IMBELLIRE v.

0.1 imbelisse, imbeliu, imbelliri, imbellirlo, imbellisce, imbelliscono, imbellita, inbelisse, inbeliva, inbellire, inbellisse, inbellita, inbellito, inbelluti, 'nbeliscie.

0.2 Da bello. || Il signif. 3, att. solo in Tristano Veneto, XIV, lascia presupporre un influsso del fr. ant. embelir.

0.3 F Giamboni, Della miseria dell'uomo, a. 1292 (fior.): 2; a Lucidario pis., XIII ex.: 1.1; Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: F Giamboni, Della miseria dell'uomo, a. 1292 (fior.); a Lucidario pis., XIII ex.; Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sett.: Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.); Lucidario ver., XIV.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Rendere più bello, più puro, più sano. 1.1 Ornare con con prodotti della natura oppure opere d'arte. 2 Diventare più bello, più puro; migliorarsi (anche pron.). 3 Riuscire gradito, corrispondere ai gusti di qno.

0.8 Luca Morlino 30.12.2013.

1 Rendere più bello, più puro, più sano.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 70, pag. 343.13: Nulla cosa di questo mondo è nostra, né le cose temporali, né 'l corpo, né l'anima: tu non ne puoi fare a tuo senno, né crescerlo, né menomarlo, né imbellirlo, né ravere sanità quando la vuoli, e se sse' legato non puoi andare.

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2 rubr., pag. 122.28: sì come l'uomo dee guardare ciasquno menbro del corpo per sé in sanitade, e speziale mente di quelli che lla vita del corpo mantenghono, e d'alltri che sono fatti per lo corpo inbellire, che llegier mente possono chadere i· malatie.

[3] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De le cative parole qua(n)to male fano in audirle, vol. 1, pag. 208.11: monto è bella cossa virginitae cu(m) humilitae, e monto forteme(n)ti piaxe a Deo, che virginitae inbellisse humilitae e si ve' so bem dir...

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 50, col. 2.4: quando l'amore soavissimo del creatore il quale imbellisce l'anima con la sua bellezza adornandola con alta dignitade, si commuta e convertesi nell'amore della creatura, il quale insozza la bella faccia dell'anima...

[5] Lucidario ver., XIV, L. 3, quaest. 78.1, pag. 243.14: la terra che tocò lo Nostro Segnoro e che feci li fruti unde el mançò tanto quanto el steto in questo mondo e che se ge sparse lo sangue so precioso e anco quelo deli marteri soy, sì serà inbellita sì como eo t'ò dito.

1.1 Ornare con prodotti della natura oppure opere d'arte.

[1] a Lucidario pis., XIII ex., L. 3, quaest. 78, pag. 121.11: et però che la terra fue infusa del sangue dei martiri sì serae inbellita di molte mainiere di fiori di gilli, di roçe et di viole...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 16, vol. 2, pag. 189.31: a Gorgia di Lentinu [[...]] tucta Grecia li fici una statua in lu templu di lu deu Apollo massizza di auru di gran pondu ad imbelliri lu altari...

2 Diventare più bello, più puro; migliorarsi (anche pron.).

[1] F Giamboni, Della miseria dell'uomo, a. 1292 (fior.): La religione in umilità si fonda, e colla povertà si conserva, e colla mondizia s'imbellisce. || Tassi, Giamboni, p. 218.

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 338, pag. 302.4: et Tristan inbeliva et meiorava da çorno in zorno.

[3] F Abate Isaac volg., XIV (tosc.): E però nell'orazione l'uomo si riempie di fede, e lo cuor suo imbellisce per confidenzia... || Sorio, Isaac, p. 79.

3 Riuscire gradito, corrispondere ai gusti di qno.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 241, pag. 209.16: quando la raina vete queste chosse, molto li plasete et molto l' imbelisse et disse che molto volontiera vederave Isota la Blonda, puo' qu'ella era sì bela, et Tristan, puo' qu'ello era sì bon chavalier.

[u.r. 10.03.2015]