0.1 embriacanu, imbreacamy, imbriacai, imbriacano, imbriacaru, imbriacasti, imbriacata, imbriacati,imbriacàussi, imbriacava, inbriaca, inbriacavanusi, inbriagar.
0.2 Da ubriacare.
0.3 Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.): 2.
0.4 In testi tosc.: Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).
In testi sett.: Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.).
In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.); Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.7 1 Bere vino o altre bevande alcoliche fino a raggiungere uno stato di alterazione mentale (anche pron.). 2 Colmare di pensieri o sentimenti molto intensi fino a perdere il senno della ragione (anche pron.). 3 [Mar.] [Dell'ago della bussola:] rendere magnetico strofinando con una calamita.
0.8 Luca Morlino 30.12.2013.
1 Bere vino o altre bevande alcoliche fino a raggiungere uno stato di alterazione mentale (anche pron.).
[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 33, pag. 156.35: tornandu a la casa, kistu curtisanu poy di lu diiuniu de lu sabbatu sanctu imbriacàussi multu, et ordinau ki la nocti vinendu dormiu cum killa figloza et peccau cum sicu.
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 51.1: E maximanenti per qui issa la natura volsi que Calcedonia pussidissi et avissi una aqua e lu Campu Calenu una altra li quali ambiduy avenu proprietati di vinu et di li quali li hommini s'embriacanu?
[3] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 1, 1, pag. 7.5: La qual emperarise maletiosa lo fe' ben inbriagar e, dormando ello sovra un banco, la borsa in la qual era la letra sì pendeva zoso.
[4] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 12, pag. 55.19: chì soy inimichi, vulendusi difendiri di lu fridu, bivianu vinu forti, inbriacavanusi et non potianu viglari et, a ffari li guardii loru, sinchi adormisianu.
[5] Stat. cass., XIV, pag. 90.33: a li monachi no(n) se pò p(er)suaderi <che> quiste cose, che no bibene vino, s(et) solamente quisto co(n)senciamu, che no(n) bibamo usque ad sacietatem, czò che noy no(n) i(m)breacamy, s(et) te(m)peratam(en)te bibamo, imp(er)czò che "lu vino fa eciam apostetare li sapiy".
2 Colmare di pensieri o sentimenti molto intensi fino a perdere il senno della ragione (anche pron.).
[1] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 392, col. 3.9: Catalina se inbriaca de sticza, in fra li nimici se mette como lopo affamato, facendovene grande maravelgia.
[2] F Specchio dei peccatori, XIV (tosc.): quegli che cercano le scienzie mondane, sì ne imbriacano, ch'escono fuori di loro... || Amico, Specchio, p. 16.
[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 62.18: Forze, perzò cha fo imbriacata de amore, a li suoy facti proprye fo cecata?
3 [Mar.] [Dell'ago della bussola:] rendere magnetico strofinando con una calamita.
[1] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 12, 22-36, pag. 363.29: Ànno li naviganti uno bussulo che nel mezzo è impernato una rotella di carta leggieri, la quale gira in sul detto perno, e la detta rotella àe molte punte et ad una di quelle, che v'è dipinto una stella, è fitta una punta d'ago; la quale punta li naviganti, quando vogliano vedere dove sia la tramontana, imbriacano colla calamita toccandola molto con quella, e poi girano intorno al bussolo la detta calamita, e l'ago seguita la calamita, e quando ànno fatto pigliare lo moto di girare intorno, rimoveno e cessano la calamita, e stanno a vedere quando si posa lo moto della detta rotella, la quale sempre ferma quine dove è la tramontana...
[u.r. 24.04.2021]