai cani, il quale era stato nodrito dal figliuolo di Tirro e dalla sirocchia Silvia. Il dì si trastullava, ma la sera tornava...
[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 7, pag. 136.22: Lu quali chervu si trastullava tuctu lu iornu in killi parti...
[3] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 18.4, pag. 439: Mugghiando va il leon per la foresta: / per allegressa egli ha 'l capo levato, / ed ha sotto 'l caval ch'è disfrenato; / con l'orsa si trastulla e fa gran festa.
2.4 Godere di una condizione di beatitudine.
[1] Stoppa de' Bostichi, Se la Fort., XIV pm. (fior.), 99, pag. 682: Ben è saggio colui / ch' al sommo Giove l' animo dirizza / e sempre serve a lui / e per aversità già non s' adizza / e a torto non guizza / nel ben mondan ch' è nulla, / ma sempre si trastulla / a Dio servir con l' animo giocondo.
[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 50, pag. 154.4: e neuna cosa vi possa partire da Cristo diletto vostro, il quale senza neuna dubitazione è tutto nell'anima vostra, si trastulla e si gode, e faravvi giubilare e godere e vivare e morire d'amore ardentissimo della sua santa passione dolcissima.
2.5 Estens. Comportarsi, reggersi.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 37, terz. 35, vol. 2, pag. 147: Dell'altre cose promesse fu nulla, / e se 'n Toscana Carlo ebbe vergogna, / con poco onore in questo si trastulla.
3 Prendersi gioco; divertirsi alle spalle.
[1] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), son. 52.14, pag. 770: L'altra [[maniera di mentire]] sì è di que' che non sa nulla / che possa dir di colui cu' vuol male, / e 'n sé controva alcuna villania / e con be' motti fa creder che ssia / un ver chiarito, a ciascun comunale, / e dappoi se ne ride e se 'n trastulla.
[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 164, S. Cecilia, vol. 3, pag. 1459.20: Allora Valeriano disse ch'aveva veduto a tempo di ghiaccio uomini oziosi, che si trastullavano e faceansi beffe di coloro che lavoravano...