INSAPORARE v.

0.1 insapora.

0.2 Lat. tardo insaporare (DELI 2 s.v. insaporire).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

N Le att. in Jacopo della Lana, nell'Ottimo e in Francesco da Buti sono cit. dantesche.

0.5 Solo pron.

0.7 1 Pron. Prendere sapore, diventare saporito.

0.8 Sara Ravani 30.12.2013.

1 Pron. Prendere sapore, diventare saporito.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 31.9, vol. 3, pag. 510: sì come schiera d'ape che s'infiora / una fïata e una si ritorna / là dove suo laboro s'insapora, / nel gran fior discendeva che s'addorna / di tante foglie...

[2] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 31, 1-12, pag. 687, col. 1.14: S'insapora, çoè prende tal frutto de savore per lo descorso della soa generatione.

[3] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 31, pag. 681.21: - Là dove ec., cioè al coviglio dove fa suo frutto, mele e cera, - s'insapora ec.; chè prende tale frutto sapore per lo discorso della sua generazione.

[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 31, 1-12, pag. 811.1: cioè in quello luogo, nel quale, suo labore s'insapora; cioè si pasce la sua fatica, cioè al bugno nel quale ella si pasce...