0.1 imbecille, imbecilli; a: imbicille.
0.2 Lat. imbecillis (DELI 2 s.v. imbecille).
0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.
0.4 In testi tosc.: Stat. lucch., XIV pm.; a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Privo di forze; debole, malato. 1.1 Limitato nella capacità di compiere un'azione; menomato, scarso, inadeguato. 2 Moralmente incerto, fragile; incline al peccato.
0.8 Luca Morlino 30.12.2013.
1 Privo di forze; debole, malato.
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 3.961, pag. 185: Il grosso collo di fortezza è segno; / Sottile e lungo fa timido l'uomo, / Ed imbecille come sottil legno.
[2] Stat. lucch., XIV pm., pag. 73.3: Et non mangino li frati se non due volte lo die, et la quarta feria e -l dì del sabbato et della septuagesima infino ad Pasqua non mangino carne salvo li 'nfermi et debili et imbecilli.
1.1 Limitato nella capacità di compiere un'azione; menomato, scarso, inadeguato.
[1] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 7, pag. 54.14: Dichiara che intendi per le diverse moltitudine, perché la imbicille pupilla de lo intelletto mio picciulo non lo vede.
2 Moralmente incerto, fragile; incline al peccato.
[1] F Forma di onesta vita volg., XIII ex. (fior.): le frodi e l'inganni dimostrano l'uomo essere imbecille e di poco animo. || Gamba, Forma di onesta vita, p. 38.
[2] F Saltero di Maria volg., XIV (tosc.): Il parlare tuo sustenta l'anima imbecille, e le tue labbra reficieno l'animo esuriente. || Zambrini, Salterio, p. 62.