PROTERVO agg.

0.1 proterva, proterve, protervi, protervo.

0.2 Lat. protervus (DELI 2 s.v. protervo).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1 (integrazione editoriale); Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.); Dante, Rime, a. 1321; Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Poes. an. perug., c. 1350.

N Le att. in Jacopo della Lana e Francesco da Buti sono cit. dantesche.

0.7 1 Che persevera nell'arroganza e nella crudeltà. 1.1 Di contegno fiero, altero. 1.2 [Detto di un animale:] irrequieto, indocile. 2 Fig. Infausto, funesto.

0.8 Sara Ravani 30.12.2013.

1 Che persevera nell'arroganza e nella crudeltà.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 14, pag. 231.2: così, per assidua usanza e amistà de' rei huomini, si fa l'uomo [protervo], pecatore...

[2] Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.), 2.70, pag. 32: Non vi zochi, amico, alcuno a l'aglia, / né per vostro pro' ferere in sorte / vogliate alcun, che è troppo forte / cosa il donar di quel che il cor dismaglia. / Però fate di gioia bon riservo, / ch'è per altrui el, non in soi, protervo.

[3] Dante, Rime, a. 1321, 49.48, pag. 186: Vedete quanto costa, / se ragionate l'uno e l'altro danno, / a chi da lei si svia: / questo servo signor tant'è protervo / che gli occhi ch'a la mente lume fanno, / chiusi per lui si stanno...

[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 14.2830, pag. 296: Dev'esser sempre nuda di paura / Alma regale, con ardita vista, / Veggendo de' nemici la figura, / E far sempre temere li suoi servi / Tenendo di giustizia santa lista / Che fra di loro non siano protervi.

[5] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 34.7, pag. 41: Se squadri lo core che t'è sì fervo, / qua spe fides multorum roboratur? / Seray tenuto crudele e protervo; / laus tua nulla merito dicatur.

[6] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 5.8, pag. 425: Giudeo vo' deventare e di conserva / di setta d'Ario e di Fotino erede, / Neron tiranno, Erode e Dïomede / e senza pïetà Medea proterva.

[7] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 38.6, pag. 583: E veramente, signor, me semblate / d' angiolo avere el core e non protervo, / onde tanta dolcezza nel cor servo, / quanta chi spera di trovar pietate.

[8] Poes. an. perug., c. 1350, 214, pag. 21: Sento le spade che talgliano i nerve / de le miei forze sì ch'io callo alla terra / vegiendove filgluoi così proterve.

[9] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 4, pag. 22.14: Or non sa' tu, dice l' Apostolo, peccatore protervo, che la benignità di Dio t' induce a penitenzia?

[10] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 7, 3.3, pag. 85: Non entrare in giudicio col tuo servo, / Signor, che sempre teco perdarei, / però che tu se' giusto e io protervo.

[11] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 62, comp. 10.2, pag. 78: Iuno, per tema che 'l suo caro frate / non ritornasse sì come protervo - qualche volta / a far com Io cose vituperate, / imaginava, nel conccietto acervo - d'amor folta, / come potesse far ch'altre fiate / Iove non riguardasse a l'amor fervo - dela stolta.

1.1 Di contegno fiero, altero.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 30.70, vol. 2, pag. 521: Tutto che 'l vel che le scendea di testa, / cerchiato de le fronde di Minerva, / non la lasciasse parer manifesta, / regalmente ne l'atto ancor proterva / continüò come colui che dice / e 'l più caldo parlar dietro reserva: / «Guardaci ben! Ben son, ben son Beatrice.

[2] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 30, 70-84, pag. 648, col. 1.1: Proterva, çoè altera.

[3] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 30, 70-84, pag. 739.32: cioè ne la vista di fuori, ancor proterva; cioè la ditta donna anco a l'apparenzia di fuori superba e sdegnosa...

1.2 [Detto di un animale:] irrequieto, indocile.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 27.77, vol. 2, pag. 469: Quali si stanno ruminando manse / le capre, state rapide e proterve / sovra le cime avante che sien pranse, / tacite a l'ombra, mentre che 'l sol ferve, / guardate dal pastor, che 'n su la verga / poggiato s'è e lor di posa serve...

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 32, pag. 549.16: e sogiugne, che meglio sarebbe suto per loro, che nella prima vita fossero suti animali solamente sensibili e protervi, come capre, che essere razionali...

[3] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 27, 76-90, pag. 653.19: rapide; cioè rapaci, quando si pascevano, e proterve; cioè disobedienti e nocive...

2 Fig. Infausto, funesto.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 1, pag. 63.17: e in brieve tempo con la sua forza e con gli promessi aiuti la recò a fine, posando il suo solio negli adimandati regni, avendo annullati i nemici di Giunone con proterva morte...