0.1 illario; f: ilario.
0.2 Fr. ant. lai || Cfr. 0.6 (N).
0.3 Tavola ritonda, XIV pm. (fior.): 1.
0.4 Att. unica nel corpus.
0.6 N Secondo Pollidori, Tavola Ritonda, vol. II, p. 96 e GDLI s.v. illario, univerbazione di il laio (fr. ant. lai). Più esattamente (Neri, La voce «lai», pp. 111-12), dal fraintendimento di .i. lai (art. un espresso con il num.): cfr. Tristan en prose, vol. IX, p. 303: «Li rois Artus en fist .I. lai qui fu apelez le lai roial»; Rustichello, Romanzo arturiano, p. 297: «Et pour Tristan seulement li roi Artus fist un lay, qui fu apelez le Lay Real». Per la forma cfr. Neri, ivi, p. 112: (il)lario (ilario in un altro ms. cit. dallo stesso) da (i)laio per analogia con l'alternanza di primaio e primario.
0.7 1 Lamento poetico (con rif. al compianto per la morte di Tristano composto da re Artù secondo la tradizione narrativa cavalleresca).
0.8 Luca Morlino 30.12.2013.
1 Lamento poetico (con rif. al compianto per la morte di Tristano composto da re Artù secondo la tradizione narrativa cavalleresca).
[1] Gl Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 133, pag. 513.2: E a quel punto, lo re Artù fece fare uno bello illario, cioè sermone; ciò volle dire il lamento, lo qual fue appellato pianto reale: e quel pianto e lamento si facea cantare in modo di sermone al grande duomo della città...